Molti credenti soffrono di un’inutile paura di aver “peccato volontariamente”, come descritto in Ebrei 10,26-27 e di essere condannati a perdere la salvezza.
Questi versetti erano però rivolti come serio avvertimento agli ebrei che esteriormente erano entrati a far parte della chiesa di Cristo, confessando di essere cristiani, per poi rinnegare tutto e ritornare a praticare la religione di prima, rifiutando la salvezza per grazia che Gesù Cristo offriva loro. Nessun vero credente potrà mai commettere questo peccato!
Anche oggi possono esserci persone che frequentano la chiesa, conoscono bene la parola di Dio, sanno chi è Gesù Cristo e che cosa ha fatto per loro. Sembrano essere per un certo periodo dei veri credenti, per poi abbandonare la chiesa e la salvezza che Cristo offre loro e tornare a prendere loro stessi in mano la propria vita.
Un altro passaggio che incute molta paura è in 1Giovanni 3, dove l’apostolo scrive tra l’altro che “colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo” Giovanni però parla di chi continua a peccare come d’abitudine. Un vero credente non può essere un “peccatore abituale”, pur peccando di tanto in tanto e sempre di nuovo.
Ma allora, dove sta il confine tra uno e l’altro? Fino a quando possiamo dire di peccare di tanto in tanto e quando invece diventiamo dei peccatori abituali? Devo deludervi, ma la Bibbia non risponde a questa domanda.
Se la Bibbia ci desse delle indicazioni in merito, sapete che cosa faremmo? Cercheremmo di sfruttare i limiti fino all’ultimo. Il fatto che la Bibbia taccia su quest’argomento, è un sano avvertimento a evitare completamente il peccato. La nostra domanda non deve essere “fino a dove posso arrivare?”, bensì “come posso evitare il peccato?”.
Ogni volta che cediamo a una tentazione, la probabilità che la volta dopo cediamo con più facilità, aumenta. D’altro canto, diventa sempre più facile resistere al peccato, se abbiamo già resistito una volta con successo. Ogni vittoria sul peccato ci facilita la prossima vittoria. Il resistere al peccato dovrebbe diventare abitudine nella nostra vita.
Non ci sono scorciatoie. Non riusciremo a sconfiggere il peccato semplicemente ritirandoci dal mondo. Possiamo anche fuggire dalle tentazioni del mondo, ma la nostra vecchia natura ci accompagnerà sempre nei nostri viaggi.
Non porta a nulla nemmeno l’introspezione, l’analisi interiore, perchè in noi non troveremo nulla di buono. Attendere passivamente la vittoria non aiuta. Darsi per vinti nemmeno, sarebbe una sconfitta. Solo Dio può portarci alla vittoria e alla santificazione, ma non lo farà senza il nostro aiuto.
La prossima volta vedremo quali aiuti concreti la Bibbia ci dà. Per oggi sono già soddisfatto se impari che anche un credente può peccare. Che non è un segno che hai perso la salvezza. Che Cristo ti aspetta sempre di nuovo con la sua disponibilità a perdonarti. Sapendo che Dio vuole aiutarci a sconfiggere il peccato ogni volta che bussa alla porta.
Se ti senti confuso, abbattuto e senza speranza, sappi che ti offre oggi il perdono, anche se si tratta dell’ennesima volta che ti rivolgi a Lui. Se ti mostra che c’è qualcosa da cambiare nella tua vita, non rimandare e cerca aiuto, parlane con qualcuno e affronta le conseguenze. Dio vuole aiutarti a resistere al peccato! Amen