Il marito funge da istruttore delle cose spirituali: "E voi, padri, non irritate i vostri figli,ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del Signore" (Efesini 6:4).Ogni marito, ancora di più se è padre, insegna a dare al Signore il posto di onore nella casa: "Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché,
radicati e fondati nell'amore". (Efesini 3:14-17).
È il marito che organizza il culto di famiglia per inculcare la Parola di Dio:- Deuteronomio 6:6,7: "Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai".
- Deuteronomio 6:20-25: "Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: "Che
significano queste istruzioni, queste leggi e queste prescrizioni che il Signore, il nostro Dio, vi ha date?" Tu risponderai a tuo figlio: "Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente. Il Signore operò sotto i nostri occhi miracoli e prodigi grandi e disastrosi contro l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa, e ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato ai nostri padri di darci. Il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi e di temere il Signore, il nostro Dio, affinché venisse a noi del bene sempre ed egli ci conservasse in vita, come ha fatto finora. Questa sarà la nostra giustizia: l'aver
cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti al Signore nostro Dio, come egli ci ha ordinato" Può accadere che i due coniugi abbiano vite spirituali parallele e totalmente indipendenti. In questo caso non esiste un vero e proprio rapporto fraterno tra i due.
Se essi non leggono la Bibbia e non pregano insieme, non hanno in definitiva
comunione spirituale. Nel matrimonio è di vitale importanza essere aperti l'uno
all'altro nella vita spirituale.
È importante essere veri compagni nella preghiera. Questo può sembrare all'inizio la
cosa più difficile del mondo e bisognerà vincere una certa timidezza, ma se ci si impegna a farne il fulcro della propria vita familiare, si scoprirà che il tempo così impegnato, cementerà la propria unione coniugale e si trasformerà in una "dinamite spirituale".
Quando una moglie impedisce che suo marito assuma la guida della famiglia, non solo disubbidisce a Dio, ma contribuisce anche al graduale abbandono del nido da parte di lui, infatti, un uomo che si sente frustrato a casa sua, perché non vi trova le condizioni per assumere il proprio ruolo, facilmente cercherà di realizzarsi altrove.
Nei casi migliori questo avverrà nell'ambito della sua attività lavorativa, in casi peggiori, nell'infedeltà coniugale. In ogni caso quando il marito non assume il proprio ruolo, sia per trascuratezza, sia perché impedito da sua moglie, ciò determinerà un impoverimento della vita familiare. Facilmente può determinarsi ciò che comunemente è definita "una famiglia non funzionale". A diventarne le vittime sono soprattutto i figli che vivono in una famiglia "non pienamente funzionale". Essi, rispetto ad altri ragazzi, sono più a rischio, perché privi di quei punti di riferimento di
cui hanno bisogno per essere capaci di fare scelte sensate.