Anticoncezionali
Oggi c’è una grande diffusione e una sufficiente informazione riguardo ai metodi di controllo delle nascite. Esistono in commercio varie categorie di anticoncezionali, che si possono suddividere in due grandi gruppi.
• Il primo gruppo è costituito da strumenti meccanici (es. il profilattico) o farmaci (es. la pillola) che hanno la funzione di impedire il concepimento, cioè rendono improbabile l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovocita. In questo caso, dunque, essi fungono da antifecondativi.
• Il secondo gruppo è rappresentato da strumenti meccanici (es. la spirale) o farmaci (es. la pillola del giorno dopo) che in genere non impediscono il concepimento, ma hanno la funzione di modificare la mucosa intrauterina (endometrio) per evitare che l’ovulo eventualmente fecondato vi si impianti per continuare il suo processo di crescita. Alcuni definiscono questi mezzi come abortivi, perché causano l’espulsione dell’ovulo già fecondato.
Il secondo gruppo, rispetto al primo, si riveste di una profonda connotazione morale. Se l’ovulo fecondato è già da considerarsi un essere vitale, allora questi mezzi lo sopprimono, mentre quelli del primo gruppo si limiterebbero solo ad impedire la fecondazione.
A questo riguardo non c’è uniformità di pensiero, nemmeno tra medici cristiani.
Alcuni medici affermano che questi metodi (del secondo gruppo) non sono da considerarsi abortivi, perché la vita dell’embrione inizierebbe solo quando l’ovulo fecondato si impianta nella parete endometriale.
Altri, invece, ritengono che, poiché la fecondazione avviene nella tuba uterina (cioè il condotto che collega l’ovaia all’utero) circa sei giorni prima dell’eventuale suo impianto nell’utero, e l’ovulo fecondato ha già iniziato la sua segmentazione (cioè il processo di divisione cellulare), allora questi metodi impedirebbero ogni possibilità di sopravvivenza ad un potenziale embrione che ha già iniziato il suo processo di crescita – seppur a livello cellulare – qualche giorno prima.
Non essendo un medico, io non dispongo di elementi oggettivi che mi permettano di schierarmi, con assoluta cognizione di causa, da una parte o dall’altra. Tuttavia, mi viene più spontaneo condividere l’opinione di quei medici che ritengono i mezzi come la spirale, dei contraccettivi abortivi.
Pertanto, mi sento di dissuadere le coppie dall’uso degli anticoncezionali del secondo gruppo (abortivi), ma di optare piuttosto per quelli del primo gruppo. Tra questi, è ovvio che la scelta deve essere fatta secondo la propria sensibilità personale. Per esempio, il profilattico sembrerebbe meno “romantico” e spontaneo della pillola, ma questa è una decisione puramente individuale.
A questi due gruppi, poi, va aggiunta un’ulteriore modalità di controllo delle nascite: il metodo naturale.
Questo si basa sul fatto che la donna non è feconda per tutto il periodo mensile, ma solo in quello intorno all’ovulazione. Perciò sarebbe possibile stabilire con una buona approssimazione quali sono i giorni fecondi e quali no, sulla base di controlli quotidiani (es. la variabilità della temperatura interna).
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