Le rivelazioni
Al tempo dei profeti e degli evangeli, la Chiesa era un mistero “fin dalle più remote eternità nascosto in Dio”. Ef 3:9. Dopo le rivelazioni accordate a Paolo, questo mistero “è rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell’eterno Dio, a tutte le nazioni”. Ro 16:25. Vi fu dunque un tempo speciale fissato da Dio per la rivelazione del mistero della Chiesa. Ma alla vigilia degli avvenimenti della fine, un altro mistero attende di essere pienamente rivelato: quello di Cristo che ritorna come re, rivestito dei pieni poteri per giudicare gli abitanti della terra.
Questa rivelazione è stata parzialmente accordata ai profeti e agli apostoli, ma è l’Apocalisse che la manifesta pienamente. Questo “svelamento” appartiene a un’epoca determinata che la Scrittura chiama “il tempo della fine”, in cui “la conoscenza aumenterà”, Da 12:4. perché Dio farà piena luce sulla rivelazione già accordata.
Un giorno — che non è lontano — la Chiesa avrà portato a termine la sua missione e Israele ritroverà la sua a prezzo delle più gravi sofferenze della sua storia. E mentre l’Apocalisse dipinge questo avvenire cupo e al tempo stesso glorioso d’Israele, è del tutto normale che Giovanni riprenda il tema incompiuto dell’Antico Testamento e ritrovi la trama del pensiero divino in linea con Malachia: 500 anni prima, quest’ultimo aveva preannunciato il giorno del Signore in questi termini: “Poiché ecco, il giorno viene, ardente come una fornace — giorno grande e terribile.” Ml 4:1,5.
Un legame tutto particolare unisce il primo libro della Bibbia all’ultimo. La Genesi rimanda l’Apocalisse, e l’Apocalisse completa ciò che la Genesi aveva abbozzato. Così quando la Genesi allude a un uomo che domina sul creato, l’Apocalisse mostra Cristo che regna sulla terra. Ge 1:26 Ap 20:4-6.
Quando la Genesi mostra una sposa preparata per l’uomo, l’Apocalisse presenta la sposa di Cristo preparata per il suo Sposo. Ge 2:22 Ap 19:7-9. La Genesi e l’Apocalisse sono i soli libri dove si fa menzione dell’“albero della vita”. Ge 2:9 3:22 Ap 2:7 22:2,14.
L’Apocalisse evoca il “serpente antico” già descritto nella Genesi. Ap 12:9 Ge 3:1. Infine la Genesi presenta il primo dittatore della storia, Nimrod, che regnò su Babele, mentre l’Apocalisse rivela l’ultimo tiranno della storia, l’anticristo, che regnerà su Babilonia la grande. Ge 10:8-10 Ap 13:1-8 17:1-3.
Dalla Genesi all’Apocalisse si svolge la storia dell’umanità, gigantesca parentesi fra l’eternità passata e l’eternità futura. Studiare e scoprire la Genesi significa cogliere più pienamente il senso dell’Apocalisse; meditare l’Apocalisse fa capire meglio i segreti della Genesi. È impossibile invalidare la Genesi senza portar pregiudizio all’Apocalisse e viceversa. Delle connessioni indissolubili collegano la rivelazione divina e uniscono il primo libro all’ultimo inquadrando gli altri sessantaquattro libri ispirati.