Nella nostra considerazione non possiamo fare a meno di inserire un altro aspetto importantissimo che il credente deve avere......
1Corinzi 13-4 L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Il "non sospetta il male" inserito nei versi sopra, carissimi è doveroso dire che deve essere applicato alle valutazioni che inneschiamo quando ci rapportiamo con il nostro prossimo, e non verso noi stessi, perchè verso noi stessi è applicato il principio espresso nel verso citato ad inizio discussione, ossia astenerci da qualsiasi forma di male.
In pratica da un lato non dobbiamo affatto sospettare il male quando ci rapportiamo con gli altri, dall'altro valutare attentamente che i nostri atteggiamenti siano fuori dai possibili sospetti di male da parte di chi si rapporta con noi .
In ultima analisi il vero credente non solo non sospetta il male versi gli altri.... ma fa in modo che gli altri non abbiano di che sospettare di lui, il tutto per l'edificazione dei credenti e per la gloria di Dio.