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I PRIMI NEMICI DEL CRISTIANESIMO
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2Pietro 3:18
ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in sempiterno. Amen.
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ARGOMENTO: I PRIMI NEMICI DEL CRISTIANESIMO

Re: I PRIMI NEMICI DEL CRISTIANESIMO 01/02/2013 09:59 #7406

Galati 2,16
Sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.


Questa è la tesi capitale del Cristianesimo. Se notiamo bene, Paolo in questa pericope ribadisce per ben tre volte lo stesso concetto:

1) l'uomo non è giustificato per le opere della legge;
2) e non dalle opere della legge;
3) dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.

La Fede: la fede per Paolo è l’apertura radicale e incondizionata all’azione del Cristo, la fede è la trasparenza assoluta alla luce della grazia, Paolo è convinto che il primato è di Dio, la fede altro non è che allargare le braccia e lasciarsi inondare dalla luce, inondarsi dal Cristo. Che cosa succede nel momento in cui l’uomo lascia agire Gesù dentro di sé? Paolo risponde al versetto 20:

Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.


Facciamo un passo indietro, al versetto 19 c’è l’elemento antitetico alla fede: la legge. Il versetto non è facile, ci sono state diverse spiegazioni da parte degli studiosi, eppure una spiegazione potrebbe essere la seguente: «mediante la legge nuova (la legge dello spirito) io sono morto alla legge antica» oppure: «mediante la legge, la legge mi ha talmente fatto vedere miserabile, incapace, che io sono morto per questa legge e una volta morto, comprendendo che questa legge non mi salvava, Dio mi ha salvato per grazia e per il sangue di Suo Figlio».

La legge, per Paolo, è una realtà importante, non è possibile cancellarla, Paolo dice, addirittura, che la legge è stata rivelata per mezzo degli angeli, per l’Apostolo è il pedagogo che ci porta a Cristo eppure diventa, in un certo senso pericolosa, perché? Se la legge la prendo come principio di salvazione, io non riesco e non riuscirò mai ad osservarla, paradossalmente, infatti, proprio la legge che mi doveva salvare mi fa precipitare di gradino in gradino, mi fa capire sempre di più la mia colpevolezza, la mia maledizione. Ma - e qui scatta la funzione positiva della legge – essa nell’impossibilità di osservarla mi fa sentire il bisogno di un altro che stia sopra e che mi salvi….mi fa sentire il bisogno della grazia di Cristo.

Eppure la legge è sacra, qual è allora la sua funzione?

Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo di angeli, per mano di un mediatore.
Gal 3,19


Ecco che cosa dice Paolo: «la legge è venuta per farmi vedere le trasgressioni», la legge, Santa, mi imponeva dei precetti per essere salvato, ma io non ci riuscivo, e siccome la legge non mi avrebbe salvato, questa impossibilità mi ha portato a cercare il Cristo.

Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.
Gal 3,23-26


• Eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge: rinchiusi (synkleiomenoi) significa che eravamo rinchiusi con una chiave, qui Paolo usa un verbo greco molto significativo e duro che sta a significare che sotto la legge eravamo in prigione. Ma, dice Paolo, mentre eravamo in questa situazione di carcerazione, di miseria, di angoscia, attendevamo che la fede venisse a liberarci, salvarci e una volta arrivata non siamo più sotto il precettore (la legge), ma siamo sotto la grazia.

Ai fini della salvezza è la fede nella grazia di Dio che salva e non le opere della legge.
  • joshua3
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Ultima modifica: 01/02/2013 10:01 Da joshua3.
Ringraziano per il messaggio: stefano

Re: I PRIMI NEMICI DEL CRISTIANESIMO 01/02/2013 22:40 #7410

Il vero pericolo del vero Cristianesimo è perdere di vista la reale esperienza con il Salvatore, a cosa porta questa meravilgiosa esperienza,ad una nuova vita in Cristo, nel cap. 3 dell'Evangelo secondo Giovanni: «Se alcuno non è nato di nuovo non può entrare nel Regno di Dio».

Ci sono persone che non comprendono questa necessità vitale.

Nascere di nuovo, infatti, vuol dire “venire alla luce”; vuol dire “passare da un genere di vita ad un genere di vita diverso”; vuol dire “entrare nel novero degli esseri viventi. In altre parole nascere di nuovo rappresenta un avvenimento, che sotto tutti gli aspetti, può essere assomigliato alla “nascita nel senso fisiologico”......

L'individuo viene trasportato dalle tenebre al chiarore della rivelazione divina alla quale i suoi occhi si aprono, in maniera incerta da principio, e poi sempre più distintamente. Egli non è più un povero essere raggomitolato in un antro tenebroso, ma un individuo che si muove alla luce, che si riscalda al sole, che gioisce in un bagno di verità.

Egli cambia sostanzialmente il suo genere di vita. Dire che i suoi pensieri si modificano e che i suoi desideri si mutano è dire soltanto in minima parte del risultato della nuova nascita.

L'individuo cambia genere di vita perché cessa di avere una vita in comune con il mondo e con il peccato e inizia una vita propria nell'atmosfera della grazia di Dio. Quindi non soltanto i pensieri o desideri, ma tutto è mutato nella sua personalità ed egli appare quello che non “è mai stato” così come il nascituro è quello che non “era” prima.

L'uomo che è nato di nuovo respira lo Spirito di Dio, contempla la luce della verità, si riscalda al sole della giustizia; egli dunque ha una vita propria e libera, ma questa vita è sensitiva e vegetativa in virtù degli elementi soprannaturali che la fanno vivere. Naturalmente questo linguaggio è essenzialmente simbolico.

Infine l'individuo che nasce di nuovo entra nel novero della società, di una particolare società umana e spirituale che è definita di quelli che hanno il nome scritto nei cieli”. Potremmo anche più semplicemente dire entra nella società dei figliuoli del Regno, cioè diviene un cristiano.

Coloro che ricevono Cristo acquistano, con Lui, il diritto di essere chiamati figliuoli di Dio, non perché viene loro conferito un titolo, ma perché “nascono da Dio”, ricevono il “seme di Dio”, e “partecipano la natura di Dio”. Tutte queste precisazioni sono esplicitamente dichiarate dall'Evangelo e sono chiaramente dimostrate dall'esperienza cristiana.

Se un individuo si proclama cristiano senza aver esperimentata la realtà di una nuova nascita, il suo cristianesimo rappresenta una povera contraffazione di quella “religione pura ed immacolata” recata da Gesù agli uomini. Per essere discepolo del Maestro divino, bisogna possedere, un doppio certificato di nascita ed il secondo deve essere tanto preciso e tanto particolareggiato quanto il primo.

Il cristiano “deve” sapere quando è venuto alla luce e quando ha incominciato a vivere. Deve conoscere il giorno e l'ora nei quali è divenuto cristiano ed è stato fatto figliuolo di Dio. La sua vita, in altre parole, deve essere distinta in due vite, separate fra loro da unì taglio netto, e rese sopratutto indipendenti da una evidente ed accentuatissima differenza di caratteri. Egli deve essere oggi quello che non era prima della sua esperienza spirituale e deve sentire questo distacco fino a non riconoscersi ivi colui che era. Questo è infinitamente più che un semplice cambiamento di opinione ed anche più che un perfezionamento di carattere,è una nuova vita si una nuova vita.....

Questo predicavano gli apostoli, questa esperienza evidenziava il passaggio dall'essere perduti all'essere salvati.........Compunti nel cuore dissero fratelli cosa dobbiamo fare per essere salvati.....

Diffidiamo da chi risponde oggi a questa domanda mostrando un moderno metodo per essere salvati.


eccone alcuni:

-Osservare i comandamenti
-Appartenere alla religione e praticarla.
-fare opere buone


Questi sono i nemici del cristianesimo vero, ( ci sono sempre stati).


La risposta:

Atti 4:12
In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

Questo nome è Gesù.



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Ultima modifica: 01/02/2013 22:55 Da stefano .
Ringraziano per il messaggio: francotecnos
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