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DEMOLIAMO I RAGIONAMENTI E TUTTO CIO' CHE SI ELEVA ORGOGLIOSAMENTE CONTRO LA CONOSCENZA DI DIO 2 corinzi 10:4-5
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ARGOMENTO: La cremazione

Re: La cremazione 29/03/2012 12:39 #1359

se posso anche io vorrei direi qualcosa anche se in realtà non sarebbe molto diverso da quanto è stato detto.... io non la farei tanto una questione spirituale in quanto rispondendo alle parole di stefy :

stefy ha scritto:
Partendo dall'affermazione bibblica che il corpo è la dimora dello Spirito Santo,e specificatamente che con la conversione si accetta Gesù nel proprio essere/uomo,ritengo che la cremazione sia peccato,il deterioramento è naturale ed essendo tale non deve essere "forzato dalla cremazione".


posso dire che con la morte fisica l'anima e lo spirito "tornano a Dio che l'ha dato" quindi è solo corpo destinato alla decomposizione.

Però credo che anche in morte bisogna riservare un certo rispetto al corpo... io penso che il problema di fondo sia nel capire le motivazioni che portano ad una determinata scelta. -Oggi si assiste a fenomeni contrastanti tra loro, si vedono tombe completamente abbandonate a loro stesse e tombe di persone che ricevono più considerazioni di quando erano in vita... sicuramente il corpo va trattato con rispetto ma se ci sono problemi collaterali vuoi per scelta vuoi per necessità vuoi per obblighi io non mi farei tanto problemi riguardo alla cremazione.
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Ultima modifica: 29/03/2012 12:40 Da Mario.
Ringraziano per il messaggio: stefano

Re: La cremazione 29/03/2012 12:43 #1360

Sandro_48 ha scritto:
CHE ARGOMENTO LUGUBRE
CHE ORROR
COMPLIMENTI


"non è tanto la morte che deve preoccuparti tanto lo sprecare la vita" (fonte : Raffaele già sai!)
  • Mario
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Ringraziano per il messaggio: stefano , Raffaele

Re: La cremazione 11/04/2012 11:12 #1673

Il fenomeno dell’urbanizzazione ha spinto le autorità, soprattutto nelle grandi
città, ad incoraggiare la cremazione dei defunti piuttosto che la inumazione,
facendo leva sul fatto che non c’è più posto per grandi cimiteri monumentali
oltre a quelli ormai tradizionali esistenti. La posizione evangelica
sull’argomento può essere considerata sotto vari aspetti.
Prima di tutto è opportuno ricordare che fin dall’inizio la Chiesa cristiana,
proseguendo l’uso già in atto in Israele in antitesi con il mondo pagano
dell’epoca, in cui, invece, era costume ormai acquisito, non utilizzò la
cremazione dei cadaveri.


Il cristianesimo non accettò mai la cremazione per parecchie ragioni.

Nell’Antico Testamento si nota l’assenza totale del rito funebre della
cremazione (Genesi 23:19; 25:9; 35:29; 50:13; Deuteronomio 34:6; Isaia

25:1; ecc.) e nel Nuovo troviamo ripetuti riti di seppellimento. Possiamo rinvenire
anche la presenza di un divieto specifico della cremazione, ritenuta un
rito abominevole, che si riferisce al crudele culto pagano in onore di Moloc,
una deità pagana degli Ammoniti (1Re 11:7), al quale si immolavano dei
fanciulli che venivano arsi vivi. Per questa ragione è scritto: “Non darai i tuoi
figli perché vengano offerti a Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io
sono il Signore” (Levitico 18:21); “Non imparerai ad imitare le pratiche
abomin€voli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo
figlio o sua figlia per il fuoco...” (Deuteronomio 18:9, 10); “Acaz... non fece
ciò che è giusto agli occhi del Signore, suo Dio,... ma seguì l’esempio
d’Israele, e fece passare per il fuoco perfino suo figlio, seguendo le pratiche
abominevoli delle genti che il Signore aveva cacciate davanti ai figli d’Israele”
(2Re 16:2, 3).


Prima ancora della Sua morte, difendendo l’atto d’amore di Maria di Betania,
Gesù aveva fatto uno riferimento specifico all’inumazione dicendo: “Lo ha
fatto in vista della mia sepoltura” (Matteo 26:12). In seguito è specificato che
Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo “presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in
fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei”
(Giovanni 19:40). I cristiani, seguendo l’esempio di Gesù e secondo l’uso
invalso tra gli Ebrei, non accettarono mai la cremazione proprio per non
uniformarsi alle consuetudini pagane. Infatti, nel Nuovo Testamento abbiamo
alcuni riferimenti al seppellimento, ma mai alla cremazione (Atti 4:6, 9, 10;
8:2).


Inoltre i cristiani allo scopo di manifestare la propria fede nella resurrezione
dei morti attuarono costantemente l’inumazione dei defunti, condannando in
diverse occasioni la cremazione in polemica con autori pagani. Questa loro
consuetudine permise la costituzione di quei grandi cimiteri cristiani che sono
le catacombe, le quali soltanto nel sottosuolo di Roma, con i loro stretti corridoi
sotterranei, si diramano per oltre quaranta chilometri e rappresentano una
testimonianza sempre attuale della fede in Cristo che vince la morte.
Occorre tuttavia sottolineare che i cristiani non accettano la cremazione non
certamente perché, come qualche dissennato ha affermato, hanno timore che
non possano poi risorgere dalle ceneri. Dio è il Creatore e può richiamare in
giudizio perfino i morti restituiti dal mare (Apocalisse 20:13).
Piuttosto i credenti non inceneriscono il loro corpo per un atto di rispetto
verso il Creatore e perché esso è il tempio dello Spirito Santo (1Corinzi 6:19;
3:16, 17).
Un’altra ragione plausibile contro la cremazione sta nel fatto che dopo il IV
secolo questa scomparve quasi del tutto per l’influenza del cristianesimo, per
riapparire poi alla fine del 1700, durante la rivoluzione francese, quando
vennero addotti motivi pratici ed igienici. Nel 1800 si diffuse per la
propaganda di associazioni dichiaratamente atee, in polemica con la fede
nell’immortalità e nella resurrezione. Infatti, la cremazione è stata da allora
voluta da coloro che in questo modo desideravano affermare la propria
negazione dell’eternità.
In ultima analisi, quindi, rifiutarsi di permettere che il proprio corpo sia
cremato vuoI dire identificarsi con coloro che testimoniano della loro fede
nell’immortalità e nella resurrezione così come è stata promessa dal Signore.
Qualora, come è capitato nel caso di epidemie, sia disposta d’autorità la
cremazione dei morti, in assenza della dichiarata volontà degli interessati, i
cristiani continueranno a credere nell’immortalità e ad attendere che “il
Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo, e con la tromba di Dio
scenderà dal cielo, e prima resusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi,
che saremo rimasti, verremo rapiti con loro, sulle nuvole, a incontrare il
Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore ‘ (1Tessalonicesi 4:16,
17).

Cristiani Oggi 16-31 Marzo 1997
LA CREMAZIONE
Nelle grandi metropoli, a causa di un'urbanizzazione sempre maggiore, le
autorità competenti stanno incoraggiando la cremazione dei deceduti,
piuttosto che la loro inumazione. Ciò è giustificato dal fatto che anche i
cimiteri sono sull'orlo del collasso e non c'è posto per tutti.

Attraverso il presente articolo desideriamo presentarvi la nostra posizione
di cristiani evangelici PentecostalI.
Innanzitutto è necessario precisare che la Chiesa primitiva a cui noi ci
rifacciamo come modello, non procedette mai alla cremazione dei cadaveri,
che pure era in uso già a quel tempo. Anzi, a onor del vero, la cremazione dei
cadaveri, era già attuata secoli prima dell'era cristiana, da popoli pagani e mai
il popolo d'Israele aveva seguito il loro esempio.
Nelle varie civiltà del mondo sono stati usati svariati riti per i morti. Il modo
di trattare i corpi parla di quello che si crede della vita dopo la morte.
Possiamo pensare alle tecniche degli antichi Egizi per preservare i corpi
attraverso l'imbalsamazione e gli oggetti sepolti con i faraoni che dovevano
servire nella vita a venire. L'usanza indiana di spargere le ceneri sul Gange è
legata ad una visione della vita in cui ci si unirebbe con il tutto, perché tutto è
Dio.

Il cristianesimo non accettò mai la cremazione per diverse ragioni.
Nell'Antico Testamento si nota l'assenza totale del rito funebre della
cremazione. Non godere di una degna sepoltura era considerato tra gli Ebrei
segno di disapprovazione divina.
Vediamo alcuni esempi:
* IL SEPPELLIMENTO DI SARA: "Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie
Sara nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel
paese di Canaan" (Genesi 23:19);
* IL SEPPELLIMENTO DI ABRAAMO: "Poi Abraamo spirò in prospera
vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. Isacco e
Ismaele, suoi figli, lo seppellirono nella grotta di Macpela nel campo di Efron,
figlio di Soar, l'Ittita, di fronte a Mamre: campo che Abraamo aveva comprato
dai figli di Chet. Lì furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara" (Genesi 28:8-
10);
* IL SEPPELLIMENTO DI ISACCO: "Poi Isacco spirò, morì e fu riunito al suo
popolo, vecchio e sazio di giorni; Esaù e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono"
(Genesi 35:29).
* IL SEPPELLIMENTO DI GIACOBBE: "I figli di Giacobbe fecero per lui quello
che egli aveva ordinato loro: lo trasportarono nel paese di Canaan e lo
seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato,
con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a
Mamre. Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi
fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre" (Genesi
50:12-14).
* IL SEPPELLIMENTO DI MOSÈ: Mosè, servo del Signore, morì là nel paese di
Moab, come il Signore aveva comandato. E il Signore lo seppellì nella valle,
nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; e nessuno fino a oggi ha mai saputo
dove è la sua tomba (Deuteronomio 34:6).
Le uniche persone di rilievo nell'Antico Testamento ad essere cremate
furono il Re Saul e i suoi tre figli morti in battaglia: "Ma quando gli abitanti di
Iabes di Galaad udirono quello che i Filistei avevano fatto a Saul, tutti gli
uomini valorosi si alzarono, camminarono tutta la notte, tolsero dalle mura di
Bet-San il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli, tornarono a Iabes e là li
bruciarono. Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto la tamerice di Iabes,
e digiunarono per sette giorni" (1Samuele 31:11-13).

In questo caso, gli uomini di Jabes intendevano tutelare il corpo da ulteriori
oltraggi (i Filistei avevano tagliato la testa ed esposto il cadavere sul muro).
Seppellirono comunque le ossa e per questo ricevettero gli elogi di Davide:
"Allora Davide inviò dei messaggeri a Iabes di Galaad e fece dire loro: "Siate
benedetti dal Signore, voi che avete mostrato questo atto di lealtà verso Saul
vostro signore, dandogli sepoltura" (2Samuele 2:5).

Dopo che fu espiato un peccato di Saul contro i Gabaoniti con la morte di
alcuni suoi parenti, le ossa furono sepolte nella tomba di famiglia di Saul: "Ma
il re prese i due figli che Rispa, figlia di Aia, aveva partoriti a Saul, Armoni e
Mefiboset, e i cinque figli che Merab, figlia di Saul, aveva partoriti ad Adriel di
Meola, figlio di Barzillai e li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul
monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono assieme; furono messi a
morte nei primi giorni della mietitura, quando si iniziava a mietere l'orzo.
Rispa, figlia di Aia, prese un cilicio, lo stese sulla roccia e stette là dal principio
della mietitura fino a che l'acqua non cadde dal cielo sui cadaveri; lei impedì
agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno e alle bestie selvatiche di
avvicinarsi di notte. Fu riferito a Davide quello che Rispa, figlia di Aia,
concubina di Saul, aveva fatto. Davide andò a prendere le ossa di Saul e
quelle di Gionatan suo figlio presso gli abitanti di Iabes di Galaad, i quali le
avevano portate via dalla piazza di Bet-San, dove i Filistei avevano appeso i
cadaveri quando avevano sconfitto Saul sul Ghilboa. Egli riportò di là le ossa
di Saul e quelle di Gionatan suo figlio; e anche le ossa di quelli che erano stati
impiccati furono raccolte. Le ossa di Saul e di Gionatan suo figlio furono
sepolte nel paese di Beniamino, a Sela, nella tomba di Chis, padre di Saul; fu
fatto tutto quello che il re aveva ordinato. Dopo questo, Dio fu placato verso il
paese" (2Samuele 21:8-14).
La Bibbia dice che: "Dopo questo, Dio fu placato verso il paese". Dio invece
giudicò negativamente il comportamento di Moab, quando le ossa del re di
Edom furono calcinate:
"Così parla il Signore: "Per tre misfatti di Moab, anzi per quattro, io non
revocherò la mia sentenza, perché ha bruciato e calcinato le ossa del re di
Edom. Io manderò in Moab un fuoco che divorerà i palazzi di Cheriot. Moab
perirà in mezzo al tumulto, alle grida di guerra e al suono delle trombe"
(Amos 2:1-3).

Possiamo trovare anche la presenza di un divieto concreto della
cremazione, ritenuta un rito abominevole, che si riferisce al feroce culto
pagano in onore del dio Moloc, che era una deità pagana degli Ammoniti al
quale si sacrificavano dei bambini bruciandoli. Tra i pagani, bruciare i figli
(non è chiaro se vivi o già morti) era un modo per placare gli dei o per
acquistare forza: "Il Signore disse ancora a Mosè: "Dirai ai figli d'Israele:
"Chiunque dei figli d'Israele o degli stranieri che abitano in Israele sacrificherà
uno dei suoi figli a Moloc dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo
lapiderà. Anche io volgerò la mia faccia contro quell'uomo, e lo toglierò via dal
mezzo del suo popolo, perché avrà sacrificato dei figli a Moloc per
contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. Se il popolo del
paese chiude gli occhi quando quell'uomo sacrifica i suoi figli a Moloc, e non
lo mette a morte, io volgerò la mia faccia contro quell'uomo e contro la sua
famiglia e li eliminerò dal mezzo del loro popolo, lui con tutti quelli che come
lui si prostituiscono a Moloc" (Levitico 20:1-5).
Per questa ragione è scritto: "Non darai i tuoi figli perché vengano offerti a
Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore" (Levitico
18:21); "Non imparerai ad imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni.
Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco..."
(Deuteronomio 18:9, 10); "Acaz... non fece ciò che è giusto agli occhi del
Signore, suo Dio,...ma seguì l'esempio d'Israele, e fece passare per il fuoco
perfino suo figlio, seguendo le pratiche abominevoli delle genti che il Signore
aveva cacciate davanti ai figli d'Israele" (2Re 16:2, 3).
Nel Nuovo Testamento la sepoltura continua ad essere praticata fra gli
Ebrei contrariamente a quanto avveniva in altre nazioni.
Gesù stesso, nostro Salvatore, parlò più volte della Sua sepoltura: "Venne
a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran
valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. Veduto ciò, i discepoli si
indignarono e dissero: "Perché questo spreco? Quest'olio si sarebbe potuto
vendere caro e dare il denaro ai poveri". Ma Gesù se ne accorse e disse loro:
"Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me.
Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre.
Versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura"
(Matteo 26:7-12).
Nei Vangeli si legge che Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo "presero il corpo
di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in
uso presso i Giudei" (Giovanni 19:40).
Dopo la morte e la resurrezione di Gesù, i cristiani, seguendo l'esempio di
Cristo e seguendo l'usanza ebraica, non approvarono mai la cremazione e
dunque non si conformarono alle pratiche pagane. A conferma di ciò, nel
Nuovo Testamento, abbiamo alcuni riferimenti al seppellimento, ma mai alla
cremazione. Ecco due esempi:
1. ANANIA E SAFFIRA: "Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un
gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. I giovani, alzatisi, ne
avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono...Allora Pietro le disse:
"Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di
quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche
te".Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la
trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito" (Atti
5:5,6,9,10).
2. STEFANO: "Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per
lui" (Atti 8:2).

La storia cristiana del periodo post apostolico c'informa che i credenti, allo
scopo di rendere pubblica la propria fede nella resurrezione dei morti,
praticarono continuamente l'inumazione dei deceduti, condannando in diverse
occasioni la cremazione, in polemica con autori pagani. Questa loro pratica
permise la costituzione di quei grandi cimiteri cristiani che sono le catacombe,
le quali soltanto nel sottosuolo di Roma, con i loro stretti corridoi sotterranei,
si diramano per oltre quaranta chilometri e rappresentano una testimonianza
sempre attuale della fede in Cristo che vince la morte.

È necessario evidenziare che i cristiani non accettano la cremazione non
perché, come qualche insensato afferma, hanno timore che non possano poi
risorgere dalle ceneri. Dio è il Creatore e può ogni cosa, basti leggere il libro
dell'Apocalisse dov'è scritto che il mare restituì i suoi morti: "Il mare restituì i
morti che erano in esso; la morte e il soggiorno dei morti restituirono i loro
morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere" (Apocalisse
20:13).

Una delle ragioni per le quali i credenti non cremano il loro corpo è per un
atto di rispetto verso il Creatore e perché esso è il tempio dello Spirito Santo
(1Corinzi 6:19; 3:16, 17).
Un'altra ragione credibile contro la cremazione sta nel fatto che dopo il IV
secolo questa scomparve quasi del tutto per l'influenza del cristianesimo, per
riapparire poi alla fine del 1700, durante la rivoluzione francese, quando
furono presentati motivi pratici ed igienici. Nel 1800 si diffuse per la
propaganda di associazioni dichiaratamente atee, in polemica con la fede
nell'immortalità e nella resurrezione. Infatti, la cremazione è stata da allora
voluta da coloro che in questo modo desideravano affermare la propria
negazione dell'eternità.
In ultima analisi, quindi, rifiutarsi di permettere che il proprio corpo sia
cremato vuol dire identificarsi con coloro che testimoniano della loro fede
nell'immortalità e nella resurrezione, così come è stata promessa dal Signore.
Noi miriamo ad un futuro in cui saremo per sempre con il Signore con un
corpo glorificato e riconoscibile. La sepoltura testimonia di questa nostra
speranza.

CONCLUSIONE
Restiamo fedeli a tutta la Parola di Dio. Sappiamo, comunque, che un
funerale cristiano può essere di grande testimonianza. In questo contesto,
quando abbiamo la possibilità di scelta per noi stessi o per i nostri familiari
morti nel Signore, è importante badare al messaggio che diamo attraverso le
modalità del funerale. La cremazione non è adatta per parlare della nostra
speranza futura. La sepoltura parla più chiaramente della semina in vista della
risurrezione di un corpo glorioso, immortale. È inoltre opportuno evitare
grandi spese. Possiamo applicare ai funerali quanto detto da Paolo ai Corinzi
sull'ordine nei culti: "Ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine" (1Corinzi
14:40). Il nostro caro è già con il Signore in attesa della risurrezione (Luca
23:43; Filippesi 1:23; 2 Corinzi 5:6-8; Apocalisse 6:9-11). Il funerale deve
essere un ricordo del tempo che il Signore ci ha concesso di passare con
questa persona ed un annuncio della nostra speranza. Non ci disperdiamo nel
nulla, ma vivremo per sempre con il Signore (Giovanni 14:2-4; 1 Tessalonicesi
4:13-18).
Coloro che hanno sperimentato Cristo Gesù nella loro vita come personale
Salvatore, continueranno a praticare il non oltre ciò che è scritto, prendendo,
come il popolo d'Israele, come la Chiesa primitiva e come i padri della Chiesa,
le distanze da tutte quelle pratiche che sono attuate con un solo scopo:
negare l'esistenza di Dio e la vita eterna. In quanto a noi, fedeli a tutto
l'insegnamento della Parola di Dio, attendiamo che "il Signore stesso, con un
ordine, con voce d'arcangelo, e con la tromba di Dio scenderà dal cielo, e
prima resusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti,
verremo rapiti con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così
saremo sempre con il Signore" (1Tessalonicesi 4:16,17
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Re: La cremazione 24/05/2012 18:55 #3192

Rffaele chiedeva uno studio sulla cramazione, io ne ho uno e lo pubblico, spero sia di aiuto ulteriore per tutti, fermo restante che sono pienamente daccprdo con Stefano, visto che il Signore dice: osserva gli statuti come ti sono stati dati, (1°Cor. 4:6 \ AP. 1:3 \ DEUT. 4:2 - 12:32 \ PROV. 30:6)La cosa migliore è laciarsi guidare dal Signore, visto che lui ancora parla, se questo non è un problema dottrinale, ma la bibbia ne parla, ubbidiamo alla sua parola. Dio vi benedica

LA CREMAZIONE
Nelle grandi metropoli, a causa di un'urbanizzazione sempre maggiore, le autorità competenti stanno incoraggiando la cremazione dei deceduti, piuttosto che la loro inumazione. Ciò è giustificato dal fatto che anche i cimiteri sono sull'orlo del collasso e non c'è posto per tutti.

Attraverso il presente articolo desideriamo presentarvi la nostra posizione di cristiani evangelici di fede Pentecostale.
Innanzitutto è necessario precisare che la Chiesa primitiva a cui noi ci rifacciamo come modello, non procedette mai alla cremazione dei cadaveri, che pure era in uso già a quel tempo. Anzi, a onor del vero, la cremazione dei cadaveri, era già attuata secoli prima dell'era cristiana, da popoli pagani e mai il popolo d'Israele aveva seguito il loro esempio.
Nelle varie civiltà del mondo sono stati usati svariati riti per i morti. Il modo di trattare i corpi parla di quello che si crede della vita dopo la morte. Possiamo pensare alle tecniche degli antichi Egizi per preservare i corpi attraverso l'imbalsamazione e gli oggetti sepolti con i faraoni che dovevano servire nella vita a venire. L'usanza indiana di spargere le ceneri sul Gange è legata ad una visione della vita in cui ci si unirebbe con il tutto, perché tutto è Dio.
Il cristianesimo non accettò mai la cremazione per diverse ragioni.
Nell'Antico Testamento si nota l'assenza totale del rito funebre della cremazione. Non godere di una degna sepoltura era considerato tra gli Ebrei segno di disapprovazione divina.

Vediamo alcuni esempi:
* IL SEPPELLIMENTO DI SARA: "Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie Sara nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan" (Genesi 23:19);
* IL SEPPELLIMENTO DI ABRAAMO: "Poi Abraamo spirò in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. Isacco e Ismaele, suoi figli, lo seppellirono nella grotta di Macpela nel campo di Efron, figlio di Soar, l'Ittita, di fronte a Mamre: campo che Abraamo aveva comprato dai figli di Chet. Lì furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara" (Genesi 28:8-10);
* IL SEPPELLIMENTO DI ISACCO: "Poi Isacco spirò, morì e fu riunito al suo popolo, vecchio e sazio di giorni; Esaù e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono" (Genesi 35:29).
* IL SEPPELLIMENTO DI GIACOBBE: "I figli di Giacobbe fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro: lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a Mamre. Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre" (Genesi 50:12-14).
* IL SEPPELLIMENTO DI MOSÈ: Mosè, servo del Signore, morì là nel paese di Moab, come il Signore aveva comandato. E il Signore lo seppellì nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; e nessuno fino a oggi ha mai saputo dove è la sua tomba (Deuteronomio 34:6).
Le uniche persone di rilievo nell'Antico Testamento ad essere cremate furono il Re Saul e i suoi tre figli morti in battaglia: "Ma quando gli abitanti di Iabes di Galaad udirono quello che i Filistei avevano fatto a Saul, tutti gli uomini valorosi si alzarono, camminarono tutta la notte, tolsero dalle mura di Bet-San il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli, tornarono a Iabes e là li bruciarono. Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto la tamerice di Iabes, e digiunarono per sette giorni" (1Samuele 31:11-13).
In questo caso, gli uomini di Jabes intendevano tutelare il corpo da ulteriori oltraggi (i Filistei avevano tagliato la testa ed esposto il cadavere sul muro). Seppellirono comunque le ossa e per questo ricevettero gli elogi di Davide: "Allora Davide inviò dei messaggeri a Iabes di Galaad e fece dire loro: "Siate benedetti dal Signore, voi che avete mostrato questo atto di lealtà verso Saul vostro signore, dandogli sepoltura" (2Samuele 2:5).
Dopo che fu espiato un peccato di Saul contro i Gabaoniti con la morte di alcuni suoi parenti, le ossa furono sepolte nella tomba di famiglia di Saul: "Ma il re prese i due figli che Rispa, figlia di Aia, aveva partoriti a Saul, Armoni e Mefiboset, e i cinque figli che Merab, figlia di Saul, aveva partoriti ad Adriel di Meola, figlio di Barzillai e li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono assieme; furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si iniziava a mietere l'orzo. Rispa, figlia di Aia, prese un cilicio, lo stese sulla roccia e stette là dal principio della mietitura fino a che l'acqua non cadde dal cielo sui cadaveri; lei impedì agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno e alle bestie selvatiche di avvicinarsi di notte. Fu riferito a Davide quello che Rispa, figlia di Aia, concubina di Saul, aveva fatto. Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Gionatan suo figlio presso gli abitanti di Iabes di Galaad, i quali le avevano portate via dalla piazza di Bet-San, dove i Filistei avevano appeso i cadaveri quando avevano sconfitto Saul sul Ghilboa. Egli riportò di là le ossa di Saul e quelle di Gionatan suo figlio; e anche le ossa di quelli che erano stati impiccati furono raccolte. Le ossa di Saul e di Gionatan suo figlio furono sepolte nel paese di Beniamino, a Sela, nella tomba di Chis, padre di Saul; fu fatto tutto quello che il re aveva ordinato. Dopo questo, Dio fu placato verso il paese" (2Samuele 21:8-14).
La Bibbia dice che: "Dopo questo, Dio fu placato verso il paese". Dio invece giudicò negativamente il comportamento di Moab, quando le ossa del re di Edom furono calcinate:
"Così parla il Signore: "Per tre misfatti di Moab, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza, perché ha bruciato e calcinato le ossa del re di Edom. Io manderò in Moab un fuoco che divorerà i palazzi di Cheriot. Moab perirà in mezzo al tumulto, alle grida di guerra e al suono delle trombe" (Amos 2:1-3).
Possiamo trovare anche la presenza di un divieto concreto della cremazione, ritenuta un rito abominevole, che si riferisce al feroce culto pagano in onore del dio Moloc, che era una deità pagana degli Ammoniti al quale si sacrificavano dei bambini bruciandoli. Tra i pagani, bruciare i figli (non è chiaro se vivi o già morti) era un modo per placare gli dei o per acquistare forza: "Il Signore disse ancora a Mosè: "Dirai ai figli d'Israele: "Chiunque dei figli d'Israele o degli stranieri che abitano in Israele sacrificherà uno dei suoi figli a Moloc dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo lapiderà. Anche io volgerò la mia faccia contro quell'uomo, e lo toglierò via dal mezzo del suo popolo, perché avrà sacrificato dei figli a Moloc per contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. Se il popolo del paese chiude gli occhi quando quell'uomo sacrifica i suoi figli a Moloc, e non lo mette a morte, io volgerò la mia faccia contro quell'uomo e contro la sua famiglia e li eliminerò dal mezzo del loro popolo, lui con tutti quelli che come lui si prostituiscono a Moloc" (Levitico 20:1-5).
Per questa ragione è scritto: "Non darai i tuoi figli perché vengano offerti a Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore" (Levitico 18:21); "Non imparerai ad imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco..." (Deuteronomio 18:9, 10); "Acaz... non fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, suo Dio,...ma seguì l'esempio d'Israele, e fece passare per il fuoco perfino suo figlio, seguendo le pratiche abominevoli delle genti che il Signore aveva cacciate davanti ai figli d'Israele" (2Re 16:2, 3).
Nel Nuovo Testamento la sepoltura continua ad essere praticata fra gli Ebrei contrariamente a quanto avveniva in altre nazioni.
Gesù stesso, nostro Salvatore, parlò più volte della Sua sepoltura: "Venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: "Perché questo spreco? Quest'olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri". Ma Gesù se ne accorse e disse loro: "Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. Versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura" (Matteo 26:7-12).
Nei Vangeli si legge che Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo "presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni 19:40).
Dopo la morte e la resurrezione di Gesù, i cristiani, seguendo l'esempio di Cristo e seguendo l'usanza ebraica, non approvarono mai la cremazione e dunque non si conformarono alle pratiche pagane. A conferma di ciò, nel Nuovo Testamento, abbiamo alcuni riferimenti al seppellimento, ma mai alla cremazione. Ecco due esempi:
1. ANANIA E SAFFIRA: "Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono...Allora Pietro le disse: "Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te".Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito" (Atti 5:5,6,9,10).
2. STEFANO: "Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui" (Atti 8:2).

La storia cristiana del periodo post apostolico c'informa che i credenti, allo scopo di rendere pubblica la propria fede nella resurrezione dei morti, praticarono continuamente l'inumazione dei deceduti, condannando in diverse occasioni la cremazione, in polemica con autori pagani. Questa loro pratica permise la costituzione di quei grandi cimiteri cristiani che sono le catacombe, le quali soltanto nel sottosuolo di Roma, con i loro stretti corridoi sotterranei, si diramano per oltre quaranta chilometri e rappresentano una testimonianza sempre attuale della fede in Cristo che vince la morte.
È necessario evidenziare che i cristiani non accettano la cremazione non perché, come qualche insensato afferma, hanno timore che non possano poi risorgere dalle ceneri. Dio è il Creatore e può ogni cosa, basti leggere il libro dell'Apocalisse dov'è scritto che il mare restituì i suoi morti: "Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e il soggiorno dei morti restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere" (Apocalisse 20:13).
Una delle ragioni per le quali i credenti non cremano il loro corpo è per un atto di rispetto verso il Creatore e perché esso è il tempio dello Spirito Santo (1Corinzi 6:19; 3:16, 17).
Un'altra ragione credibile contro la cremazione sta nel fatto che dopo il IV secolo questa scomparve quasi del tutto per l'influenza del cristianesimo, per riapparire poi alla fine del 1700, durante la rivoluzione francese, quando furono presentati motivi pratici ed igienici. Nel 1800 si diffuse per la propaganda di associazioni dichiaratamente atee, in polemica con la fede nell'immortalità e nella resurrezione. Infatti, la cremazione è stata da allora voluta da coloro che in questo modo desideravano affermare la propria negazione dell'eternità.
In ultima analisi, quindi, rifiutarsi di permettere che il proprio corpo sia cremato vuol dire identificarsi con coloro che testimoniano della loro fede nell'immortalità e nella resurrezione, così come è stata promessa dal Signore. Noi miriamo ad un futuro in cui saremo per sempre con il Signore con un corpo glorificato e riconoscibile. La sepoltura testimonia di questa nostra speranza.

CONCLUSIONE
La risurrezione del nostro corpo non può essere impedita dal modo in cui moriamo o da che cosa succeda al nostro corpo dopo la morte. In Atti 13:36 si legge che Davide "ha veduto la corruzione", ma questo non impedisce di credere che risusciterà anche lui all'ultimo giorno. Così i credenti morti in incendi non saranno esclusi dalla nuova creazione.
Sappiamo, comunque, che un funerale cristiano può essere di grande testimonianza. In questo contesto, quando abbiamo la possibilità di scelta per noi stessi o per i nostri familiari morti nel Signore, è importante badare al messaggio che diamo attraverso le modalità del funerale. La cremazione non è adatta per parlare della nostra speranza futura. La sepoltura, meglio a mio avviso se in terra, parla più chiaramente della semina in vista della risurrezione di un corpo glorioso, immortale. È inoltre opportuno evitare grandi spese. Possiamo applicare ai funerali quanto detto da Paolo ai Corinzi sull'ordine nei culti: "Ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine" (1Corinzi 14:40). Il nostro caro è già con il Signore in attesa della risurrezione (Luca 23:43; Filippesi 1:23; 2 Corinzi 5:6-8; Apocalisse 6:9-11). Il funerale deve essere un ricordo del tempo che il Signore ci ha concesso di passare con questa persona ed un annuncio della nostra speranza. Non ci disperdiamo nel nulla, ma vivremo per sempre con il Signore (Giovanni 14:2-4; 1 Tessalonicesi 4:13-18).
Coloro che hanno sperimentato Cristo Gesù nella loro vita come personale Salvatore, continueranno a praticare il non oltre ciò che è scritto, prendendo, come il popolo d'Israele, come la Chiesa primitiva e come i padri della Chiesa, le distanze da tutte quelle pratiche che sono attuate con un solo scopo: negare l'esistenza di Dio e la vita eterna. In quanto a noi, fedeli a tutto l'insegnamento della Parola di Dio, attendiamo che "il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo, e con la tromba di Dio scenderà dal cielo, e prima resusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore" (1Tessalonicesi 4:16,17).
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Re: La cremazione 24/05/2012 21:18 #3194

Nello, abbiamo l'articolo duplicato.
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Re: La cremazione 25/05/2012 11:11 #3211

Io penso che non si abbia da fare.Spiego:con la cremazione non è solo il corpo del defunto che viene bruciato ma anche la bara ,oltre a questo sarebbe anticipare qualcosa che avviene normalmente del degradamento della persona dopo morta.
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Re: La cremazione 25/05/2012 11:31 #3212

Grazie sorella con questo breve scritto hai centrato tutto il discorso.

Anticipare volutamente quello che Dio in modo naturale ha deciso che avvenga, solo questo è sufficiente per astenersi dalla richiesta di cremazione volontaria.
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Ultima modifica: 25/05/2012 11:32 Da stefano .

Re: La cremazione 12/01/2013 15:23 #7209

Udite, udite! (In questo caso, mi sembra piu' che ovvio, leggete, leggete!).
Vorrei parteciparvi le ultime che ho inteso riguardo alla pratica della cremazione.
Uno studioso credente (non mi e' stato riferito il nome), e' arrivato dopo accurate analisi, a sentenziare che la cremazione e' contro i principi biblici, e quanto piu' cristiani.
E' stato constatato, per quel che concerne lo studio del sistema osseo umano, che nelle ossa vi e' presente una sostanza, chiamata "nucleo nucleico", che persiste anche dopo la morte. L'ipotesi e' alquanto suggestiva e non tanto campata in aria.
La tal cosa parrebbe piuttosto determinante in vista della resurrezione dei corpi.
La pratica della cremazione, a quanto pare, per via di queste conclusioni di portata scientifica, sarebbe discrepante e non in linea con i parametri di riferimento sostenuti da elaborati analisi tematiche.
Certo nella Bibbia, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, si parla solo di sepoltura dei morti.
Ma, almeno per quanto riguarda il sottoscritto, un dubbio permane.
E che ne sara', allora, dei cristiani arsi vivi sul rogo nel medioevo oppure dalla "caccia alle streghe" della Santa Inquisizione?
C'e' qualcuno fra voi che possa aiutarmi a fare luce su questo enigma, oppure bisogna prendere atto della difficolta' a trovare una risposta adeguata, e sconfinare quindi nella ordinaria rassegnazione mossa dalla mera utopia?
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Re: La cremazione 28/03/2013 12:26 #7984

premetto che non ho letto tutte le risposte...voglio rispondere perchè noi in chiesa abbiamo trattato un pò questo argomento in quanto una nostra cara sorella (ormai con il Signore) in fin di vita aveva preso come ipotesi proprio la cremazione. Posso dire che secondo me la cremazione non è una pratica che Dio accetta visto che nella Bibbia si parla sempre di seppellimento mentre l'unico caso che i corpi furono bruciati fu ordinato da Dio nel vecchio testamento come sorta di maledizione...questa è la mia opinione.

Volevo dire un'altra cosa...ho letto che qualcuno ha scritto (non ricordo chi del forum) che se un domani ci verrà imposto noi non potremo fare altro che accettarlo. Qui dico non sono d'accordo perchè non ci dobbiamo conformare a questo mondo.
se facessimo questo ragionamento dovremmo mettere anche il microchip un domani. Con questo non voglio giudicare nessuno ho detto solo la mia anche perchè non ricordo neanche chi lo ha detto
Ringraziano per il messaggio: anna rapa
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