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ARGOMENTO: Il Ritorno del Signore

Il Ritorno del Signore 23/10/2012 11:09 #6168

Pace a tutti! Vorrei chiedere se fosse possibile fare un parallelo tra ciò che la Bibbia dice in riferimento al Ritorno del Signore e gli avvenimenti che ci sono stati e che si stanno avendo attualmente..
Del tipo citare la profezia, i versi che parlano di essa, e in che modo ne vediamo (se già si è realizzata o se si sta realizzando) l'attuazione nella realtà. Grazie a coloro che risponderanno e Dio continui a benedirci! Francesco

"..siete figli da Lui amati..." Efesini 5:1
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Re: Il Ritorno del Signore 23/10/2012 12:29 #6172

Carissimo Francesco, prima di affrontare in pieno questo argomento occorre fare chiarezza, su cosa è il ritorno del Signore.

Tu sai benissimo che sul ritorno di Gesù ci sono intendimenti diversi per diverse interpretazioni della parola di Dio.

Occorre seguire quindi necessariamente solo una linea di pensiero altrimenti facciamo confusione.

Rispettando tutte le altre interpretazioni proporrei di seguire quella che a mio avviso risulta essere la più probabile.

Il ritorno del Signore in funzione del verso che cito "….( perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole" 1Te 4:16-18 ) è da dividere in due fasi.

Il rapimento dei santi e la rivelazione al mondo. Il presente brano si concentra sul Rapimento dei santi. L’aspetto del ritorno del Signore relativo al Rapimento precede la Rivelazione. Tra il Rapimento e la Rivelazione ci sarà il periodo che ordinariamente viene identificato come "Grande Tribolazione." In occasione del Rapimento, Cristo non arriverà fino in terra (rimarrà nell’atmosfera), mentre con la Rivelazione tornerà sulla terra ferma.

Ora alla luce di quanto detto, la tua domanda si riferisce al rapimento della chiesa oppure alla manifestazione al mondo..?
... Benché molto vicini questi avvenimenti non sono la stessa cosa.




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Re: Il Ritorno del Signore 23/10/2012 15:15 #6183

Questa domanda è sicuramente legittima, quando si attende il ritorno di un essere caro, si vorrebbe già conoscere in anticipo la data. I discepoli del Signore gli posero due volte questa domanda: la prima volta, prima della Sua morte; la seconda dopo la Sua risurrezione: "Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tu aseconda venuta e della fine dell'età presente?" (Matteo 24:3). La seconda volta, gli apostoli lo interrogarono a questo proposito dopo che Egli annunciò che sarebbero stati batezzati di Spirito Santo entro pochi giorni: "Signore, è Egli in questo tempo che ristabilirai il regno d'Israele?" (Atti 1:6).
Il Signore rispose così alle domande dei discepoli: "Ma quant'è a quel giorno ed a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figlio, ma il Padre solo" (NMatteo 24:36)
"Non sta a voi sapere i tempi o i momenti che il Padre hga riserbato alla sua propria autorità" (Atti 1:7)
NON SOLTANTO QUINDI NON CI VIENE RIVELATA ALCUNA DATA, MA DALLE PAROLE DEL SIGNORE emerge che non dobbiamo neppure cercare di fissarne una, nè per il rapimento dei credenti nè per la venuta di Cristo in gloria,
Ma la Parola ci dice "Ma voi diletti, non dimenticate quest'unica cosa, che, per il Signore un giorno è come mille anni e mille anni sono come un giorno. Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, ma egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi" 8"^ Pietro 3:8-9)
E' opur vero che l'adempiedersi di molte profezie e il verificarsi di certi avvinimenti citati sia nelk VT che nel NT ci fanno pensare che il rapimento della chiesa è vicino (parlare del ritorno di Cristo è ERRATO, in quanto nel rapimento nessuno vedrà il Signore in quanto i credenti saranno rapiti nell'aria ed il mondo non vedrà Cristo, mentra al Suo ritorno - il Millennio - tutto il mondo vedrà fisicamente il Signore)
L'unica cosa che il Signore ci consiglia è di stare sobri, vigilanti ed in preghiera.
E questo ogni figlio di Dio fa.
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Re: Il Ritorno del Signore 23/10/2012 15:21 #6184

Il versetto da te citato di Efesini 5:1, nella sua intierezza dice "Siate dunque imitatori di Dio, perchè siete figli da lui amati" (Efesini 5:1)
L'Apostolo Paolo non vuole solo ribadire che come cristiani siamo veramente FIUGLI DI DIO, ma che avendo rivecuto la sua natura viviamo nella sua stessa vita. Abbiamo ricevuto i "cromosomi" divini. Perciò deve avvenire di noi quello che si dice di un bam,bino quando osserviamo che "assomiglia tutto al Padre".

Questa è l'imitazione a cui siamo stati chiamati: permettere che i caratteriu divini posti in noi si manifestino.
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Re: Il Ritorno del Signore 24/10/2012 14:16 #6198

Innanzi tutto ringrazio Stefano per la precisazione! Se non sbaglio il secondo ritorno, la Rivelazione, viene anche definita Ritorno di Cristo per differenziarla dal rapimento della Chiesa. Comunque la mia domanda riguarda gli ultimo avvenimenti scritti nella Bibbia; se vogliamo arrivare a parlare fino al ritorno del Signore, o giungere alla Rivelazione, o arrivare alla battaglia finale, non c'è nessun problema!
Riguardo a Gianfranco non capisco la sua risposta. La domanda è chiara, se desidera può rispondere, altrimenti tutte quelle cose che ha scritto credo che ogni cristiano figlio di Dio lo sappia. Se ogni domanda fosse analizzata col suo modo di fare credo che ogni topic si risolverebbe in due battute e via.. E in riferimento al suo commento di Efesini 5:1? Ho voluto citare quel passo perché leggendolo mi ha colpito il riscoprire che Dio, il Santo, il Puro, ama noi peccatori senza meriti redenti dal sangue di Gesù! Posso focalizzare la mia attenzione sulla seconda parte o per lei domande e omissioni di versetti sono tutti segni di poca spiritualità? Giacomo 3:1
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Re: Il Ritorno del Signore 24/10/2012 15:33 #6200

Grazie Francesco per il chiarimento, in realtà questo era necessario, perchè il rapimento della chiesa non attende nessun avvenimento premonitore, semmai gli avvenimenti premonitori sono per la sua venuta con la chiesa.

Non dimentichiamo che se avessimo potuto per assurdo domandare a un credente dell'era apostolica sul ritorno di Gesù, la risposta sarebbe stata è imminente.....questo ritorno imminente è ancora oggi valido, con la differenza che sono trascorsi 2000 anni.

Cosa aspettavano i credenti dell'era apostolica? Il ritorno di Gesù inteso come rapimento dei santi.

Questo è il giusto sentimento di attesa di tutti i credenti di tutti i tempi,

Quindi il rapimento, ovvero la beata apparizione, può avvenire da un momento all'altro, e questo da 2000 anni, per meglio dire non aspettiamo alcun segno premonitore.


Altro discorso è per la manifestazione di Gesù con la chiesa al mondo, quì possiamo dire di avere indizi premonitori. Tali indizi ci possono in qualche modo dare l'idea che i tempi sono maturi e non l'esattezza del giorno in cui questi anno inizio, lungi da noi fare pronostici, perchè riguardo al giorno, nessuno lo sa, solo il Padre.....

A dopo...
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Re: Il Ritorno del Signore 25/10/2012 11:20 #6209

Francesco, purtroppo come avviene nelle varie interpretazioni bibliche la quali danno origine alle piu' svariate ipotesi sul ritorno del Signore ,anche in questo aspetto ci sono tante ipotesi discordanti.

Quella che ti stò per proporre è solo una piccola parte delle tante soluzioni abbozzate.
Ovviamente la publico solo a carattere informatico e non altro, personalmente mi dissocio da chi sposa soluzioni bibliche circa gli eventi presisi decantando rivelazioni chiarificatrici sul ritorno di Gesù.

Per pura informazione....esistono oltre 10 varianti sulla cronologia del ritorno di Gesù, pensate ogniuna di queste afferma di essere la verità......


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La «Nuova Unione per il Mediterraneo»:
una risurrezione dell’Impero Romano?

Non tutti sanno che l'Unione per il Mediterraneo (UPM) è un organismo arabo-europeo ispirato al modello dell'Unione Europea, nato sotto il segno della pace con lo scopo di annettere i Paesi del Mar Mediterraneo all’area dell’Unione Europea, possibilmente abbattendo le dittature e instaurando la democrazia. Dalle dichiarazioni parigine di diventare tutti una grande nazione Mediterranea alle bombe sulla Libia il passo è stato breve: tre anni appena.
Il nuovo organismo è stato presentato a Parigi il 13 luglio 2008 dal presidente Nicolas Sarkozy, allora in carica anche come Presidente del Consiglio europeo. I leader di 43 paesi situati nelle prossimità del Mar Mediterraneo (in Europa, Nord Africa e Medio Oriente) si sono riuniti a Parigi, in Francia, per inaugurare l'Unione Mediterranea, o come è chiamata ora ufficialmente, l'Unione per il Mediterraneo. «Per la prima volta si sono ritrovati allo stesso tavolo i maggiori esponenti di paesi rivali quali Siria ed Israele, Algeria e Marocco, Grecia e Turchia» (Associated Press, 13 luglio 2008).
L'evento rappresenta un enorme passo avanti, non solo per la rapidità con cui è stata formata l'unione, a solo un anno dalla proposta, ma anche per le analogie che sembrano legarla agli eventi del tempo della fine predetti nella Bibbia.
L'unione è nata dalle ceneri del Processo di Barcellona del 1995 (chiamato così in onore della città in cui si era tenuta la conferenza iniziale), in cui l'Unione Europea e molti dei suoi vicini a sud e a sud-est avevano formato il Partenariato Euro-mediterraneo per promuovere la stabilità e la prosperità della regione.
L'iniziativa si è poi rivelata fallimentare, a causa dell'apatia politica dimostrata dai vari membri e dalle difficoltà di accordo incontrate sulle questioni principali.
Sarkozy si è posto questa volta degli obiettivi molto più ambiziosi, presentando la nuova unione come «un mezzo per porre fine a tutti i dissapori e portare ovunque pace e civiltà» (International Herald Tribune, 6 luglio 2008).
Inizialmente, Sarkozy aveva limitato il progetto affinché partecipassero solo le nazioni circostanti il Mediterraneo, cosa che, secondo lui, avrebbe aumentato le probabilità di successo rispetto al Processo di Barcellona, con meno voci coinvolte nelle varie decisioni e più cose in comune dal punto di vista territoriale.
Altro obiettivo dell'unione era quello di rafforzare i rapporti con la Turchia, importante ponte tra l'Europa e gli stati islamici del Nord Africa e del Medio Oriente. Sarkozy si era dimostrato fortemente contrario all'ingresso nell'Unione Europea della Turchia, a cui era stata offerta questa opportunità come una sorta di ripiego. Dal canto suo la Turchia, prima di unirsi al gruppo, ha preteso la certezza che la partecipazione all'Unione per il Mediterraneo non avrebbe pregiudicato il suo ingresso in Europa.

Sotto pressione per un compromesso

La Germania e gli altri stati nordici dell'UE, tuttavia, si sono sentiti oltraggiati dall'esclusione. Come pure la Turchia. In seguito all'incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel, Sarkozy ha rivisto il suo piano di azione, accogliendo nella nuova unione tutti gli stati dell'Unione Europea che avevano preso parte al Processo di Barcellona, respingendo fermamente l'accusa di aver concepito il progetto in chiave soltanto francese e ringraziando la Merkel in modo particolare per il sostegno offerto: «Il suo supporto all'unione mi ha fatto davvero piacere... L'asse franco-tedesco è tornato» (EurActiv.com, 14/3/08).
Al fine di ottenere un maggior numero di consensi, l'iniziativa è poi stata sottoposta a un ridimensionamento, in seguito al quale argomenti delicati quali l'immigrazione hanno lasciato il posto ad altri meno impegnativi come l'energia solare, l'inquinamento marino e il coordinamento delle forze contro il terrorismo. Tuttavia questo è solo l'inizio, e prima o poi anche le tematiche più scottanti dovranno essere affrontate.
Qualcuno ritiene che il piano di Sarkozy stia vacillando. Se questo fosse vero, ci sarebbe da chiedersi perché la nascita di questa unione abbia riunito allo stesso tavolo così tanti capi di stato, inclusi i leader arabi e il primo ministro israeliano.

La profezia del ritorno dell'impero

Grande assente dell'evento è stato il leader libico, il colonnello Muammar Gheddafi, che ha inviato al suo posto uno dei suoi rappresentanti come osservatore. L'inversione di marcia di Sarkozy, che ha esteso la partecipazione all'unione a tutti gli stati dell'UE e del Medio Oriente incluso Israele (questione per Gheddafi “molto ardua” da gestire) stravolgendo così il piano originario che prevedeva la sola partecipazione di alcuni stati europei meridionali e degli stati nordafricani, ha irritato parecchio Gheddafi, che ha scelto di boicottare l'incontro dichiarando: «Avremo un altro impero romano e un altro progetto imperialista... abbiamo già arrotolato in passato altre mappe ed altri progetti imperialisti. Non dovremmo averne di nuovi» (citato da Bruno Waterfield, “Gaddafi Attacks Sarkozy Plan for Union of the Med,” The Daily Telegraph, 10 luglio 2008).
Balza subito all'occhio come la mappa ridisegnata da questa nuova unione assomigli in modo impressionante a quella dell'antico Impero Romano. Proprio come sta accadendo oggi, anche quell'impero era stato costruito intorno al Mar Mediterraneo, che i romani chiamavano con orgoglio Mare Nostrum, “il nostro mare”.
A voler essere sinceri, Gheddafi in questo caso aveva ragione. Per come si stanno mettendo le cose, tutto lascia a intendere che si arriverà proprio all'istituzione di un nuovo impero romano, nonostante la maggior parte dei membri stessi non se ne renda nemmeno conto.

La profezia sulle potenze del nord e del sud

Le profezie della Bibbia rivelano che l'Impero Romano, quarto di una serie, sarà riportato in vita durante il tempo della fine (leggete Daniele 2; 7; Apocalisse 13; 17), attraverso un graduale processo di integrazione politica dell'Unione Europea che ha avuto inizio con il Trattato di Roma nel 1957 e che negli ultimi anni ha avuto il suo culmine, arrivando a comprendere tra i suoi confini l'intera area del vecchio Impero Romano e anche oltre.
Altro aspetto molto interessante su cui riflettere è la impossibilità della leadership congiunta nord-sud della nuova unione per il Mediterraneo. Una lunga profezia contenuta in Daniele 11 descrive nei dettagli la storica battaglia combattuta in Medio Oriente tra le potenze del nord e del sud rispetto alla terra di Israele. Il «re del Sud» del tempo della fine «si scontrerà con il re del Nord», verosimilmente l’Unione Europea, che alla fine invaderà il Nord Africa e il Medio Oriente, Israele incluso (versetti 40-45).
Questo processo è già iniziato, sia con gli attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici contro l’Europa sia con la capitolazione dei regimi dittatoriali e l’instaurazione della democrazia, sponsorizzata dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, in tutti i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Il progetto non farà che alimentare l’immigrazione dei fondamentalisti violenti e il terrorismo per islamizzare l’Europa, la cui economia dipenderà sempre più dal petrolio dei paesi arabi e non sarà più in grado di proteggere Israele.
Tutto questo richiederà ulteriori interventi europei in territorio islamico, e il blocco progettato per promuovere la cooperazione e lo scambio pacifico finirebbe con il causare fratture ancora più profonde, se non addirittura lo scoppio di una guerra mondiale.
In ogni caso, chi ripone le proprie speranze di pace in questa visione del mondo e del Medio Oriente rimarrà amaramente deluso. La profezia parla anche di questo, e ci avverte che vivremo in un'epoca di pace apparente a cui seguirà il peggior periodo della storia dell'uomo. A quel punto però, Gesù Cristo immortale tornerà sulla Terra.


..........................















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Re: Il Ritorno del Signore 25/10/2012 18:51 #6220

Grazie Stefano per l'impegno nel rispondermi! Sicuramente questo topic non è partito col desiderio di "conoscere per regolarsi di conseguenza"; sia perché il rapimento della Chiesa non ha eventi propedeutici a esso indicati nella Bibbia, sia perché le interpretazioni in merito agli avvenimenti degli ultimi tempi sono varie.. La domanda è più una curiosità, se così vogliamo indicarla.. E dato che alla curiosità non c'è mai fine mi domandavo se avessi delle fonti da proporre su cui leggere le varie interpretazioni, più o meno corrette che possano sembrare; m'interesserebbe dargli una lettura.. Pace
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Re: Il Ritorno del Signore 25/10/2012 21:21 #6223

Francesco, escludendo a priori le fonti di natura mistica.... dove il web purtroppo è pieno di queste informazioni folle sulla venuta di Gesù, il resto sono solo tentativi spinti e approssimativi,apparentemente intuitivi, per dire qualcosa sul ritorno di Gesù,parlo anche di lavori eccellenti....ma comunque mancanti del supporto biblico....perchè la Parola di Dio rivela solo alcune cose, ritenendo utile celare le altre.

Non credo che Dio si diverta a nascondere informazioni su qualcosa che lui stesso ha riservato alla sua autorità.

Sono particolarmente convinto che tutte le affascinanti definizioni umane sulla prossima venuta di Gesù, comprese quelle che apparentemente sembrano le più correte, risulteranno essere alla fine solo dei grandi abbagli.....

In ogni modo carissimo Francesco ti consiglio di leggere almeno una volta in modo approfondito il libro di Daniele,dopo averlo letto ti consiglio di leggere lo stesso alla luce di un buon commentario, non uno generico ma un commentario dedicato esclusivamente al libro di Daniele.

Se ne non hai alcuna possibilità di rintracciarlo, ti posso informare in privato dove scaricarlo gratis.


Sono certo che alla fine sarai in grado di fare un tuo pronostico sugli avvenimenti futuri senza riempire la tua mente di pronostici altrui.... tanto per quello che valgono.... il tuo almeno sarà casareccio.

Appena mi sarà possibile inserirò altre ipotesi del ritorno di Gesù in base a presunte interpretazioni sulle profezie bibliche .
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Ringraziano per il messaggio: francotecnos, fran

Re: Il Ritorno del Signore 27/10/2012 21:10 #6249

Interpretazione (da wichipedia).

Vi sono varie scuole di pensiero su come il simbolismo, le immagini ed il contenuto dell'Apocalisse debbano essere interpretati.
Il sistema della profezia biblica ritiene che il contenuto del libro, specialmente se interpretato in connessione con il Libro di Daniele ed altre sezioni escatologiche della Bibbia, costituisce una profezia della fine dei tempi. Questa scuola di pensiero può essere suddivisa ulteriormente:
Visione preterita o sincronica, che considera gli eventi trattati nel libro riferiti alle lotte che la Chiesa primitiva del I secolo dovette sostenere contro il Paganesimo ed il Giudaismo.
Visione futurista o escatologica, che riconosce nell'Apocalisse solamente l'annuncio della fine del mondo e degli eventi che la preparano.
Visione storica o diacronica, secondo la quale i fatti narrati nel libro si svilupperebbero dal I secolo alla seconda venuta del Cristo.
L'approccio storico-critico, che divenne dominante fra gli studiosi dalla fine del XVIII secolo, cerca di capire l'Apocalisse inquadrandola nel genere della letteratura apocalittica, che era popolare nelle tradizioni giudaica e cristiana fino alla diaspora babilonese, seguendo l'esempio del Libro di Daniele. Secondo questo sistema il simbolismo contenuto nel libro deve essere compreso all'interno del contesto storico-letterario e sociale nel quale è stato scritto.
Il sistema della teologia della storia, che, sulla base dell'interpretazione patristica, attribuisce alle profezie contenute nell'Apocalisse un valore prevalentemente religioso. Questo tipo di approccio interpretativo rinuncia a leggere il libro come una cronaca profetica, riallacciandosi alla concezione biblica secondo la quale gli ultimi tempi hanno avuto inizio con la venuta di Gesù Cristo e si protrarranno sino alla parusia, esito finale della lotta tra bene e male.
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