Non vi trovò nient’altro che foglie.
Mr 11:13
La maggior parte dei miracoli compiuti da Mosè furono poderose manifestazioni della giustizia divina, come per esempio le formidabili dieci piaghe abbattutesi sul paese d’Egitto. Lo stesso può dirsi delle imprese dei profeti. Degni di nota furono sia il carattere che la missione di Elia, quando egli fece scendere dal cielo il fuoco su quei capitani di cinquantina, e non fu da meno il suo discepolo Eliseo, sul quale il profeta aveva fatto cadere il proprio mantello in segno di continuazione del suo ministero, nel fare uscire due orse inferocite dal bosco, che dilaniarono i quarantadue ragazzi che lo avevano deriso.
Tuttavia, spettò al nostro Signore rivelare il cuore di Dio. L’Unigenito figliuolo era pieno di grazia e verità e le opere che compì durante il suo breve ministero furono essenzialmente tese a mostrare l’amore di Dio. Eccetto il miracolo che abbiamo letto, e forse parte di un altro, tutti i miracoli operati da Gesù furono totalmente benigni nella loro natura e anche le eccezioni che ho menzionate, in fondo, lo sono soltanto a prima vista.
L’aver risuscitato dei morti, l’aver sfamato folle enormi di persone, l’aver sedato il mare in tempesta, la guarigione di parecchi tipi di infermità fisica, erano tutte prove tangibili dell’amore di Dio. Da questo possiamo capire che Gesù Cristo venne da parte del Padre per portare a termine il compito assegnatogli, cioè puramente per elargire la sua grazia.
Rallegriamoci, dunque, poiché Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, perché mentre eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi Ro 5:6. Malgrado ciò, per mostrare che il Gesù Salvatore è anche il Gesù Giudice, doveva essere scoccato uno strale di giustizia. Dove scagliò la misericordia il suo dardo? Vedete, fratelli, non su di un uomo, ma su una creatura ignara e inanimata.
La maledizione, se così possiamo chiamarla, non piombò su un essere vivente, umano o animale che sia, nemmeno su un insetto microscopico. No, fratelli cari, essa si abbatté inesorabilmente su un albero di fico, posto sul ciglio della strada, il quale recava i segni visibili dell’improduttività.
Probabilmente, a giudicare dal posto in cui era piantato, non apparteneva a nessuno, quindi la gente non subì un grave danno quando la verdeggiante pianta venne seccata. Al contrario, tutte le generazioni di credenti possono trarre una preziosa lezione spirituale dall’episodio, assai più fruttifera di mille acri di terreno ricoperti di alberi di fico.
L’unico altro esempio, a cui prima accennavo, è quello in cui Gesù permise a una legione di demoni di entrare in un branco di porci. Quelle bestie, soverchiate dalla presenza infernale, si gettarono giù dal precipizio, affogando in mare.
Anche in quel caso si notava la misericordia nell’opera di Cristo, che aveva evitato a che fosse un branco di persone a cadere vittima del maligno. Logicamente, fu di gran lunga preferibile che perisse un intero branco di maiali al posto di quell’infelice, già devastato dalla prolungata ossessione diabolica. In fondo, erano precipitati in mare soltanto dei porci, porci che i proprietari, essendo Ebrei, non avrebbero nemmeno dovuto possedere, secondo la legge di Mosè.
E in ogni caso, gli animali non erano morti per l’azione di Gesù, ma per la malvagità degli spiriti immondi; anche i porci devono fuggire quando il diavolo incalza. Ma osservate molto attentamente questo singolare esempio di severo giudizio proveniente dalla mano del Signore. Fatelo seriamente, perché se Cristo, durante tutta la sua vita terrena, ha compiuto un solo miracolo che manifestava il giudizio divino, vuol dire che la lezione che possiamo ricavare è pregna di significato. E se ci fu una sola maledizione uscita dalla bocca di Gesù, dove cadde? Quale fu il suo significato figurativo? Non ho mai sentito più urgente il bisogno di portare frutto nella presenza di Dio di quando ho preso a meditare questo miracolo-parabola, dato che così può giustamente essere definito.
La maledizione, voi ve ne accorgete subito, è indirizzata in senso metaforico e spirituale quelle persone che si professano così religiose, ma sono del tutto aliene alla santità; che fanno gran mostra di foglie, ma che non portano alcun frutto a Dio. Un solo fulmine fu lanciato, e fu per i vanagloriosi simulatori. Una sola maledizione fu pronunciata, e fu per gli ipocriti. Oh, Dio scolpisci questa penetrante verità a caratteri cubitali sul nostro cuore!
