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ARGOMENTO: Tristezza trasformata

Tristezza trasformata 07/12/2013 07:56 #9836

Tristezza trasformata



Mi chiamo Daiana e ho 24 anni, sono una ragazza semplice e riservata cresciuta in una famiglia con sani principi, non molto religiosa.

Mi è sempre piaciuto leggere e, spesso, ho letto per intero qualche libro, anche se non mi interessava.

Un giorno mi ritrovai tra le mani una copia di un’edizione dell’Antico Testamento che iniziai a leggere con interesse. Non mi posi tante domande esistenziali, ma compresi che Dio esiste e guida il Suo popolo.

A quel tempo frequentavo l’Istituto Tecnico Commerciale, anche se il mio vero sogno era quello di diventare una pediatra perché mi piacevano tanto i bambini.

A quindici anni cominciarono i miei primi problemi adolescenziali: non mi sentivo bella né simpatica e, soprattutto, non mi sentivo compresa dai miei genitori. Spesso litigavo con mia madre e mi chiudevo tutta triste nella mia camera a piangere, sentendomi incapace e inutile.

Non riuscivo a esternare i miei sentimenti, chiudendomi sempre più in un guscio di solitudine; ogni tentativo dei miei genitori per capire quello che mi succedeva risultava inutile.

Nella mia famiglia non avevamo mai avuto grandi problemi, ma in quel periodo, quando mi guardavo allo specchio, mi sembrava che tutti i problemi del mondo li avessi proprio io.

In quel tempo, incontrai un ragazzo che oggi è mio marito.

Per me era una gioia stare con lui, perché mi capiva più di qualunque altro. Un giorno mi parlò in modo vago di Gesù, raccontandomi di come sua madre e sua sorella fossero credenti di fede evangelica.

Sua sorella mi regalò un libro che parlava del dono che Dio ha per ogni uomo insieme con una Bibbia. Era la prima volta che avevo tra le mani l’intera Parola di Dio! Iniziai a leggerla, e ciò mi faceva sentire felice.

In quei giorni mi sembrava che la vita fosse cambiata.

Un giorno seppi che il mio fidanzato doveva trasferirsi in Toscana per motivi di lavoro e risiedere da sua sorella.

Soffrivo molto e la mia vita ritornò triste per questa lontananza.

Mi recai per una visita di qualche giorno presso questa sua sorella che cominciò a parlarmi di Gesù e del Suo sacrificio sulla croce per espiare i miei peccati. Mi disse che solo Gesù avrebbe potuto donarmi una vita nuova. Mi invitò anche a partecipare con lei ad un culto evangelico, ed accettai.

Entrata in quella chiesa mi sentii un po’ spaesata perché la trovavo molto diversa da altre tradizionali che avevo conosciuto, ma sentii la presenza tangibile del Signore Gesù. Quella esperienza per me nuova mi attirava, e mi piaceva stare con questo popolo che adora Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23).

Scoprii, leggendola giorno per giorno, il tesoro della Sacra Bibbia, la Parola di Dio. Così il Signore ha iniziato a operare in me un cambiamento radicale. Ho ricevuto una nuova vita in Cristo Gesù realizzando che solo Lui può capire ogni bisogno personale, più di chiunque altro.

Oggi so che solo Gesù può soddisfare appieno ogni cuore.

Con mio marito, in quel tempo poi mi sono sposata, abbiamo iniziato a vivere una vita nuova, ripiena delle benedizioni del Signore e delle Sue inestimabili grazie: il perdono dei nostri peccati, la salvezza in Cristo Gesù e una vita spesa al Suo servizio. Nel tempo avevamo un grande desiderio di avere un figlio e, quando arrivò la notizia che ero in gravidanza, fummo felicissimi: io che amavo tanto i bambini ero la donna più felice del mondo. Purtroppo persi il bambino e la mia felicità finì. Soffersi molto anche se, allo stesso tempo, continuavo ad avere fiducia in Dio, sapendo che Lui aveva il controllo su ogni cosa.

Una sera, stanca e tra le lacrime, aprii la Bibbia nel primo libro di Samuele 1:8 e lessi

dov’è scritto: “ …Perché piangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo più di dieci figli?”

Il mio cuore, a quelle parole, si aprì e fui consolata, ripiena della benedizione di Dio. Il Signore mi fece capire l’importanza della Sua presenza: Gesù è la mia luce, la mia forza, la mia guida, soprattutto è il mio Salvatore, il mio Redentore, Colui che ha sofferto per me sulla croce per darmi un vero avvenire e una speranza (Geremia 29:11).

Dopo un anno il Signore ci ha donato la benedizione di avere una bella bambina che oggi ha due anni.

Ringrazio Dio per quello che fa per noi ogni giorno: i momenti difficili non mancano, ma il Signore ha cura di noi! Ho scoperto che “quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio; io ho fatto del Signore, di Dio, il mio rifugio, per raccontare, o Dio, tutte le opere Tue” (Salmo 73:28), e oggi so che la mia vita senza Dio non avrebbe per me più alcun senso.



Daiana

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