riverside9.jpgriverside11.jpgriverside3.jpgriverside5.jpgriverside4.jpgriverside02.jpgriverside01.jpgriverside1.jpgriverside13.jpgriverside0.jpgriverside6.jpgriverside7.jpgriverside8.jpgriverside12.jpgriverside2.jpg
Benvenuto, Ospite
Nome Utente Password: Ricordami
Sei in una sezione dove viene richiesto al partecipante il massimo rispetto verso le persone impegnate nelle discussioni . In modo particolare ai gestori e ai moderatori del forum .

DEMOLIAMO I RAGIONAMENTI E TUTTO CIO' CHE SI ELEVA ORGOGLIOSAMENTE CONTRO LA CONOSCENZA DI DIO 2 corinzi 10:4-5
  • Pagina:
  • 1
  • 2
  • 3

ARGOMENTO: I chiamati da Dio

Re: I chiamati da Dio 24/04/2012 11:49 #2166

stefano ha scritto:
Due parole per "Nessuno" (prima) Caro fratello apprezzo tantissimo il tuo modo pacato di esprimere il tuo intendimento, grazie per questo,

(seconda) ti consiglio vivamente non tanto per noi ma per quelli che ci leggono in anonimato di postare versi della Parola di Dio. Nel momento in cui esponiamo il notro intendimento diventa necessario rapportarsi con i versi biblici, citando capitoto e verso.

Grazie



Questo è veramente buono "caro fratello" se siamo figli di Dio siamo fratelli, ed è buono che si usano
queste parole.....grazie.

Si, cercherò di postare i vari versetti, anche se è difficile elencarli tutti per esprimere al meglio
la verità, per adesso mi limito a riferire che bisogna leggere Levitico 23 dove sono descritte le Feste Sante di Dio e il Suo meraviglio piano per l'umanità.

una piccola spiegazione personale: di solito quando parlo con qualcuno non ho l'abitudine di dire il capitolo e il verso, se qualcuno è interessato e chiede si, altrimenti sembra come se fossi io a costringerli nel leggere quello che voglio.
  • Nessuno

Re: I chiamati da Dio 24/04/2012 13:59 #2168

.

Certo, citando capitolo o versetto, il rischio che si intenda in questo modo c'é, ma questo è un problema che non ci deve riguardare, semmai, quando si cita capitolo e versetto,

al lettore stiamo "trasmettendo" un messqgio bibblico molto profondo...

stiamo dicendogli:

"ciò che ho scritto/descritto, l'ho fatto mio ma è parola di Dio"...


di norma, un'altra accortezza si rende necesaria quando si cita capitolo e versetto, occorre che il versetto da noi scelto come punto focale della discussione, lo si faccia precedere da uno o due versetti e lo si faccia seguire da uno o due versetti, questo quando si riportano le scritture per esteso, mentre invece, se si citano solo i numeri del capitolo e del versetto, dobbiamo sapere che il lettore non andrà a ricercarli nella bibbia, per il semplice fatto che molto probabilmente non ha una bibbia in casa.

In conclusione carissimi, cerchiamo di rendere un servizio quanto più completo e accettevole per il lettore, ricordandoci che non lo stiamo facendo a lui, ma a "LUI".
Pace


f.sco
***Membro onorario***
Ultima modifica: 24/04/2012 14:01 Da francotecnos.

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 14:40 #2170

Scusatemi potro' apparire accademico. Dio chiama tutti indistintamente. La salvezza e' per tutti. Poi l'uomo nella liberta' , nel pieno libero arbitrio, senza costrizione alcuna decide su dove passare l'eternita'.
Il tutto e' legato alla sensibilita' che l'uomo comune nutre nei confronti dello Spirito Santo che chiama tutti al ravvedimento incessantemente.
  • ferdy
  • Offline
  • Supporto Forum
  • Fernando
  • Messaggi: 1440
Gesù disse:"Io sono la Via, la Verità, la Vita!"
Ultima modifica: 09/05/2012 14:58 Da ferdy.
Ringraziano per il messaggio: nunziata

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 14:41 #2171

D'altronde l'Evangelo "in miniatura", e' molto chiaro e ci rivela:"Perche'Dio ha tanto amato il mondo, che ha il Suo unigenito Figlio, affinche' chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16)
  • ferdy
  • Offline
  • Supporto Forum
  • Fernando
  • Messaggi: 1440
Gesù disse:"Io sono la Via, la Verità, la Vita!"
Ultima modifica: 09/05/2012 14:58 Da ferdy.

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 15:24 #2174

ferdy ha scritto:
Scusatemi potro' apparire accademico. Dio chiama tutti indistintamente. La salvezza e' per tutti. Poi l'uomo nella liberta' , nel pieno libero arbitrio, senza costrizione alcuna decide su dove passare l'eternita'.
Il tutto e' legato alla sensibilita' che l'uomo comune nutre nei confronti dello Spirito Santo che chiama tutti al ravvedimento incessantemente.
D'altronde l'Evangelo "in miniatura", e' molto chiaro e ci rivela:"Perche'Dio ha tanto amato il mondo, che ha il Suo unigenito Figlio, affinche' chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16)



credo che il libero arbitrio sulle cose spirituali sia una invenzione del nemico.
L'uomo ha il libero arbitrio sulla sua vita giornaliera e deve dare sempre conto a Dio.
sullo scegliere se accettare la salvezza è falso.

come può un uomo già condannato, già morto e lontano da Dio dire di scegliere?

Cosa può scegliere?!!! è già morto

E' solo con lo spirito che si può conoscere Dio, perchè Egli è spirito e senza spirito è impossibile
sapere chi è.

Chi ha dimestichezza della Scrittura sa bene che all'uomo fu data la legge delle opere, se fosse stato capace di osservarla si sarebbe salvato, questo non è stato possibile.

La Salvezza è un dono per mezzo di Cristo, se Cristo non da il dono, cioè il potere di credere, come può uno Salvarsi?!!.

Qualcuno crede che basta alzarsi la mattina e decidere di scegliere Cristo per Salvarsi, questo è anche falso
  • Nessuno

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 16:58 #2176

Fratello sinceramente continuare a chiamarti nessuno non mi fa tanto piacere soprattutto nel senso sciocco del termine applicato ad un figliuolo di Dio.
Credo sia meglio dare il tuo nome soltanto e nulla piu' .

Cosi potrò dialogare con te con una minima identità. Non è motivo di orgoglio dare il proprio nome , se ci sono altri motivi perchè non puoi dare il tuo reale nome, cambia almeno in nickname, perdonami per la richiesta .
Ho una domanda da farti

Grazie Stefano
  • stefano
  • Offline
  • Amministratore
  • Troverete riposo alle anime vostre.Matteo 11,29
  • Messaggi: 3333
Ultima modifica: 24/04/2012 16:59 Da stefano .

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 17:25 #2178

stefano ha scritto:
Fratello sinceramente continuare a chiamarti nessuno non mi fa tanto piacere soprattutto nel senso sciocco del termine applicato ad un figliuolo di Dio.
Credo sia meglio dare il tuo nome soltanto e nulla piu' .

Cosi potrò dialogare con te con una minima identità. Non è motivo di orgoglio dare il proprio nome , se ci sono altri motivi perchè non puoi dare il tuo reale nome, cambia almeno in nickname, perdonami per la richiesta .
Ho una domanda da farti

Grazie Stefano


nulla in contrario, e non devi chiedere perdono, non esiste motivo.
  • Nessuno

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 17:42 #2179

Nessuno ha scritto:
stefano ha scritto:
Fratello sinceramente continuare a chiamarti nessuno non mi fa tanto piacere soprattutto nel senso sciocco del termine applicato ad un figliuolo di Dio.
Credo sia meglio dare il tuo nome soltanto e nulla piu' .

Cosi potrò dialogare con te con una minima identità. Non è motivo di orgoglio dare il proprio nome , se ci sono altri motivi perchè non puoi dare il tuo reale nome, cambia almeno in nickname, perdonami per la richiesta .
Ho una domanda da farti

Grazie Stefano


nulla in contrario, e non devi chiedere perdono, non esiste motivo.


Peò, come faccio nel cambiare nome?!! sembra non accetta le modifiche, fare una nuova regiistrazione?
però, vuole un indirizzo e-mail diverso, quello mio già esiste e non vorrei rifare un nuovo indirizzo e-mail.

Dammi qualche spiegazione.
  • Nessuno

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 24/04/2012 21:11 #2183

La domanda che pongo al fratello Libero è :

I meriti della nostra salvezza sono tutti di Dio,

La colpa della nostra condanna è tutta nostra.

Come possono essere spiegate queste due giuste definizioni, alla luce del tuo intendimento?
  • stefano
  • Offline
  • Amministratore
  • Troverete riposo alle anime vostre.Matteo 11,29
  • Messaggi: 3333

Re: Il pensiero semitico ai tempi di Gesù 25/04/2012 17:48 #2217

L' uomo non può fare nulla per salvarsi e non può aggiungere nulla ne togliere.

Dipende da Cristo tutta la salvezza per l'umanità, ed è Dio che chiama ed è Cristo che salva,
nessun uomo ha la capacità di scegliere Cristo. Questa è l'opera di Cristo, non dell'uomo.

La colpa dell'uomo è di aver rifiutato Cristo che camminava insieme a lui nel giardino di Edene e di aver disobedito al suo primo comando.

Si parla sempre che bisogna credere per essere salvati, bisogna avere fede per essere salvati, bisogna scegliere Cristo per essere salvati.

Si usa spesso questo vocabolo come se la scelta per ottenere la salvezza dipendesse dalla nostra risposta e dalle nostre preferenze.

È così alzarsi la mattina e decidere cosa fare con una certa urgenza, ponendo fede nei nostri limiti di forza e di tempo per riuscire nel nostro intendo.

Per credere bisogna che qualcuno ci spieghi di cosa si tratta e in cosa bisogna credere.

“Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti?” (Giov. 3:12)

“Nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio” (1Cor. 2)

Cristo afferma che si tratta di cose celesti spirituali lontano dalla nostra mente, quindi si ha bisogno di qualcuno che conosca le cose celesti e che ci riveli ogni cosa, Egli salendo in cielo non ci ha lasciati all’oscuro: “ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto” (Giov 14:26).

Molti insistono che bisogna avere fede pensando nel “fai da te”, come fare una opera d’arte senza nessuna base. La fede è un dono di Dio, la fede è una pietra preziosa, preziosa più dell’oro.

Pietro rinnegò personalmente Cristo molte volte, eppure era presente nelle Sue opere: “Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte»” (Mat 26:34).

Nessuno uomo può scegliere liberamente Cristo:

“Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità” (2Tim 1:9)

“Siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio” (1Cor 6:11).

Dio ci ha riconosciuti come i suoi figli per mezzo di Gesù Cristo e dobbiamo essere riconoscenti di questa infinita Grazia che ci è stata concessa senza che noi facessimo un qualcosa, stiamo attenti a non rivolgerci a cose e tradizione umane per servirle.

Noi, abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, egli ci insegna ogni cosa, non siamo più sotto la legge della lettera ma dell’amore.

La scrittura non parla invano, siamo creature nuove per ubbidire alla verità, eletti secondo la sua volontà e non secondo la nostra scelta.

Sta scritto: “Abramo ebbe due figliuoli: uno dalla schiava, e uno dalla donna libera, ma quello dalla schiava nacque secondo la carne; mentre quello dalla libera nacque in virtù della promessa” (Galati 4:22-23).

Dio promise ad Abramo che i suoi discendenti erediteranno la terra e tutto il mondo intero non perché Egli ubbidiva alla legge, ma perché ebbe fede in Dio.

Noi facciamo parte, secondo la promessa, della discendenza nata dalla donna libera.

Perché se la legge fosse stata capace di produrre la vita in noi, la venuta di Cristo e il suo sacrificio non erano necessari.

Riconosciamo che è per la sua chiamata che possiamo parlare di Cristo e per la sua fede in noi che possiamo essere credenti perché se cerchiamo di operare con le nostre forze rinunciamo a Cristo, siamo senza la Grazia e abbiamo reso vano il sacrificio del nostro Signore.

Cristo ci ha liberati dalla maledizione della lettera, affinché per fede ricevessimo vita nuova.

E' un suo dono, non un nostro merito perché osserviamo un qualcosa.

La legge è adempiuta in questa ed unica parola: “ama il tuo prossimo come te stesso”.

Se amiamo quelli che ci amano, quale grazia c’è ne viene? Anche quelli che non sono chiamati amano quelli che li amano e oggi non entrano nel Riposo di Cristo Gesù. Ma anche loro riceveranno l’ingresso nel regno di Dio, a suo tempo secondo il piano di Dio, perché il Sacrificio perfetto ed Unico di Cristo si applica a tutte le sue creature e non ad una sola parte come molti vogliono far credere, ricordiamoci che la Salvezza è un suo dono.

Riconosciamo questo evangelo di salvezza perché Dio è uno: un solo Signore e un solo Spirito Santo che insegna a tutti

Colui che può preservarci da ogni caduta e farci comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria è Cristo, non le nostre forze.

Dio ci ha chiamati e nulla può separarci dal suo amore, la sua chiamata è senza pentimento, la sua salvezza non può essere tolta a chi l’ha data per primo, altrimenti Dio non è Dio e la sua Parola sarebbe nulla.

Cerchiamo di non mettere in dubbio la sua promessa di Salvezza e la libertà che ci ha concesso.

“Avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso” (Fil. 2:2).

“Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù” (Rom 12:16).

libero
  • Libero
  • Pagina:
  • 1
  • 2
  • 3
Tempo generazione pagina: 0.27 secondi
Ristoroquotidiano.net - 2012
by Progettimultimediali.com