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I miei occhi hanno visto il tuo Salvatore
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ARGOMENTO: I miei occhi hanno visto il tuo Salvatore

I miei occhi hanno visto il tuo Salvatore 08/08/2012 09:33 #4917

I miei occhi hanno visto il tuo Salvatore (Lc 2, 30).

Che cosa hanno visto Simeone ed Anna, i primi testimoni quando si trovavano al tempio, nel momento in cui venne presentato Gesù?
Il Salvatore sicuramente, ma in uno stato di totale abbassamento, avvolto come da un velo che lo nascondeva, e, per così dire, lo rubava ai loro occhi talmente, che a dire il vero non l’hanno visto più di quanto non lo vediamo noi.

Hanno visto Maria. Ma chi era per loro Maria? Una povera donna del popolo che reggeva sulle braccia un bimbo. Che tale bimbo fosse il Salvatore, che colui il quale non poté mai essere contenuto nell’universo fosse là, sulle braccia di Maria, tutto ciò non poteva essere visto.

Bisognò che gli occhi di Simeone e Anna venissero aperti come da un miracolo. Era necessario che ciò venisse loro rivelato.

Essi credettero, così come lo crediamo noi, pur nell’oscurità del mistero che avvolge questo avvenimento della storia sacra.
Credere, allora, significa vedere. Perché? Perché non esiste altra maniera di <<avere>> il Salvatore, se non in uno stato di abbassamento di povertà? C’è una sola risposta: perché noi ci troviamo in una condizione analoga a quella condivisa dal Salvatore, condizione di abbassamento e di povertà. E’ per trovarsi là ove sono io, che egli ha accettato tale oscura condizione.

Che faremo di un Salvatore che venisse a noi in una situazione diversa dalla nostra, nella maestà e nello splendore, e non nell’umiliazione, nella debolezza e nella povertà? Che faremmo di lui se venisse a noi ammantato di santità e di gloria inaccessibili? Quale altro sentimento nascerebbe in noi, se non quello della paura (vedi trasfigurazione)?
Lo guarderemmo, infatti, come un bambino proletario guarda i ricchi, pensando che vivono in un mondo che gli sarà per sempre precluso.

Ma il Signore non è venuto a noi nella gloria, ma nell’umiltà; si è fatto bambino, poi si è umiliato ancora di più, scendendo fin là, ove muore ogni onore e ogni grandezza: divenne il compagno dei peccatori e dei condannati a morte.
Tale ci si presenta e tale lo riceviamo, convinti che soltanto così lo vediamo veramente e veramente lo possediamo.

Signore Gesù, per noi ti sei fatto povero. Liberaci da ogni falsa fierezza. Infrangi i piedistalli sui quali ci piace salire per innalzarci. Togli dalla nostra vita la vanità e l’orgoglio dai quali noi stessi veniamo sempre ingannati. Sì, siamo in fondo all’abisso, peccatori e moribondi.
Ma proprio là tu sei con noi. Ti lodiamo per l’abbassamento nel quale ci dai aiuto. Amen.
  • joshua3
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Ringraziano per il messaggio: stefano , ferdy
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