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ARGOMENTO: Mosè

Re: Mosè 05/07/2012 12:37 #4276

"E la sorella del bambino se ne stava a una certa distanza per sapere quel che gli succederebbe![ … ]! Allora la sorella del bambino disse alla figliuola di Faraone: ‘Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che ti allatti questo bimbo?’ La figliuola di Faraone le rispose: ‘Va’. E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino" Eso 2:4-8. La saggezza della fede risplende nella proposta di offerta di servizi che Miriam fece alla principessa. Notiamo la sua opera di sorveglianza discreta e di guardia istruita.

Primo, sorveglianza discreta. Era necessario che la sorveglianza fosse discreta se la profferta doveva essere fatta con successo. La sorveglianza fu discreta in due modi. Primo, fu discreta nella scelta di chi svolse la sorveglianza. Miriam fu una scelta molto migliore di sua madre. Le ragazze giovani non sono così significative in una situazione come questa come invece sarebbe una madre. Ecco qui un caso che illustra come l’essere sconosciuto può essere più utile a volte che essere ben conosciuti. Secondo, fu discreto il luogo dove la guardia (Miriam) si trovava. La fede saggiamente aveva posto Miriam ad una buona distanza dall’arca di giunchi. Lei "stava a una certa distanza" Eso 2:4 dall’arca. Sarebbe sembrato troppo ambiguo se Miriam si fosse posta proprio di fianco all’arca. Il suo compito era sorvegliare affinché nessun male accadesse all’arca e che fosse veramente la principessa ed il suo gruppo a trovare l’arca, non qualche altra persona. Lei poteva fare questa sorveglianza stando ad una distanza prudente dall’arca.

Secondo, una guardia istruita. Dopo che la principessa ebbe aperto l’arca, fu profondamente commossa da compassione femminile per il bimbo e Miriam si mosse velocemente per andare dalla principessa e profferire i suoi servizi per trovare una balia. Tale proposta di offerta sarebbe stata trattata con rispetto perché era un gran bisogno della principessa. In quei giorni non avevano formule per il latte e bottiglie per nutrire i neonati. Un neonato doveva essere allattato da una donna se doveva sopravvivere i primi anni di vita. La madre di Mosè, naturalmente, sarebbe stata più che in grado di farlo. Perciò Miriam, ovviamente, fu attentamente istruita su cosa dire alla principessa così che infine verrebbe richiesto alla madre di allattare Mosè. Quanto saggia fu la fede nelle sue istruzioni per Miriam. Genitori fedeli daranno sagge istruzioni ai loro figli.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:38 #4277

L’adozione di Mosè

"L’aprì, e vide il bimbo; ed ecco il piccino piangeva; ed ella ne ebbe compassione![ … ]! E quando il bambino fu cresciuto, ella lo menò dalla figliuola di Faraone, esso fu per lei come un figliuolo, ed ella gli pose nome Mosè; ‘Perché, disse, io l’ho tratto dall’acqua’" Eso 2:6-10. Mosè divenne il figlio adottivo della figlia di Faraone. Noteremo l’entusiasmo per l’adozione, la presunzione nell’adozione, la personalizzazione dell’adozione e lo scopo dell’adozione.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:39 #4278

L’entusiasmo per l’adozione

"L’aprì (l’arca), e vide il bimbo; ed ecco il piccino piangeva" Eso 2:6. Il re di Egitto aveva ignorato la compassione umana nel suo crudele editto di uccidere tutti i neonati ebrei maschi. Ma non poté controllare la compassione innata, femminile, di sua figlia per un piccino piangente. Il cuore della figlia di Faraone si sciolse davanti a un bel piccino che piangeva. "Frequentemente l’Altissimo si compiace di magnificare la sua provvidenza per mezzo di cose disprezzate dagli uomini, per mezzo di strumenti deboli, e ciò che possa il più chiaramente apparire l’eccellenza della sua potenza" (Pink).

Un bimbo piangente sembra così indifeso, tuttavia fu così potente che alla fine seguì grande distruzione sul paese malvagio e sul malvagio governo di Egitto. Il crudele Faraone di Egitto pensava che erano così astuti, ma Dio "prende gli abili nella loro astuzia" Giobbe 5:13. Il piano di Faraone di distruggere Israele si rivelò un boomerang. Si dimostrò essere il piano per produrre proprio la cosa che il re di Egitto stava cercando di prevenire.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:40 #4279

La presunzione nell’adozione

L’adozione di Mosè non avvenne come al giorno d’oggi. Non occorse ottenere alcun consenso dai genitori biologici. La figlia di Faraone semplicemente prese quello che voleva. Si, si può dire che il bimbo fosse abbandonato perché si trovava nel fiume. Ma conoscendo il crudele decreto del re rendeva ovvio che non era stato abbandonato volontariamente. La principessa semplicemente presunse e prese il bimbo come fosse suo. Dopo tutto, chi avrebbe avuto intenzione di impedirglielo? Lei era la figlia del re e gli Ebrei non ci avrebbero guadagnato nulla nel fermarla. Piuttosto, provare a fermarla avrebbe potuto portare morte al bimbo.

Il potere dittatoriale, comunque, non è mai stato un problema per Dio. Cristo rettificò le cose in prospettiva in questa materia quando fu davanti a Pilato. Pilato disse a Cristo: "Non mi parli? Non sai che ho potestà di liberarti e potestà di crocifiggerti?" Gv 19:10. Gesù rispose: "Tu non avresti potestà alcuna contro di me, se ciò non ti fosse stato dato da alto." Gv 19:11. Il potere appartiene a Dio. L’uomo spesso lo usa male, ma non lo toglie mai a Dio. L’adozione presuntuosa da parte della figlia di Faraone era tutta sotto il controllo di Dio. Quindi operò bene per il popolo di Dio poiché salvò la vita di colui che doveva essere il grande emancipatore degli Ebrei. Inoltre, come vedremo poi, preparò anche il grande emancipatore nei costumi del governo egiziano così che egli potesse trattare con il governo più efficacemente al tempo dell’esodo.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:41 #4280

Lo scopo dell’adozione

Lo scopo dell’adozione era duplice. C’era lo scopo umano e lo scopo divino. Uno aveva a che fare con la principessa e l’altro aveva a che fare con Dio.

Lo scopo umano. Lo scopo dell’adozione per quanto concerneva la principessa era di avere un figlio. "Philo [Judaeus Philo, il filosofo ebreo di Alessandria, approssimativamente 20 avanti Cristo al 70 dopo Cristo] narra che, ella, sebbene sposata da tanto tempo, non aveva figli suoi" (Matthew Poole). È sempre stato importante per i reali avere figli. La mancanza di figli può significare la fine di una dinastia. Non ci viene detto quanto questa adozione abbia avvicinato Mosè al trono, ma è facilmente comprensibile che fosse in qualche modo in linea per il trono. Alcuni credono che fosse davvero il primo nella successione al trono. Ma sia che fosse il prossimo a succedere sul trono o dopo alcuni altri nella successione, avrebbe comunque un elevato rango reale. Un grande cambiamento dalle sue umili origini in una oscura famiglia di schiavi. Dio non ha nessuna difficoltà ad innalzare il suo popolo sebbene possa provenire da situazioni totalmente mancanti di potenziale di promozione.

La principessa certamente non verrebbe delusa da Mosè (non fino naturalmente all’età di quaranta anni quando rinunziò alla sua eredità egiziana), perché Mosè non era solo un bimbo di bell’aspetto, ma divenne "potente nelle sue parole ed opere" At 7:22. Se c’era stato qualche critica a proposito del suo adottare un ragazzo ebreo, sarebbe efficacemente posta a tacere dai successi di Mosè. E i successi sono esattamente ciò che la principessa vorrebbe. Ogni casa reale desidera che i suoi figli eccellano. Ma vedremo successivamente che lo scopo della principessa nell’adottare Mosè diventerebbe utile allo scopo di Dio cioè che Mosè vivesse nella casa reale. Dio avrà l’ultima parola.

Prima che passiamo al punto successivo. Dobbiamo meditare il fatto che Mosè era un buon amministratore delle proprie opportunità. Egli non permise che i privilegi reali lo viziassero. Applicò sé stesso con profitto ai suoi studi e lavoro. Questo è il motivo per cui divenne "potente nelle sue parole ed opere." Tutti i vantaggi di questo mondo non possono sostituire la mancanza di disciplina. La cattiva riuscita di un buon numero di persone non è a causa della mancanza di opportunità, ma a causa della mancanza di disciplina. Non lamentarti per la mancanza di vantaggi, indirizza la tua attenzione e dedizione nell’usare i vantaggi che hai.

Lo scopo divino. Lo scopo di Dio per avere Mosè nella casa reale era preparare Mosè per il futuro servizio per Dio. Essendo nella casa reale, Mosè ricevette molta istruzione. "E Mosè fu educato in tutta la sapienza degli Egizi" At 7:22. Parte della sapienza degli Egizi sarebbe di nessun valore, ma non tutta quanta. Mosè verrebbe istruito in molte cose pratiche, come il governo egizio, la strategia militare, e la comunicazione. Un uomo che un giorno tratterà molto con il governo egizio, condurrà Israele in battaglie contro altre nazioni e scriverà i primi cinque libri della Bibbia, aveva bisogno di essere istruito e preparato in aree pratiche importanti.

Dio non è nell’abitudine di mettere persone in luoghi di servizio senza che siano stati debitamente preparati per la posizione. Se la preparazione non è qualcosa di cui la persona comprende la necessità o è qualche cosa fuori dalla possibilità (come per Mosè essere istruito a palazzo), Dio provvederà le circostanze in modo che l’istruzione sia comunque provveduta. La preparazione più importante è spirituale, naturalmente e Mosè ne ricevette una parte a casa sua prima di andare a palazzo e ricevette molta più preparazione spirituale nel deserto dopo la sua educazione egiziana. Ma ciò non nega il bisogno della sua preparazione egiziana. La preparazione spirituale è semplicemente più indispensabile. Comunque, ci sono coloro che si fermerebbero alla preparazione degli Egizi e ciò ucciderà il servizio cristiano.

La preparazione per il servizio è così essenziale nell’opera di Dio. Non sottostimarla mai. Commettiamo un grave errore quando ci fidiamo che cristiani appena convertiti insegnino nella scuola domenicale o in altre posizioni di servizio prima che abbiano una buona conoscenza delle cose di Dio. Commettiamo anche un grave errore quando mettiamo persone in servizi di chiesa molto importanti per i quali hanno poca abilità pratica o saggezza in modo da adempiere i doveri dell’ufficio. Alcuni tesorieri, per esempio, hanno poca conoscenza o abilità nell’area della contabilità. Ed alcuni di quelli impiegati come insegnanti nelle scuole cristiane sono totalmente mancanti di qualifiche. No, non vogliamo alcune delle qualifiche secolari per insegnanti che sono così deplorevoli verso insegnamenti morali santi. Ciò di cui stiamo qui parlando sono le importanti e pratiche capacità per sapere come insegnare, conoscere la materia, sapere come gestire una classe piena di bambini. Anche i predicatori sono sovente totalmente impreparati. Si vede specialmente sul pulpito. Raramente i predicatori passano molto tempo a preparare i loro messaggi e questo rende la predicazione molto inefficace nell’istruire la congregazione in materie spirituali. Dio, comunque, mette molta enfasi sulla preparazione per il servizio. Perciò noi dovremmo fare altrettanto.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:41 #4281

Separazione da Faraone

Eso 2:11-22 Eb 11:24-26 At 7:23-29

La DECISIONE DI MOSE’ di separarsi dalla casa di Faraone è notizia fenomenale nel paese d’Egitto. Ci ricorda quando il re Edoardo d’Inghilterra abdicò al trono sebbene la decisione di re Edoardo certamente non riflettesse il nobile carattere e la fede implicata nel caso di Mosè. Se ai giorni di Mosè ci fossero stati gli attuali mezzi di comunicazione, i giornali avrebbero intestato questa notizia con il neretto più marcato e la radio e la TV la avrebbero reso il fatto dominante per un certo numero di giorni. Le persone avrebbero boccheggiato incredule alla decisione di Mosè: L’annuncio avrebbe, forse, dovuto far fronte a lacrime amare e a bruciante indignazione da parte di colei a cui doveva così tanto …  in quanti circoli sarebbe stato discusso, e quali differenti interpretazioni verrebbero offerte! Alcuni lo attribuirebbero ad umiliazione o a gelosia; altri alla presenza nelle sue vene di vile sangue di schiavo, altri a qualche macchinazione di auto-esaltazione estrema. Tutti commisererebbero la principessa, la cui gentilezza sembra così sgarbatamente ricambiata. Ma nessuno sospetterebbe la forza o la purezza del suo scopo nascosto, nato da Dio, e nutrito dal suo Santo Spirito (F. B. Meyer).

Questa separazione dalla casa di Faraone avvenne quando Mosè aveva "quarant’anni" At 7:23 e all’apice della sua vita. Dopo essere stato allevato per i primi anni da sua madre, era stato condotto al palazzo come figlio adottivo della figlia di Faraone. A palazzo Mosè eccelleva, come abbiamo osservato nel precedente capitolo. Egli "fu educato in tutta la sapienza degli Egizi ed era potente nelle sue parole ed opere" At 7:22. Era ben conosciuto e rispettato. Portava molto onore e stima al palazzo cose che una casa reale desidera ardentemente e su cui prospera. Tutto ciò contribuiva ad aumentare lo shock, l’incredibilità e l’importanza della separazione di Mosè dalla casa di Faraone.

Qualcun altro oltre a Mosè e Dio comprese o apprezzò la separazione di Mosè dalla casa di Faraone? Il paganesimo non poteva comprendere l’azione di Mosè; e gli Egiziani e anche molti Israeliti si erano dati al paganesimo. Se qualcuno aveva discernimento circa la saggezza della decisione di Mosè, era un piccolo numero, perché pochi uomini anche nella fede ne avrebbero abbastanza da agire come Mosè. Il pensiero dell’uomo naturale avrebbe solo incoraggiato Mosè a stare nel palazzo e usare la sua influenza per aiutare Israele. L’uomo naturale penserebbe che "abbandonare la sua posizione elevata, onorevole ed influente, poteva essere ritenuto il risultato di uno zelo mal diretto non approvabile da nessun sano giudizio …  Ma la fede pensava differentemente, poiché natura e fede sono sempre in lite. Non possono concordare su un solo punto. Neanche c’è qualche cosa, nei cui confronti differiscano così ampiamente come quello che sono comunemente chiamate ‘aperture della provvidenza’. La natura vedrà costantemente queste aperture come un’autorizzazione alla mollezza, mentre la fede vi troverà opportunità di abnegazione" (C. H. Mackintosh).

Per esaminare I dettagli di questa separazione istruttiva e ispiratrice di Mosè dalla casa di Faraone, considereremo i rifiuti di Mosè Eso 2:11 Eb 11:24-26 la riforma di Mosè Eso 2:11-15 At 7:23-29 e il rifugio di Mosè Eso 2:15-22.
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Ultima modifica: 05/07/2012 12:42 Da stefano .

Re: Mosè 05/07/2012 12:44 #4282

Le informazioni dei rifiuti

Mosè rifiutò almeno quattro cose significative quando separò se stesso dalla casa di Faraone. Egli rifiutò la posizione, la popolarità, i piaceri, le ricchezze.

Egli rifiutò la posizione. "Mosè![ … ]! rifiutò di essere chiamato figliuolo della figliuola di Faraone" Eb 11:24. Rifiutare di continuare a essere il figliuolo della figliuola di Faraone significò rifiutare una posizione veramente elevata nel paese d’Egitto. Alcuni credono che Mosè abbia addirittura rifiutato il trono. "Giuseppe ci narra che Faraone non ebbe altri figli e che sua figlia Thermutis [la madre adottiva di Mosè] non ebbe figli. Quindi molto probabilmente Mosè sarebbe succeduto al trono" (A. W. Pink). Sia che fosse in effetti in linea di successione per diventare il prossimo Faraone o no, la sua posizione come figlio della figlia di Faraone gli diede un rango molto elevato nel paese, pochi, se pur qualcuno, furono superiori a lui. E i suoi successi avrebbero accresciuto qualsiasi posizione egli avesse come figlio della figlia di Faraone. Ma per quanto elevata e potente fosse la posizione in attesa di Mosè, egli la rifiutò. La troncò di netto. La rifiutò totalmente.

Una posizione temporale è una gemma molto difficile da rifiutare. Gli uomini pagano caro per ottenere posizioni; e posizioni molto inferiori a quella che Mosè rifiutò; poiché la posizione ha un’attrazione tremenda per la carne. Ma la nobiltà del carattere di Mosè era molto grande. Poté rifiutare il gioiello della soddisfazione della carne nell’interesse delle cose di Dio. Sono stati pochi coloro che hanno agito allo stesso modo. Offri loro qualche scranno ed essi buttano il carattere al vento per ottenerlo. Questo spiega perché pochi uomini in posizione elevata hanno avuto molto carattere.

Egli rifiutò la popolarità. Un uomo "potente nelle sue parole ed opere" At 7:22 e avendo una posizione elevata nel paese era veramente in notorietà! Reali e governanti si crogiolano nella fama giorno e notte. Come esempio, la famiglia reale dell’Inghilterra attuale, anche se niente più che allestimento della vetrina nazionale, è nelle notizie della stampa così frequentemente. Non possono andare da nessuna parte senza che cronisti e fotografi e una folla li insegua perché sono così popolari persino quando si comportano miseramente. La stessa cosa è vera dei governanti del nostro paese. Sono continuamente alla luce della ribalta. Sono continuamente inseguiti dalle notizie dei mezzi di comunicazione e dalle folle. Sommate i notevoli successi di Mosè a posizione elevata e la notorietà è persino maggiore

Ma Mosè rifiutò tutto ciò. Nel farlo, fece quello che pochi farebbero. Ma il suo carattere era più nobile del carattere della maggior parte della gente. La popolarità non era prioritaria per lui. Dio sì. Non bramava la popolarità del genere umano, ma voleva davvero trovare il favore di Dio. Oh, che più uomini siano in questo modo. Nient’altro aiuterà il carattere così tanto come avere il più grande desiderio del favore e dell’approvazione di Dio piuttosto che degli uomini.

Egli rifiutò i piaceri. "Scegliendo piuttosto d’essere maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo I piaceri del peccato" Eb 11:25. Il palazzo in Egitto, come fanno tutti i palazzi e la White House e molti altri quartieri generali e dimore, provvedono piacere carnale illimitato. Molti piaceri erano licenziosi, ma erano, ovviamente, protetti dalle mura del palazzo. Così quelli nel palazzo potevano bere profondamente dai piaceri del peccato. Vino, donne e canto erano immediatamente disponibili a palazzo in qualunque momento Mosè li desiderasse. Ma egli rifiutò questi piaceri illeciti. Mosè saggiamente vide che quei piaceri, per quanto grandi possano essere, sono soltanto "per breve tempo." E la stagione è breve, specialmente quando paragonato all’eternità. Poi quando il tempo è finito, subentra la maledizione. Mosè non era spiritualmente e moralmente miope. Poteva vedere oltre il temporaneo. Egli vide il futuro quando i piaceri del peccato sarebbero cessati di essere piaceri per essere solo pena.

Quanti, in ogni epoca, potrebbero desiderare avere il carattere nobile e la saggezza di Mosè. Hanno dato sé stessi ai piaceri della carne e bevuto avidamente alla cisterna di passioni immorali. Hanno trovato veramente grande godimento nei loro scopi; ma solo per una stagione. Quindi la maledizione li distrusse.

Se tu hai intenzione di essere qualcuno che conta qualche cosa nell’opera di Dio, dovrai rifiutare molto nella linea dei piaceri carnali. Il tentatore offrirà piacere licenzioso a piene mani, accompagnato da argomenti seducenti e approvazione da parte di coloro che occupano posizione elevata (per esempio educatori, funzionari statali, ecc.) che incoraggeranno a indulgere nell’eccesso. Ma quando tu lo fai, limiterai grandemente o eliminerai anche completamente il tuo servizio a Dio. Mosè non sarebbe mai stato il grande emancipatore che fu se non avesse rifiutato i piaceri del palazzo. Quanti disastri vediamo nella società e nella chiesa a motivo di chi ha sacrificato il servizio a Dio sull’altare del piacere terreno.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:45 #4283

Egli rifiutò le ricchezze. "Stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto" Eb 11:26. La casa reale d’Egitto non era povera. Ogni re ereditava la ricchezza del suo predecessore e l’avrebbe aumentata durante il suo regno con vari mezzi; prevalentemente malvagi. "I tesori d’Egitto" stavano aspettando Mosè. Erano grandi tesori. Persino gli archeologi odierni continuano a portare alla luce l’evidenza dell’immenso tesoro che i reali egiziani possedevano. Stava tutto aspettando Mosè. Ma egli lo rifiutò. Rifiutò di appesantirsi con un tesoro che aveva una maledizione sopra di sé perché in gran parte ottenuto con l’oppressione e con il peccato, che avrebbe distrutto chi possiede carattere e lo avrebbe spogliato delle benedizioni di Dio.

La ricchezza non è male in sé stessa. Alcuni grandi cristiani sono stati ricchi, come Abrahamo. Ma non molti sono stati ricchi. E pochi dei ricchi possono dire che hanno guadagnato la loro ricchezza con fatica e affari onesti. Così tanta ricchezza è guadagnata in modo malvagio. E anche se non è guadagnata in modo malvagio, troppo spesso volge il cuore al male. Sii accorto riguardo alla ricchezza. "Ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. Ma quelli che vogliono arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione" 1Ti 6:8-9
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Re: Mosè 05/07/2012 12:46 #4284

Le preferenze nei rifiuti

Ora osserviamo le qualità positive dei rifiuti di Mosè. Abbiamo considerato quattro qualità negative motivanti i suoi rifiuti; posizione, popolarità, piaceri, e ricchezze di questo mondo. Ora consideriamo quattro qualità positive del suo rifiuto. Sono le afflizioni a motivo di giustizia, l’associazione con il popolo di Dio, il vituperio di Cristo e le ricompense del paradiso. Fece una scelta tra i frutti. In una mano c’era il meglio che l’Egitto aveva da offrire, nell’altra mano era ciò che Dio aveva da offrire. All’occhio naturale, l’Egitto era molto meglio, ma Mosè saggiamente preferì i frutti di Dio

Afflizioni a motivo di giustizia. "Scegliendo piuttosto d’esser maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo i piaceri del peccato" #Eb 11:25. Mosè preferì adempiere alla giustizia e soffrire come conseguenza che fare il male e ottenerne invece molto piacere. Mosè scelse Dio piuttosto che l’Egitto con tutti i suoi piaceri, anche se molta sofferenza avrebbe accompagnato la scelta.

La maggior parte delle persone comprende che a volte deve scegliere di soffrire se ha intenzione di ottenere il meglio della vita. Ma generalmente vede tutto questo in un senso fisico e materiale, tipo quando occorre un’operazione per migliorare la propria salute oppure occorre molto lavoro per un guadagno terreno. Spiritualmente e moralmente il mondo non comprende il bisogno di soffrire. Ecco, si vede la pena come male e il piacere come fosse sempre buono. Ma quanto stolto. E se Cristo non avesse sofferto sulla croce per i nostri peccati? Quale grande perdita sarebbe stata per il redento se egli non avesse sopportato il travaglio. Quale sofferenza hai preferito al piacere? La tua risposta svelerà il tuo carattere, e rivelerà dove sei spiritualmente.

Associazione con il popolo di Dio. "Scegliendo piuttosto d’esser maltrattato col popolo di Dio" #Eb 11:25. Mosè preferì stare con gli Israeliti piuttosto che con gli Egiziani, non importa a quale costo. La ragione per questo era che gli Israeliti erano il "popolo di Dio." Forse non vivevano come tale, ma il fatto era che erano il popolo eletto di Dio e Mosè desiderava avere la sua sorte con queste persone. La propria razza non era ovviamente nascosta a Mosè, poiché sapeva che essi erano "suoi fratelli" Eso 2:11. Ed egli non si vergognava di essere di razza ebrea, poiché erano il popolo di Dio.

Noi riveliamo il tipo di carattere che abbiamo per mezzo delle persone con cui preferiamo stare. Coloro che appartengono veramente a Dio desiderano essere identificati con il popolo di Dio. Coloro che appartengono a Dio possono non essere in un posto d’onore per il mondo, ma questo non impedisce al fedele di volere identificarsi con il popolo di Dio. Preferiscono molto la compagnia dei santi a quella del mondo. Coloro che non desiderano la compagnia dei fedeli tradiscono la loro vera identità. Ogni simile ama il suo simile. I veri santi cercano la compagnia di veri santi, ma gli ipocriti cercano la compagnia dell’empio. I fedeli non sono a loro agio in compagnia di peccatori. Quale compagnia preferisci?

Il vituperio di Cristo. "Stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto" Eb 11:26. Mosè conosceva Cristo. Non conosceva di lui tanto quanto noi, naturalmente, ma conosceva abbastanza per sapere che preferiva Cristo e il suo vituperio a qualunque cosa che l’Egitto aveva da offrire. "Vituperio" in questo passaggio significa abuso verbale, "insulto" (R: Young), "diffamazione" (W. E. Vine), "contumelia" (Strong). Seguire Cristo comporta molto vituperio in ogni età. Questo è il motivo per cui pochi lo seguono fedelmente. Abbiamo cristiani del bel tempo in abbondanza che innalzano la bandiera di Cristo fintanto che il vituperio non ricorre. Ma appena il vituperio si mostra, viene abbassata la bandiera e se ne vanno.

Il fatto che Cristo sia vituperato dal mondo, mostra quanto malato il mondo è. Cristo è vero Dio, senza peccato, perfetto, e il grande Redentore del genere umano, però in ogni età, Cristo e i suoi discepoli vengono scherniti e disprezzati. Come fatalmente stolto è il mondo! Essi adorano ciò che maledice, e insultano e aborriscono chi benedice. Pochi hanno la nobile saggezza di Mosè per percepire che il vituperio di Cristo è migliore di qualsiasi onore il mondo possa offrire. E se il vituperio di Cristo è così benedetto, come sarà benedetto l’onore di Cristo che un giorno verrà a quelli che lo seguono.

I premi del cielo. "Perché riguardava alla rimunerazione" Eb 11:26. Mosè preferì le ricompense di Dio a qualunque cosa l’uomo potesse dargli. Egli "riguardava" alle ricompense di Dio, ma non riguardava alle ricompense dell’uomo. Egli preferì attendere i premi spirituali piuttosto che avere premi carnali ora. Quale nobile prospettiva Mosè aveva. Ne vediamo poca oggi nel mondo. Persino cristiani professanti evidenziano una preferenza molto esigua per le benedizioni spirituali in contrasto alle benedizioni fisiche e materiali. Predica loro sulle grandi ricompense spirituali che li attendono nell’eternità per aver vissuto fedelmente per Dio, e sbadiglieranno e non si sintonizzeranno sul messaggio. Ma parla loro di premi fisici e materiali in questa vita e sono tutto orecchi. Per accrescere il numero di frequentanti, diverse chiese si sono volte a dare enfasi materiali e fisiche nelle loro predicazioni e programma. Ma tutto ciò che questo ha ottenuto è riempire la chiesa con una folla carnale; e non aiuterà nessuna chiesa a compiere l’opera di Dio.
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Re: Mosè 05/07/2012 12:47 #4285

L’ispirazione ai rifiuti

Quale fu la motivazione fondamentale che ispirò i rifiuti di Mosè? Che cosa fece sì che Mosè si separasse da Faraone? La risposta è fede. Per fede Mosè![ … ]! rifiutò Eb 11:24. La fede di Mosè nella Parola di Dio fu quello che ispirò i suoi rifiuti. Vogliamo notare il significato della motivazione, la sorpresa di tale motivazione e la superiorità di tale motivazione nel considerare quello che ispirò a Mosè questi rifiuti.

Il significato della propria motivazione. È molto importante scoprire e conoscere che cosa ispirò Mosè a prendere le sue decisioni, perché determina il carattere delle sue azioni. Quello che motiva un uomo rivela il suo carattere. Ognuno di noi è motivato da qualcosa in ogni cosa che facciamo. Infelicemente, la maggior parte delle persone sono motivate da desideri e appetiti vili. Denaro, lode dell’uomo, posizione terrena, piacere carnale e vendetta malvagia sono alcune delle motivazioni predominanti che controllano la maggior parte delle azioni delle persone. E queste motivazioni rivelano la grandezza o la degradazione che afferrano la nostra società.

La motivazione è specialmente importante nel determinare come Dio valuta le nostre azioni. Determina il giudizio divino o l’encomio. Alcune persone possono apparire all’esterno come serventi il Signore, ma Dio conosce la motivazione del loro cuore e giudicherà di conseguenza senza riguardo a come appaiono nell’esteriore. Che cosa ti motiva? Se vuoi superare l’appello di Dio, è meglio che tu sia motivato dalla fede, poiché "or senza fede è impossibile piacergli" Eb 1:6.

La sorpresa di questa motivazione. Certamente non ci si aspetterebbe che un uomo che è stato allevato nel palazzo pagano del Faraone d’Egitto sia motivato dalla fede nel vero Dio; ed essere così fortemente motivato da questa fede da rinunciare totalmente al palazzo con tutto il suo scintillio e la sua gloria. Quel Mosè possedeva questa fede e il fatto che la possedesse in abbondanza ci testimonia l’importanza della casa. Nei pochi anni che Mosè passò alla presenza di sua madre quando lo cresceva per la figlia di Faraone, Mosè fu sotto l’influenza di una casa devota. Lasciò un’impronta che il palazzo non riuscì a togliere.

Una casa devota ha un notevole impatto sulle persone riguardo la fede. Non meraviglia che il diavolo attacchi la casa come è evidente nell’attacco alla famiglia nella nostra società.

La superiorità di questa motivazione. La fede è una motivazione molto migliore per la nostra condotta di qualunque altra. Ci sosterrà quando altre motivazioni cadranno. Se Mosè fosse stato ispirato da un motivo minore come la pietà, non sarebbe mai sopravvissuto come emancipatore di Israele. Avrebbe rinunciato molto prima che il compito fosse completato.

Il fatto che molti rinunciano al servizio cristiano indica che non sono principalmente motivati dalla fede. Alcuni sono mossi dall’emozione dell’ora. Alcuni dall’idea vana della gloria. Alcuni sono ispirati a servire perché i loro amici sono nel servizio. Alcuni sono mossi da ciò che vedono come un’avventura al servizio del Signore. Queste motivazioni possono rendere le persone piuttosto eccitate a volte e coloro che gli sono vicino possono non accorgersi prontamente che è una motivazione inferiore a muoverle. Ma il tempo esporrà il loro motivo inferiore. Comunque, se la motivazione è fede, vedrai gente servire Dio in tempi cattivi come in quelli buoni. Fede è il motivo superiore. Si sottomette alla Parola di Dio e alla volontà di Dio. Ha molto carattere il che non hanno altre motivazioni.

Il motivo della fede non solo produce fedeltà nella nostra vita, ma è anche un grande purificatore della nostra condotta. Altre motivazioni possono e rendono corrotti. Ma la fede produce un buon carattere. I rifiuti di Mosè evidenziarono carattere nobile e santa saggezza. Le motivazioni terrene non avrebbero preso le decisioni che Mosè prese, poiché non incoraggiano il carattere.
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