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ARGOMENTO: IL DONO

IL DONO 19/08/2013 22:18 #9131

INTRODUZIONE

Il Padre Chiniquy fu un famoso sacerdote canadese. Nato a Kamouraska, Quebec, il 20 luglio 1809, egli fondò quivi la prima società di Temperanza (una specie di "lega" per la lotta contro l'abuso degli alcoolici), guadagnandosi l'appellativo di "Apostolo della Temperanza del Canada". Per le sue capacità e per la sua vita tutta dedita alla pietà, gli venne affidata la cura di una colonia di franco-canadesi stabilitisi nell'Illinois.
Chiniquy fu amico di Abraham Lincoln: questo avvenne, però, solo negli ultimi anni della sua esistenza terrena.
Egli ebbe occasione di visitare varie volte anche l'Inghilterra e la narrazione della storia della sua vita (così come essa è descritta nelle pagine seguenti) venne presentata per la prima volta proprio nella città di Londra.
Charles Chiniquy visse fino all'età di novant'anni. Egli si spense a Montreal il 16 gennaio 1899.

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Re: IL DONO 19/08/2013 22:35 #9132

IL MIRACOLO PERFETTO

Nacqui nel 1809 e fui battezzato cattolico romano. Nell'anno 1833, nel Canada, fui consacrato sacerdote. Adesso sono ormai al settantaquattresimo anno della mia vita. Sono passati circa cinquant'anni, dunque, dal tempo in cui ricevetti la dignità sacerdotale nella chiesa di Roma. Per venticinque anni sono stato prete cattolico e posso dirvelo con tutta franchezza, io amavo davvero la chiesa di Roma ed essa pure mi amava. Io ero pronto a dare fino all'ultima goccia di sangue per la mia chiesa: avrei sacrificato la mia vita anche mille volte pur di estendere i suoi poteri e la sua dignità, sia nel continente americano che nel mondo intero! La mia più grande ambizione era quella di convertire i protestanti e di condurli in seno alla chiesa di Roma, perché mi era stato insegnato (e così predicavo io stesso) che "non vi era alcuna salvezza al di fuori della chiesa di Roma"...Così credevo, dunque...e mi rattristava molto il pensiero di tutte quelle moltitudini di protestanti che "dovevano andare perduti"!
Quando io ero piccolo, la mia famiglia abitava in un posto dove non c'era neanche una scuola. Mia madre fu così la mia prima maestra ed il mio primo libro (quello sul quale essa m'insegnò a leggere) fu proprio la Bibbia!
Non avevo che otto o nove anni e già leggevo il Libro Divino con un piacere incredibile, mentre il mio piccolo cuore si commuoveva ed era come affascinato dalla bellezza della Parola di Dio. Era mia madre, naturalmente, che sceglieva i capitoli che dovevo leggere, ma l'attenzione che io mettevo nella lettura di essi era così intensa che spesso rinunziavo ad andare a giocare fuori con gli altri bambini perché preferivo restare più a lungo in compagnia del Libro Santo.
Ricordo che certi capitoli mi piacevano in modo speciale e perciò li imparavo a memoria...

ferdy
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Ultima modifica: 19/08/2013 22:54 Da ferdy.

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Re: IL DONO 19/08/2013 22:52 #9133

Però, dopo la morte di mia madre, la Bibbia purtroppo scomparve da casa nostra: probabilmente questo fu dovuto all'opera di un certo prete che già per l'addietro aveva tentato di impossessarsi del Libro. Malgrado ciò, la Bibbia fu ugualmente la "radice" di ogni cosa buona manifestatasi in seguito, ed è quindi alla base di tutto ciò che fa parte di questo racconto. Essa fu veramente come una luce depositata nella mia anima di bambino: grazie a Dio, quella sacra luce non si è mai spenta del tutto! Essa è restata in me, e, sempre per la grazia di Dio, posso dire che "proprio alla mia cara Bibbia d'allora io devo ciò che sono oggi": ad essa io devo tutta la profonda, indicibile gioia che provo adesso quando mi trovo tra i riscattati, tra tutti coloro che hanno ricevuto la luce e si dissetano alla pura fontana della verità.
Può darsi che voi mi domandiate:"Ma i sacerdoti cattolici non permettono forse ai loro parrocchiani di leggere la Bibbia?"
Ebbene sì; e ringrazio Iddio di questo. Oggi quasi ovunque la chiesa cattolica dà il permesso di leggere la Bibbia e sono quindi diversi i cattolici che ne posseggono una copia.
Ciò nonostante, dopo avere ammesso questo, è giusto dire "tutta" la verità su tale punto...
Quando un prete mette la Bibbia in mano ai suoi fedeli (o quando il sacerdote stesso riceve la Bibbia dalla chiesa) è sempre ad una condizione ben precisa, che è questa: non ci si deve mai permettere, in alcuna circostanza, di interpretare una sola parola secondo la nostra propria conoscenza, la nostra intelligenza o il nostro pensiero!
Quando ricevetti gli ordini sacerdotali, io pure dovetti giurare, purtroppo, che avrei interpretato le Scritture unicamente secondo il consenso unanime dei santi Padri.

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Re: IL DONO 20/08/2013 14:40 #9135

Cari amici, andate oggi da qualche cattolico romano e domandate "se i cattolici hanno il permesso di leggere la Bibbia".
Quale sarà la risposta? "Ma si, noi "possiamo" leggerla!". Però, se chiederete ancora:"Avete il permesso anche di interpretarla?", subito vi risponderanno di no. La chiesa cattolica dice tassativamente al sacerdote che è un peccato mortale il prendere su di sé l'interpretazione di una sola parola della Bibbia. Ed ogni sacerdote è obbligato a trasmettere questo "insegnamento" ai propri fedeli! "Se voi provate ad interpretare la Bibbia con la vostra intelligenza, siete perduti! La Bibbia è un libro molto pericoloso: voi "potete" leggerlo, ma meglio sarebbe "non leggerlo"...perché "voi non lo potete capire!". Così si insegna purtroppo...E quale è il risultato di un tale errato insegnamento?
Il risultato è questo: i fedeli cattolici ed i preti stessi, anche se posseggono la Bibbia, si guardano bene dal leggerla! Leggereste voi un libro, già sapendo di non poterlo comprendere affatto?
Nella chiesa di Roma la Bibbia è un libro suggellato, "chiuso"...Ma non era "chiuso" per me! Già da bambino, avevo scoperto che la Bibbia era preziosa per il mio cuore, e, quando mi trovai ad essere sacerdote nella chiesa cattolica, continuai a leggerla ed a nutrirmene "per diventare un uomo forte" e perché volevo essere capace di difendere la mia chiesa.

ferdy
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Re: IL DONO 20/08/2013 14:55 #9136

In un certo periodo, mi proposi di riuscire a confondere i pastori protestanti dell'America.
Avevo un grande scopo davanti a me! Mi procurai dunque una copia dei "Santi Padri" e me la studiai assiduamente, giorno e notte, insieme alle Sante Scritture, per prepararmi così alla grande battaglia che desideravo sferrare contro i protestanti...Sì, io studiavo e meditavo, in quel tempo, soprattutto per fortificare la mia fede nella chiesa cattolica romana, ma "sia lodato Iddio!", ogni volta che leggevo la Bibbia, ecco, una voce misteriosa mi diceva:"Non vedi dunque che nella chiesa di Roma tu non stai seguendo affatto gli insegnamenti della Parola di Dio, ma soltanto le tradizioni degli uomini?". Nelle ore silenziose della notte, quando mi accadeva di udire "quella voce", io piangevo e gridavo...eppure essa ritornava sempre, con la potenza di un tuono! Io volevo vivere e morire nella santa chiesa cattolica e chiedevo perciò a Dio di far tacere quella voce...ma ecco, invece, che la sentivo in me di nuovo: essa ritornava sempre, e sempre più forte!
"Era la voce stessa del Signore": quando io leggevo la Sua Parola, Egli cercare di spezzare le mie catene, ma io non volevo! Egli veniva da me con la sua luce di salvezza...ed io Lo respingevo!
Oh! Non ho alcun rancore nei confronti dei preti cattolici! Forse qualcuno tra voi potrebbe pensarlo, ma non è così.
A volte, anzi, piango per loro, poveri uomini, perché so che purtroppo (come ho fatto anch'io una volta), essi lottano contro il Signore e sono perciò degli infelici, come lo fui io stesso.

ferdy
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Ultima modifica: 20/08/2013 14:57 Da ferdy.

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Re: IL DONO 20/08/2013 15:23 #9137

Voglio adesso descrivervi una delle mie lotte di quell'epoca: potrete così comprendere meglio che cosa significhi essere "preti cattolici", e sentirete voi pure, di certo, il bisogno di pregare per loro.
A Montreal, come forse già sapete, c'è una splendida cattedrale, che può contenere fino a quindicimila persone ed io avevo già avuto occasione di predicare in quel luogo abbastanza spesso. Un giorno il Vescovo mi domandò di parlare sulla Vergine Maria... ed io fui ben lieto di ubbidirgli. Dissi dunque a quei fedeli ciò che allora pensavo fosse la verità, ciò che tutti i sacerdoti credevano e predicavano ovunque. Ecco qui il sermone che tenni quel giorno:
"Miei cari amici, quando un uomo si è ribellato contro al suo re, quando egli ha commesso un grave crimine contro il proprio sovrano, va forse egli stesso a parlargli? Se in circostanze simili vuole chiedere una grazia al re, osa forse presentarsi egli stesso alla sua presenza? No di certo: il re lo rimproverebbe aspramente e, senza dubbio, lo punirebbe!
E allora...che pensa egli di fare? Ecco, invece di andare lui, sceglierà proprio uno degli amici del re, uno dei suoi ufficiali (a volte addirittura la sorella o la madre del sovrano) e porrà la sua domanda di grazia nelle mani delle persone prescelte. Saranno poi queste a presentarsi al re e a parlare in favore dell'uomo colpevole, a domandare per lui il perdono, a placare la giusta collera del sovrano. E non di rado il sovrano concede a tali persone quella stessa grazia che, avrebbe negata al colpevole.
Dunque (proseguii) noi siamo tutti dei peccatori, tutti abbiamo offeso il Re grande e potente, il Re dei re!
Tutti abbiamo alzato contro di Lui la bandiera della rivolta. Noi abbiamo calpestato le Sue leggi e certamente Egli è adirato contro di noi. Che possiamo fare oggi? Possiamo forse andare da Lui noi stessi, con le mani piene delle nostre proprie iniquità? No! Ma, grazie a Dio, noi abbiamo Maria, la madre di Gesù, la madre del nostro Re. Essa è lassù accanto a Lui, alla Sua destra! E come un figlio obbediente non ricuserebbe mai un favore alla madre che ama, così Gesù non negherà mai una grazia a Maria. Quando Egli era su questa terra, non respingeva mai le richieste che essa Gli presentava; mai Egli si sarebbe permesso, in alcun modo, di riprendere o di rimproverare la propria madre!"

ferdy
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Ultima modifica: 20/08/2013 15:45 Da ferdy.

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Re: IL DONO 20/08/2013 15:41 #9138

"Dov'è mai quel figlio che oserebbe spezzare il cuore di una madre amorosa, quando potrebbe invece darle occasione di letizia col venire incontro ai suoi desideri? Gesù, il Re dei re, non è soltanto il Figlio di Dio. Egli è anche il Figlio di Maria e certamente Egli ama la madre Sua...E come non negò mai un favore a Maria, quando era sulla terra, nemmeno oggi, di certo, Egli le rifiuterebbe una grazia.
Che cosa dobbiamo dunque fare? Oh! non possiamo presentarci noi stessi davanti al gran Re, coperti come siamo delle nostre iniquità! Presentiamo le nostre richieste alla Sua santa madre: sarà lei che si prostrerà per noi ai piedi di Gesù (di quel Gesù che, al tempo stesso, è suo Dio e suo Figlio), e così, sicuramente, essa riceverà tutte le grazie che vorrà domandare!
Essa Lo supplicherà di accordarci il perdono e potrà ottenerlo. Essa intercederà perché voi possiate avere un posto nel Regno di Cristo e questo vi sarà concesso. Essa pregherà Gesù, affinché Egli dimentichi i vostri peccati e vi dia di provare un sincero pentimento ed Egli vi darà tutto ciò che Sua madre Gli avrà domandato per voi!".
I miei ascoltatori ero talmente commossi e felici al pensiero di avere una simile avvocatessa ai piedi di Gesù, pronta ad intercedere giorno e notte in loro favore, che alla fine del sermone piangevano quasi tutti: erano fuori di sé dalla gioia, avendo udito che Maria poteva "chiedere ed ottenere" il loro perdono!
E io? Ero contento di ciò che avevo detto? Che cosa pensavo in quel momento?...Ebbene, io pensavo di aver predicato non soltanto la religione di Cristo, ma altresì quella del buonsenso: chi avrebbe potuto confutare quanto avevo detto? Non quadrava tutto alla perfezione? Dopo il sermone, anche il Vescovo venne da me, mi benedisse e mi ringraziò, assicurandomi che la mia predica avrebbe fatto certamente del bene alla città di Montreal.
Quella sera stessa m'inginocchiai e presi la Bibbia, mentre il mio cuore era pieno di gioia a causa del "buon sermone" che avevo dato al mattino. Aprii le Sante Scritture ed ecco che i miei occhi caddero sul passo seguente dell'Evangelo di Matteo. (Matteo 12:46-50).

ferdy
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Re: IL DONO 21/08/2013 14:52 #9139

(Matteo 12:46-50).

"Mentre Gesù parlava ancora alle turbe, ecco Sua madre e i Suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli.
E uno gli disse:Ecco, Tua madre e i Tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti. Ma Egli, rispondendo, disse a colui che gli parlava:Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? E, stendendo la mano verso i Suoi discepoli, disse:Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è nei cieli, esso mi è fratello e sorella e madre".

Quando io ebbi letto queste parole, una voce, più terribile della voce di un forte tuono, si levò a parlarmi:"Chiniquy, tu hai predicato una menzogna stamattina, quando hai detto che Maria aveva sempre ricevuto i favori che chiedeva a Gesù! Non hai letto or ora ciò che successe allorché Maria se ne venne a domandare il "favore" di vedere suo figlio?...
Quando Maria arrivò nel luogo dove Gesù predicava, quel posto era così pieno di gente che essa non riuscì ad entrare. Che fece allora? Fece quello che ogni altra madre avrebbe fatto al suo posto: alzò la voce per farsi sentire, chiedendo che Gesù si recasse da lei. Ma il suo desiderio fu forse esaudito? No. Gesù ode la voce della madre; Egli la vede, malgrado la folla, con i Suoi occhi divini, e, ciò nonostante, chiude le proprie orecchie a quella voce, chiude il proprio cuore davanti alla preghiera materna.
E' dunque quasi un rimprovero?...E in pubblico!...La gente è meravigliata, quasi scandalizzata: non sa spiegarsi la ragione di un simile atteggiamento. Ed ecco che qualcuno si avvicina a Cristo e Gli chiede:"Perché non vieni dunque a incontrare Tua madre?". Ma la risposta di Gesù è quanto mai strana:"Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Poi, stendendo le mani verso i Suoi discepoli, Egli dice ancora:"Ecco mia madre, ecco i miei fratelli!" E Maria? Ella è lasciata da parte, dopo essere stata umiliata pubblicamente. E di nuovo, con la potenza di un tuono, quella "voce" mi parlò e mi spinse a leggere altri passi biblici: quelli che si trovano in Marco 3:31-35 e in Luca 8:19-21.
Anche da questi versetti, che riportano appunto il medesimo sconcertante episodio, risultava naturalmente sempre la stessa cosa: Gesù, invece di esaudire il desiderio della propria madre, le dava una risposta che era quasi come un pubblico rimprovero!

ferdy
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Ultima modifica: 21/08/2013 16:00 Da ferdy.

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Re: IL DONO 21/08/2013 15:10 #9140

Con una forza terribile, la "voce" continuava a parlarmi...Essa mi fece notare che Gesù, sì, era stato sottomesso al volere di Giuseppe e a quello di Sua madre...se ci si riferiva agli anni della Sua infanzia e della Sua adolescenza ed a quello che la Bibbia ne riporta. Più tardi, però, non appena Egli si era presentato agli uomini come il Figliuolo di Dio ed il salvatore del mondo, ecco, era stato necessario ed inevitabile che Maria rientrasse nell'ombra. Solo verso Gesù dovevano ormai rivolgersi gli sguardi di ogni creatura assetata, per ricevere la Luce e la Vita! Oh, amici miei, quella "voce" terribile mi parlò tutta la notte!
"Chiniquy, Chiniquy, tu sei stato un bugiardo stamattina! Tu hai predicato un mucchio di storie senza senso! Tu predichi contro le Scritture, "se affermi che Maria ha il potere di farci accordare da Gesù qualsiasi favore!".
Io pregavo e piangevo: tutta la notte trascorsi così nell'insonnia. Il mattino dopo, dovetti sedermi alla tavola dell'Arcivescovo coadiutore, il quale mi aveva invitato a far colazione con lui. Egli, scrutandomi, osservò:"Rev. Chiniquy, dal suo aspetto si direbbe che Lei ha passato una cattiva nottata. Che cosa Le è successo?" Io risposi:"E' vero, Monsignore: Lei ha ragione. Sono molto depresso, ben più abbattuto di quel che io non possa dire". "Ma di che cosa si tratta? Che cos'ha dunque?", chiese ancora l'Arcivescovo.
"Oh, Non posso parlarne qui, adesso!", risposi, "Ma potrei farlo più tardi, se Lei volesse accordarmi un'oretta di colloquio a quattr'occhi nella sua camera. La prego...Si tratta di qualcosa che, certo, la lascerà perplesso".

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Ultima modifica: 21/08/2013 16:04 Da ferdy.

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Re: IL DONO 21/08/2013 15:35 #9141

Dopo la colazione, uscii dunque con il superiore e gli dissi:"Ieri Lei si è tanto congratulato con me a riguardo del mio sermone, un sermone che voleva dimostrare che Gesù ha sempre soddisfatto le richieste della propria madre...Eppure, ieri sera un'altra voce (ben più forte della sua, Monsignore) si è rivolta a me...Sono molto turbato, perché, davvero, credo che era la voce di Dio! Ebbene, quella "voce" mi ha rivelato che noi tutti, sacerdoti e vescovi cattolici, predichiamo delle menzogne ogni volta che diciamo che Maria è potente e che essa può sempre ricevere dalle mani di Gesù tutte le grazie che Gli domanda. Questa è una bugia. Monsignore: anzi, temo che sia addirittura un errore diabolico, capace di condurre le anime alla perdizione".
Allora l'Arcivescovo proruppe:"Che cosa dice mai, Rev. Chiniquy? E' forse diventato protestante?". "No, gli risposi, "io non sono protestante". "Già diverse altre volte ero stato tacciato di "protestante"...e proprio perché amavo tanto la Bibbia"...,"Ma così, trovandomi a faccia a faccia con Lei, continuai, "devo dire in tutta sincerità che temo davvero di avere predicato una menzogna ieri. E Lei farà lo stesso, Monsignore, quando dirà che si deve invocare Maria e che Gesù non ha mai ricusato di esaudire la madre. questo è falso!". "Rev. Chiniquy, davvero, ora sta passando tutti i limiti...", protestò l'Arcivescovo. "No, Monsignore!", gli risposi io, "E' inutile perderci in discussioni, del resto...Ecco qui l'Evangelo: lo legga!".
Misi il Nuovo Testamento in mano all'Arcivescovo ed egli poté leggere con i suoi propri occhi i passi che ho citati più sopra. quelli che mi avevano conturbato...e "illuminato" al tempo stesso...Ebbi l'impressione che egli leggesse quelle parole "per la prima volta". Il pover'uomo ne rimase talmente sorpreso che cominciò a tremare e restò a lungo silenzioso e perplesso. Infine, egli chiese:"Che cosa significa questo?". "Questo è l'Evangelo", risposi, "e qui può vedere che Maria è venuta a domandare un favore a Gesù...Con quale risultato? Ella è stata umiliata...e non soltanto questo! Gesù si è quasi rifiutato di considerarla come la propria madre, "ed è "in pubblico" che Egli ha fatto questo", per farci capire che Maria è la madre di Gesù solo dal lato umano, "ma no di Gesù "come Dio".