"Semel in anno licet insanire!"- "Una volta l'anno è lecito impazzire!"
Il tanto decantato e, purtroppo, osservato carnevale, più che una festa pagana, io oserei, senza riserva alcuna, relegarlo nel posto che più gli spetta e gli compete, ossia nel vasto campionario dei riti satanici. E' degno di nota poi il fatto, che ci si possa nascondere dietro una maschera, mantenersi nel completo anonimato, lasciandosi andare in pratiche idolatriche che spingono a lascivie abominevoli e, ancora peggio in crimini piuttosto efferati. Al rinomato carnevale di Rio de Janeiro, in Brasile, si contano, nella sua storia, un numero imprecisato di omicidi, come se per una strana e stravagante dispensa (non si sa da chi?), nello specifico, un individuo possa nuocere impunemente ad un suo simile o possa vantare un'illimitata libertà e un'inalienabile diritto sul suo prossimo; ed in casi estremi possa alimentare e attuare una giustizia sommaria nei confronti di chi non si allinea al suo modo di pensare, alle sue norme e regole. E tutto ciò senza incorrere minimamente in una giusta ed esemplare condanna. Vogliate cortesemente suggerirmi. Ma, alla luce di questi fatti veri e drammatici, in quale campo ci troviamo? In quello del paranormale o più espressamente in quello di satana?
Vivere nella verità e camminare nella luce (E questo lo si può attuare chiaramente solo leggendo e mettendo in pratica la Bibbia, l'autorevole Parola di Dio), è una prerogativa inderogabile per chi vuole realmente schivare le spiacevoli sorprese che minano alla perdizione eterna della propria anima.