Francesco, non voglio riferirmi solo alle diverse interpretazioni, fai bene ad avere in mente il passo di Tessalonicesi.
Io non voglio e non posso screditare alcuno, ma ci dobbiamo ricordare che gli scritti, sono alla portata dei lettori.

Daniele, ti prendo nuovamente ad esempio, non per screditarti, ma per rafforzare un concetto che tu hai espresso;
Scrivendo:" Voglio ancora sottolineare che non oso dire che e’ una “Persona”, la Bibbia non lo dice, ma altrettanto sono molto evidenti i tratti di una personalita’!!
Quando dici:"non oso dire", ti chiedo perchè?, dillo tranquillamente, non esiste nella lingua italiana un senso diverso, pur sapendo che lo Spirito Santo non è un "uomo"
Poi continui scrivendo: "Egli e’ il Paracleto, il Consolatore, Guida,Avvocato: tutti termini attributivi che si applicano a persone. Inoltre vanno notate anche le gesta che compie: investiga, conosce, parla,puo’ contristarsi, rivela, testimonia, convince, comanda, contende, muove, aiuta, guida, rigenera, santifica, vivifica, ispira, intercede, dirige, edifica, opera miracoli, risuscita i morti, ecc.. Non sono forse atti che rivelano una perfetta personalita’?? Non sono certo attributi di una forza o di una energia o di una influenza!!
"Tutti termini attributivi che si applicano a persone".
Il concetto è questo, io lettore, leggo :"non oso dire "però lo dico tra le righe.

Capite? Se esprimiamo un concetto, cerchiamo di imprimere il senso, che non è sbagliato.
Se dico: "non sono forse atti che rivelano una personalità ?, perchè non posso dire che sono atti di una persona?
Forse il termine persona" non si addice completamente al termine personalità? (sono solo termini umani, e compresi nel loro senso umano),non creano difficoltà, a meno che non diamo una spiegazione diversa ai due termini.
Sandro, che si limita a scrivere di una forza attiva, non completa il senso dello Spirito Santo, e Tu Francesco, hai espresso un non voler entrare in nessuna polemica che non significa che non si può scrivere dello Spirito Santo.
Io invece voglio dare senso a quello che dice Daniele, approfondire sullo Spirito Santo,( perchè è importante capire il ruolo che riveste nel cristianesimo) facciamolo, ma facciamo parlare la Bibbia, che saprà esprimere meglio il concetto, e il lettore potrà confrontarsi sulla parola, non sulle ideologie.
Ciao a tutti con affetto, fraterno, Giuseppe.

Giuseppe abbiamo inserito insieme i nostri post.. In parte credo di aver risposto prima a cio che hai scritto dopo

Lo Spirito Santo:
-scruta ed esamina: (1Cor 2:10-11 - Rom 8:27)
-guida: (Gv 16:13)
-parla: (Mat 10:20 - Gv 16:13 - Atti 1:16)
-insegna: (Luca 12:12 - Gv 14:26 - Gv 16:12-13)
-testimonia: (Gv 15:26 - Rom 8:16)
-rivela: (1Cor 2:10)

L'affettività dello Spirito Santo:
Egli:
-ama: (Rom 15:30)
-consola: (in Gv 14:26 è chiamato il consolatore)
-prega e intercede: (Rom 8:26-27)
-invita: (Ap 22:17)

La volontà e l'azione dello Spirito Santo:
Egli:
-vuole (1Cor 12:11)
-guida (Rom 8:14 - Gal 5:25)
-spinge all'azione (Atti 21:4)
-Chiama e manda (Atti 13:2 - Atti 13:4)
-rapisce (Ap 1:10 - Ap 4:2)

Lo Spirito Santo inoltre può essere:
-resistito: (At 7:51)
-tentato: At 5:9)
-rattristato: (Is 63:10 - Ef 4:30)
-mentito (At 5:3)
- bestemmiato (Mat 12:31-32)

Gesù disse che quando sarebbe andato via, egli avrebbe mandato allos, un «altro» consolatore parakletos (Gv 14,16).

Ci sono due termini in greco per altro: heteros e allos.

Heteros indica un altro di tipo diverso e allos indica un altro dello stesso tipo.

Ecco la mia Bibbia. Se vi dicessi: «datemi allos biblos», mi dovreste dare un’altra Bibbia esattamente come la mia, con tutti i miei segnalibri, taglietti e graffi. Questo è allos.

Quando Gesù disse: «Vi manderò un altro Consolatore», egli usò allos, un altro esattamente come Lui (la terza Persona della Trinità)
La vita ripiena di Spirito Santo non è altro che vivere nella consapevole presenza del Cristo dimorante in noi.

Qualcuno potrebbe pensare che lo Spirito Santo e Cristo siano differenti (nella sostanza).
Ma con quale nome Paolo chiama lo Spirito Santo? «Lo Spirito di Cristo» (Rom 8,9).

Credo sia importante capire perchè molti hanno perso il senso di una realtà che la chiesa primitiva conosceva bene.

Condivido pienamente. E' una realta' che la chiesa primitiva conosceva abbastanza bene.
Cercare di capire le ragioni dell'involuzione presente ai giorni nostri, ci porterebbe inevitabilmente a fare della saggia autocritica. Forse si parla, si discute e si specula troppo su questo aspetto che puo' e deve essere determinante per la vita di ogni singolo credente. Forse manca un po' di umilta', semplicita', spontaneita', che scaturirebbero solo da una fede genuina e da uno spirito di preghiera costante...

Ciao Giuseppe, ti sei avvicinato al motivo per cui ho desiderato iniziare questo post sullo Spirito Snato..

Una volta un servo di Dio mi fece osservare uno stormo di uccelli.. Erano davvero tanti!

Mi invitava a osservare le infinite traiettorie che in volo cambiavano, facendomi notare con quale velocita' e precisione si muovevano. Poi mi disse: "Vedi? sono tutti mossi dallo stesso istinto.. Non si scontrano mai! Mai nessuno di loro cade a terra perche' inciampa o si scontra con un suo simile".. Poi mi disse: "Cosi dovrebbe essere chi e' condotto dallo spirito"..

E' vero, forse negli anni abbiamo perso qualcosa che nella primitiva chiesa era comune e quotidiano a tutti..

.

Riporto da Daniele...
E' vero, forse negli anni abbiamo perso qualcosa che nella primitiva chiesa era comune e quotidiano a tutti..

riporto dal vangelo di Giovanni

Giovanni
20:28 Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio!
20:29 Gesù gli disse: Perché m'hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!

Daniele, mai come adesso, l'uomo è stato lontano dalle cose di Dio, ma altresì dico, mai come adesso, quel poco che c'è di fede in noi, è preziosa come non mai appunto, per il fatto che noi ora, delle cose di Dio abbiamo solo notizie per sentito dire o per averle lette nella bibbia, ma come dice Gesù a Toma,

"beati coloro che hanno creduto pur non avendo visto..."

questi coloro, siamo noi.

f.sco

Io insisto sulla realta' dello Spirito Santo che la chiesa primitiva conosceva abbastanza bene perche' la viveva del continuo nella quotidianita'. Oggi ci sono sicuramente delle cause induttive e scatenanti che alimentano oltremodo l'involuzione di un aspetto che dovrebbe rendere la vita di ogni singolo credente totalmente trasformata e notevolmente arricchita. Convengo che si parli troppo, prediligendo di gran lunga la teoria alla pratica. Questa sublime realta' che per i nostri lontani progenitori della fede era del tutto nornale, rischia di diventare per noi qualcosa di anacronistico e dal sapore arcaico. Bisognerebbe tornare alle radici, allo zelo primiero, ad un maggiore coinvolgimento spirituale, fatto di umilta', semplicita' e spontaneita', unitamente alla fede genuina tramandataci dai santi e da una singolare dedizione alla preghiera, vero antidoto per ogni spiacevole imprevisto.

Un caro saluto a tutti.

Pubblico una parte di un libro a me molto caro per il suo contenuto e per il suo autore sul tema "Lo Spirito Santo"
Spero vivamente che cio' che segue arrivera' al nostro cuore come motivo per riflettere.
Non ritengo importante pubblicare il titolo del libro ne il nome dell' autore.


" Mi trovo qui, dietro la mia scrivania in lotta con le riflessioni che affluiscono disordinate
e copiose alla mia mente. Il mio cuore è aggravato da un peso che non mi schiaccia, non mi
uccide, ma suscita uno spasimo ministeriale dentro di me... lo Spirito, lo Spirito... dov'è lo
Spirito?
Gli occhi miei vagano lontano; seguo il cammino dei figliuoli di Dio di questa generazione,
sono gruppi, sono comunità, comunità vicine, comunità lontane... lo Spirito, lo Spirito...
dov'è lo Spirito?
Mi sembra che come Lot si separò e si allontanò da Abramo così la chiesa si è separata e si
è allontanata dallo Spirito. Non soltanto separata, ma anche allontanata; i passi
di questa moltitudine in cammino sembrano volti nella pianura di Sodoma e Gomorra, agli
estremi limiti del mondo.
Vedo programmi, vedo attività vedo un servizio che ferve; ma dov'è lo Spirito? Tutti coloro
che si muovono o che si agitano pretendono di interpretare un piano divino, un ordine di
Dio, ma io vedo che Dio è assente dalle loro opere e dai loro programmi.
Non lo hanno atteso e non lo hanno interrogato e quello che essi compiono non è
stato preparato da Lui, guidato da Lui, voluto da Lui. Lo Spirito è assente! E'
presente la vita religiosa, la vita ecclesiastica, ma è assente la vita spirituale e tutto
quello che viene prodotto porta il segno inconfondibile del formalismo e dell'esteriorità.
Dovrei chiudere gli occhi per non vedere quali sono gli scopi immediati che
vengono perseguiti da questa folla di zelanti operai; è troppo evidente quel che
vogliono quel che cercano perché troppo chiaramente ripetono il loro nome e
presentano le loro rivendicazioni.
Vogliono esaltare loro stessi, bramano conquistare posizioni e privilegi umani, ma
più di questo, mi ripugna l'oltraggio che essi hanno consumato e consumano contro
lo Spirito. Lo Spirito è stato espulso, non può più manifestare la Sua presenza ed
esprimere la Sua volontà; ormai è stato sostituito, sostituito completamente.
La moltitudine cammina, si allontana; si allontana dallo Spirito. Ormai esiste
l'organizzazione, esistono schemi liturgici, esiste tecnica ministeriale; ormai la chiesa
è anche approvata dal mondo... perché aspettare lo Spirito, dipendere dallo Spirito?
Lo Spirito conduce per strade pericolose ed impone programmi che sanno di.
sovversivismo per il mondo; perché affrontare ancora questi impervi sentieri antichi? Lo
Spirito esige di essere atteso, invocato, assecondato; perché consumare anche oggi del
tempo prezioso nelle camere segrete che ci allontanano dell'attività e dalla notorietà?
Non è forse più importante lavorare che attendere? Non conosciamo abbastanza quel che
c'è da fare e come dobbiamo farlo? Queste domande salgono dalle moltitudini in
cammino e in movimento, ormai tutti sono saggi, tutti conoscono il proprio compito, tutti
sanno come formulare programmi personali e collettivi, ma dov'è lo Spirito?
Evangelizzazione senza Spirito, adorazione senza Spirito, programmi senza Spirito,
assistenza senza Spirito; c'è tutto, ma manca lo Spirito.
La folla non sembra accorgersi di questa assenza; è soddisfatta, compiaciuta
del proprio lavoro e della propria posizione, ma mentre io la guardo non posso fare
a meno di chiedermi: Questa moltitudine che cammina gioiosamente verso le case
murate e stabili di Sodoma è ancora cristiana? Il sentiero che essa calca con tanta
soddisfazione è veramente il sentiero di Dio? Le opere che compiono con visibile
compiacimento sono le opere dell'Eterno?

Io sto qui, dietro la mia scrivania e perciò posso rispondere soltanto ai fogli che stanno
davanti a me. Vorrei gridare la mia risposta direttamente alla moltitudine, a tutta la moltitudine,
ma io sto qui nel mio silenzioso ufficio circondato soltanto dai miei chiassosi pensieri.
Mentre rispondo e scrivo, le parole fluiscono ed i termini s'intrecciano; sembra che un unico
tema venga calcato e ricalcato, ma nel guardare da vicino si può vedere ,che quel ritornare
sopra parole e frasi ha un solo scopo: quello di sottolineare certi aspetti particolari di quello
che è realmente «un unico tema»: l'assenza dello Spirito, la presenza della carne.
Esorto perciò ad esercitare pazienza perché se la lettura di questo scritto obbliga a
ritornare sovente sulle medesime parole, non è senza uno scopo preciso.
Possa, Iddio far seguire, a questa lettura, una potente effusione di Spirito sopra
quanti si volgeranno con fede rinnovata verso Lui.
Chiedo anche tolleranza per questo veloce susseguirsi di frasi, di pensieri: sono stati
gettati giù in fretta, proprio come appunti che devono segnare concetti che
attraversano rapidamente la mente e tutto questo lavoro è soltanto il lavoro di ore
dense di spasimo e di meditazione.

Un abbraccio Daniele

Caro Daniele, queste parole erano dedicate a "noi", erano le parole di un pastore italiano, di poche generazioni fa, non commento oltre.