Nel febbraio del 2008 ho cominciato a frequentare la comunità di Zugo-Lucerna, ho cominciato ad avere il desiderio di conoscere questo Dio che c’era nella Bibbia che leggevo da ormai tanti anni ma non capivo. Mentre ho iniziato a conoscere di più Dio, ad amare il Signore, accadde che mi ero anche innamorata di un ragazzo stupendo che si chiamava Domenico. Pregavo tanto per Domenico, che lui potesse dare il suo cuore al Signore e che potesse provare la salvezza eterna…… in poco tempo il Signore ha ascoltato la mia preghiera e ha salvato Domenico e insieme a lui anche mio fratello Mario Lino. Ho avuto un grandissimo privilegio di vedere e partecipare al battesimo in acqua, il patto che hanno scelto di fare con il Signore, lo stesso giorno mio fratello e il mio fidanzato Domenico.
Dopo poco tempo, Domenico mi ha chiesto di sposarlo e di servire il nostro Signore insieme. Ci siamo sposati, nella grazia di Dio, pochi mesi dopo ed è stato un matrimonio bellissimo e benedetto. Il Signore ci ha dato molto più di quello che Gli abbiamo chiesto. Abbiamo unito le nostre vite, ma anche il nostro desiderio di servire il Signore con tutte le nostre forze e tutto il nostro cuore desiderando di fare la Sua volontà. Il Signore ci ha grandemente benedetto nel nostro matrimonio, siamo stati molto felici, ho avuto un grande privilegio di avere sposato Domenico.
Ma il Signore aveva un altro piano per noi. Dopo un anno e undici mesi di matrimonio Si è chiamato mio marito a casa Sua. In quel giorno, l’8 marzo 2012, una grande tragedia è entrata in casa mia, togliendomi tutto quello che avevo sulla terra dei viventi. Sentivo che la terra mi sfuggiva da sotto i piedi e pensavo di non poter mai sopportare una simile prova.
Riflettevo a versetti come questi: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” Romani 8:28. E guardavo le prossime ore che dovevo affrontare, i giorni che mi stavano davanti, così difficili, con 1000 decisioni importanti da prendere, ed io ero persa in un dolore che non si può descrivere con parole, pensando che non avrei più potuto abbracciare il mio amore. Pensavo alle notti successive, di profonda tristezza e di dolore e dicevo a Dio: non vedo come tutto questo possa essere per il mio bene!
Ma nei giorni dopo l’incidente di mio marito ho potuto sperimentare il Signore in un modo mai conosciuto prima, non potrei dirlo in parole, come il Suo immenso amore, il Suo sostegno e le Sue braccia mi circondavano di amore e di conforto, dandomi la speranza che un giorno lo rivedrò. Sapendo che mio marito ha raggiunto la meta!
Dopo l’incidente di mio marito, è venuta dal Portogallo, mia sorella Monica (sono portoghese). È rimasta con me nei primi mesi dopo l’accaduto e veniva con me dovunque andavo, cercavo con tutta me stessa di non mancare alle riunioni in chiesa, perché sapevo che l’Unico a potermi consolare e dare la forza per andare avanti in questa situazione così difficile, era Dio, e nella Sua casa potevo trovare ancora di più quello che avevo di bisogno. Così mia sorella ha avuto modo di ascoltare e vedere la realtà di noi “evangelici”. La mia famiglia è cattolica non praticante, ma non crede nemmeno molto in Dio. Vedevo in quel periodo che Monica si stava interessando al Signore, ma in fondo non sapevo cosa le passava per la testa. Nel mese di maggio siamo andate al campeggio dei giovani della Zona 6, ed è stato bellissimo. Mia sorella ha dato il suo cuore al Signore, ho provato una grandissima gioia. Il Signore va sempre oltre le nostre aspettative. " Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che il Signore vi darà" 2 Cronache 20:17.
Ma, nonostante tutto quello che il Signore mi stava dando, una grandissima tristezza si era incollata a me, e parlavo con il Signore dicendoGli: Ok va bene hai voluto mio marito con Te, ma anche io volevo venire, perché non hai portato anche me? Passarono alcune settimane che parlavo in questo modo al Signore, fino al giorno che il Signore mi ha parlato chiaramente con questi versetti: “Diranno venite, torniamo al Signore, perché egli ha strappato, ma ci guarirà, ha percosso, ma ci fascera, in due giorni ci ridarà la vita; il terzo giorno ci rimetterà in piedi, e noi vivremo alla sua presenza. Conosciamo il Signore, sforziamoci di conoscerlo! La sua venuta è certa, come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra” Osea 6:1-3. E ho capito che mio marito era pronto ad incontrare il Signore ma io non ero pronta.
Il Signore ha fatto e continua a fare ogni giorno cose grandi e meravigliose nella mia vita ogni giorno c’è una nuova battaglia, un nuovo conflitto, ma il Signore mi fortifica, mi sostiene, mi guida e mi ammaestra. Il desiderio del mio cuore e di servirLo tutti i giorni della mia vita, con tutto il mio cuore e continuare quello che ho cominciato insieme a Domenico.
Il Signore ci chiama a darGli il meglio della nostra vita perché Lui ci ha dato il meglio: Gesù Cristo! E perciò diamoGli ogni cosa che in realtà non è nostra ma ci è data in dono per un tempo. Perciò io continuo in questa strada verso il cielo con gioia nel cuore!
Non posso fare a meno di dire come Giobbe: "Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno. Chi e colui che senza intelligenza offusca un tuo disegno? Si ho parlato ma non lo capivo, sono cose troppo meravigliose e io non le conosco. Ti prego ascoltami, e io parlerò; ti faro delle domande e tu insegnami! Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio ti ah visto. Perciò mi ravvedo e mi pento sulla polvere e sulla cenere" Giobbe 42:1-6.
Grande è il nostro Dio e degno della nostra lode. Poco tempo dopo il Signore mi ha battezzato nello Spirito Santo. Non potrò mai ringraziarLo abbastanza per ogni Suo dono meraviglioso. Ogni cosa sia per la Sua lode e gloria. Dio ci benedica!
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