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LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE
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ARGOMENTO: LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE

LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE 05/10/2013 19:23 #9395

AUTOBIOGRAFIA DI NINO TIRELLI UN EX SACERDOTE


Un ex sacerdote cattolico d'Italia, racconta come giunse, attraverso pene e dubbi intellettuali, a trovare la verità scrutando nella Parola di Dio; e credendo fermamente ad Essa, non ha esitato ad abbandonare l'errore della Chiesa Cattolica Romana per servire Gesù nella semplicità evangelica.
Egli è stato impegnato nella missione di "Radio Risveglio" attraverso la Radio e la stampa.
Ora passiamo alla cosa più importante, alla sua storia ed alla sua testimonianza di fede...
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Re: LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE 05/10/2013 20:07 #9397

"Va a casa tua, presso i tuoi, e annunzia loro quanto ha fatto il Signore per te, e come ha avuto pietà di te".
(Matteo 5:19).

Gesù diede quest'ordine all'indemoniato di Gerasa, dopo averlo liberato dalla potenza diabolica. Lo stesso comando è rivolto a me, perché anch'io sono stato liberato dalla schiavitù del demonio. Credo pertanto essere mio grande dovere testimoniare dinanzi al mondo intero che Gesù è il mio personale Salvatore e Maestro, affinché Lui pure possa un giorno riconoscermi dinanzi al Padre celeste quale suo figliolo ed erede (Matteo, 10:32; Romani, 8.17).

Alcuni di quelli che leggeranno la presente testimonianza si chiederanno logicamente perché ho lasciato la Chiesa Romana, nella quale trascorsi parecchi anni anche come sacerdote. Premetto che non fui indotto al passo decisivo da ragioni umane e neppure personali, ma unicamente dalla forza e verità della Parola di Dio.

Dal momento che cominciai a scrutare e meditare profondamente nella Bibbia e a considerare la Parola dell'Iddio vivente quale cibo quotidiano per il mio spirito, riconobbi tosto che mi trovavo in una via sbagliata e che dovevo necessariamente cambiar rotta alla mia esistenza, lasciando così tutto quello che avevo appreso, insegnato ed anche vissuto.
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Ultima modifica: 05/10/2013 20:08 Da ferdy.
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Re: LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE 05/10/2013 20:30 #9398

IN CONVENTO

Sin dalla mia infanzia sentivo un ardente desiderio di studiare, ma i miei genitori erano poveri e non avevano i mezzi necessari. L'unica possibilità per aderire alle mie aspirazioni era quella di frequentare le scuole in un collegio religioso. Così nel 1928, all'età di undici anni, entrai nel seminario dei frati minori cappuccini a Scandiano (Reggio Emilia). Da quel giorno fino al 1959 posso dire d'aver trascorso tutta la mia vita chiuso tra quattro mura, lontano dal mondo e dagli affetti familiari.
La vita non è stata facile. Le penitenze, le sofferenze, i dubbi, le incomprensioni si alternavano sovente, di modo che mai ho avuto la vera pace e tranquillità dello spirito. Attanagliato dai dubbi e spinto a lasciare la vita religiosa, già durante gli studi filosofici e teologici, essendomi confidato e aperto ai superiori, essi mi risposero:"Questo viene dal demonio: continuate dove siete!". Abituato ormai all'obbedienza cieca, senza rendermi conto del bene o del male in questo, proseguii nella vita intrapresa.
Ordinato sacerdote nel luglio 1942, l'esercizio ministeriale fece assopire in parte la congerie dei miei dubbi spirituali. Esplicai varie mansioni, passai per varie città dell'Emilia, finché un giorno, sempre in cerca d'un'esistenza che potesse appagare il mio spirito, dandomi la pace, lasciai l'Ordine dei frati minori cappuccini e passai a quello dei conventuali della provincia romana (febbraio 1949).
Anche questo passo fu una chimera, un'illusione. Tutto sembrava bello, mi pareva di aver trovato finalmente il luogo pacifico per la mia anima, ma ben presto, anche qui, riaffiorano i dubbi, riprendono le incomprensioni.
I sacrifici e le penitenze claustrali non mi danno la pace, anzi cresce in me un desiderio più che mai vivo di essere liberato da questa schiavitù spirituale e morale.
Iddio che scruta il cuore e vede nell'intimo del nostro essere, già aveva accolto il mio grido e stava preparando la liberazione secondo il suo piano.
Dopo cinque anni ininterrotti di insegnamento nel Ginnasio parificato di Nettuno (Roma), fui improvvisamente relegato nel convento solitario di Sezze (Latina). Come mi parve allora enorme l'ingiustizia subita!...
Ma le vie di Dio non sono le nostre, ed i suoi pensieri son ben più alti dei nostri -Isaia 55:8, ed ogni cosa concorre per il bene di quelli che amano Dio (Romani 8:28).
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Ultima modifica: 05/10/2013 20:32 Da ferdy.
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Re: LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE 06/10/2013 09:31 #9402

ESAME RETROSPETTIVO

Libero così da ogni attività ed occupazione umana che mi distraesse, per seguire gli impulsi della voce divina che parlava al mio cuore, oppresso da tante vicende, nella solitudine di quel convento iniziai un profondo studio comparato tra quello che pratica la Chiesa Romana e quanto è contenuto nella Sacra Scrittura, l'unica norma indefinibile di vita per ogni credente.
Chi mi ha indotto a questo esame introspettivo e retrospettivo? La vita vissuta tra le quattro mura quanto fuori, dalle persone sedicenti consacrate al servizio di Dio. La poca o nulla onestà di molte persone del clero, nonché la loro ambiguità morale. La cupidigia del danaro, da render loro lecita ogni simonia entro e fuori chiesa. L'idolatria che compie il popolo, dietro insegnamento del clero, nel culto delle immagini e delle reliquie. La deificazione di Maria, tanto da farne la corredentrice, l'onnipotente, la dispensatrice di tutte le grazie, la madre di Dio stesso. L'inconsistenza biblica del primato di Pietro quale vescovo di Roma, infallibile e vicario di Gesù Cristo. L'assurdità delle indulgenze. La dottrina e pratica dell'amministrazione del battesimo...
Sulla disonestà e ambigua moralità del clero, la carità mi suggerisce e consiglia di avere pietà e di non palesare quanto direttamente o per mezzo del ministero sacerdotale è venuto a mia conoscenza.
Circa la cupidigia del denaro, è facile ad ognuno constatare quale esecrando mercimonio avviene nelle sacrestie e sale adiacenti per "vendita di oggetti sacri" (specie nei cosiddetti santuari e mete di pellegrinaggi), per celebrazioni di messe, funerali, battesimi, matrimoni...con cui il prete col nome di "incerti e diritti di stola" se ne serve per impinguire il suo già gonfio portafoglio.
Per quel che concerne il culto delle immagini e dei santi, la Chiesa Romana ha radiato dal decalogo originale quel comandamento di Dio che vieta tale pratica Esodo, 20:4; Levitico, 26:1; Deuteronomio, 5:8.
In quanto alle reliquie, oltre che essere questo antibiblico, è nauseante dover venerare cose di dubbia autenticità, caduche, morte, nonché prive di potenza.
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Ultima modifica: 06/10/2013 21:40 Da ferdy.
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Re: LA LUCE RISPLENDE NELLE TENEBRE 06/10/2013 22:05 #9407

IL CULTO DI MARIA

Considerando in modo particolare il culto reso a Maria, quale abisso di idolatria!
Quante superstizioni, quante falsità sulle pretese apparizioni e miracoli! Non basterebbero volumi se volessi descrivere tutto per filo e per segno. Quanti nomi le sono stati "appiccicati". Madonna delle lacrime, del sorriso, della salute, degli ammalati, della pietra, del sasso, dell'orto, dell'amore, della pace, del popolo...e di tutti i nomi delle varie città (perché non vi è città e paese che non si glori di avere la "propria Madonna protettrice").
Povere Madonne! Quante Madonne!...
Continuando nel mio studio critico alla luce della Parola di Dio, ho scoperto che Gesù è il solo Mediatore tra Dio e gli uomini, non Maria (1° Timoteo 2:5); Gesù dice di se stesso:"Io (non Maria) sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (non di Maria)" (Giovanni, 14:16). E ancora:"Se voi domanderete qualcosa nel mio Nome (non in quello di Maria o dei Santi), Io (non Maria) la farò" (Giovanni, 14:14). Dal Vangelo inoltre, ho appreso che Gesù ha avuto fratelli e sorelle, secondo la carne (cfr. Matteo, 12:46-47: Marco, 3:31; Marco, 6:3; Matteo, 13:55-56; Luca 8:19-20). Anche San Paolo ce lo conferma nella prima Lettera ai Corinzi 9:5 e in quella ai Galati 1:19. Se Gesù è nato da Maria per virtù dello Spirito Santo, ciò non toglie che dopo Maria abbia avuto altri figli e figlie, come lascia intravvedere la Bibbia (Matteo, 12:25) ed anche ce lo conferma, come abbiamo visto.
Anche alla luce di questi fatti irrefutabili, si deve ammettere che Maria, dopo la nascita di Gesù non è rimasta vergine (come insegna la Chiesa Cattolica), ma ha seguito l'esempio di tutte le altre donne ebraiche, le quali stimavano altamente la fecondità e la prolificazione.
La Sacra Scrittura ci dice che tutti gli uomini (anche le donne) hanno peccato (Romani, 3:10,23).
Maria, essendo parte dell'umanità e provenendo anch'essa da Adamo non è immune dal peccato, non sfugge a questa verità biblica. Pertanto dobbiamo in tutta verità escludere assolutamente che essa sia immacolata, come vuol far credere la Chiesa Romana. Povera chiesa di Roma, quanto sei nell'errore, per aver abbandonato l'insegnamento della Parola di Dio e seguito i vani sillogismi degli uomini.
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Ultima modifica: 07/10/2013 14:40 Da ferdy.
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Re: LA LUCE RISPLENDE NELLE TENEBRE 07/10/2013 15:14 #9412

IL PAPATO

Mi è sempre stato detto (e l'ho anche insegnato, ahimé!) che il vescovo di Roma è il successore di Pietro, Capo della Chiesa (Papa) e che si deve ubbidire a lui come a Dio stesso. Dov'è scritto questo nella Parola di Dio?
In nessun luogo, ma tutta la Bibbia è in opposizione a questa diabolica istituzione.
Trovandomi (nel 1958) nel convento di Fossanova (Latina) ebbi modo di passare in rassegna tutti i Papi ricordati nell'elenco Vaticano, leggendone la vita succinta nella "Enciclopedia Cattolica", certamente addomesticata. Qual è stata la conclusione?
Ho appreso che per diversi è incerta la loro esistenza, per alcuni non si conosce il tempo preciso del loro governo, di parecchi è descritta la lotta terribile e sanguinante per prendere il potere sul trono papale. Qualcuno è stato condannato come eretico dal papa successivo, di altri è narrata la loro vita scandalosa e abominevole.
Può essere questo papato, tanto incensato ed esaltato, di istituzione divina? No!
Si obietterà che il Papa come uomo è peccatore come tutti, ma quando parla "ex cathedra" è infallibile. Questa frase è un espediente menzognero per nascondere tutte le mancanze del vescovo di Roma. Gesù non è stato un mistificatore, ma sia che parlasse alle turbe o ai dodici, Egli è sempre stato il Cristo, il Veritiero, il Figlio di Dio.
Quale enorme differenza fra Lui ed il sedicente suo vicario!
...Potrei continuare a lungo nell'esposizione degli errori scoperti nella Chiesa Romana alla luce della Sacra Scrittura...ma quello che ho riportato è più che sufficiente perché ognuno che leggerà questa mia testimonianza, possa trarne la conseguenza.
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Re: LA LUCE RISPLENDE NELLE TENEBRE 07/10/2013 15:31 #9413

LA LIBERAZIONE

La mia mente era tutta immersa in questi pensieri contrastanti, quando una mattina di aprile 1958 il Signore si compiacque farmi sentire la sua voce per mezzo di Radio Risveglio: "Oggi, se udite la voce di Dio, non indurite il vostro cuore". Salmo, 95:8.
Queste parole che mi giunsero sulle onde dell'etere, suonarono potentemente al mio cuore più che alle orecchie, e da quel momento decisi di darmi completamente a Dio. Ho pregato a lungo come non mai, ho meditato profondamente giorno e notte la Parola di Dio con nuovo ardore, e ogni giorno che passava, nuova luce entrava nella mia anima diradando le tenebre dell'errore. Alla fine, il Signore mi ha convinto che ero fuori strada e che se volevo veramente servirlo, avrei dovuto prendere come unica norma della mia vita la sua Divina Parola, la Sacra Scrittura (2° Timoteo, 3:14-17), impegno e atto solenne che misi ad effetto il 4 febbraio 1959.
Ora mi sento finalmente figlio di quella libertà che Gesù Cristo con la sua passione e morte ha dato e offre ancora oggi a tutti quelli che lo accettano come loro unico Salvatore. Ora, finalmente, sento che Gesù è con me ed io mi sento in Lui, perché la sua promessa: "Venite a me...e io vi darò completo riposo; imparate da me...e troverete pace per le anime vostre" (Matteo, 11:28-30), si è veramente adempiuta anche in me!
Terminando, desidero ringraziare pubblicamente il Signore per l'immensa misericordia che ha avuto verso di me e per l'incommensurabile amore con cui mi ha circondato. Ora che mi trovo veramente al suo servizio, sono gioioso quando posso portare qualche anima ai suoi piedi.
A Dio solo tutta la gloria!

Nino Tirelli
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