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ARGOMENTO: Sana Dottrina

Re: Sana Dottrina 05/06/2014 22:51 #10766

2Giovanni 9

Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio.


Credo sia giunto il momento di dividere il nostro discorso in due parti.

Sano insegnamento( dottrina) generale biblico.


Sano insegnamento(dottrina) vitale biblico.



Se non conosco bene il primo, non è di certo pericoloso per la mia vita spirituale.

Se non conosco bene il secondo le cose si fanno più serie.

Il verso iniziale da me citato chiarisce tutto il discorso........trà le varie dottrine contenute nella bibbia una di essa è di importanza vitale , direi tutto ruota attorno ad essa, stiamo ovviamente parlando dell'insegnamento circa la venuta di Gesù sulla terra, la sua temporanea permanenza e la sua ascesa al cielo.......il tutto programmato prima della creazione del mondo.



Forse Dio desidera far sapere con esattezza qualcosa di vitale importanza a tutta l'umanità?

Nonostante le varie peripezie che i manoscritti hanno subito , nonostante le difettose traduzioni, nonostante le diversità dei popoli e le loro culture, rispetto al popolo e la cultura nel periodo a cui era rivolto il messaggio biblico, nonostante tutto, Dio ha ben pianificato che, in ogni caso la dottrina di Cristo sarebbe sempre stata salvaguardata dai vari attacchi esterni, fatto salvo di chi non ne fa stima, a costui questa sana dottrina si nasconde, ecco le motivazioni dell'espressione biblica.......l'Hai nascosta ai savi e agli intelligenti, e l'Hai rivelata ai piccoli fanciulli....

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Re: Sana Dottrina 16/06/2014 22:38 #10890

Giovanni 9:


17 Essi dunque dissero di nuovo al cieco: «Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?» Egli rispose: «È un profeta».18 I Giudei però non credettero che lui fosse stato cieco e avesse ricuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva ricuperato la vista, 19 e li ebbero interrogati così: «È questo vostro figlio che dite esser nato cieco? Com'è dunque che ora ci vede?» 20 I suoi genitori risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; 21 ma come ora ci veda, non sappiamo, né sappiamo chi gli abbia aperto gli occhi; domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui di sé». 22 Questo dissero i suoi genitori perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno riconoscesse Gesù come Cristo, fosse espulso dalla sinagoga. 23 Per questo i suoi genitori dissero: «Egli è adulto, domandatelo a lui».
24 Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo che era stato cieco, e gli dissero: «Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». 25 Egli rispose: «Se egli sia un peccatore, non so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo». 26 Essi allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti aprì gli occhi?» 27 Egli rispose loro: «Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare suoi discepoli anche voi?» 28 Essi lo insultarono e dissero: «Sei tu discepolo di costui! Noi siamo discepoli di Mosè. 29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma in quanto a costui, non sappiamo di dove sia». 30 L'uomo rispose loro: «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi! 31


Molto spesso ci troviamo di fronte a domande dottrinali del tipo chi era Gesù, su questo argomento si è detto di tutto e di più, e ognuno pensa di avere la sana dottrina circa la conoscenza di Gesù il Messia.


In questo brano i dottori della legge affermarono una cosa davvero insolita, Gesù altro non era che un peccatore........chi era Gesù per quel cieco?

La prima risposta fu, Egli è un profeta, dopo insistenze da parte dei dottori della legge, afferma, se è un peccatore non so , posso solo dire che ero cieco ma ora ci vedo.

Quale è la sana dottrina se non la dottrina sperimentata a beneficio della propria vita.

Chi è Gesù per noi?

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Re: Sana Dottrina 16/06/2014 23:49 #10893

.
Non posso farci nulla, "devo" dire la mia! ( )

25 Egli rispose: «Se egli sia un peccatore, non so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo». 26 Essi allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti aprì gli occhi?» 27 Egli rispose loro: «Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare suoi discepoli anche voi?» 28 Essi lo insultarono e dissero: «Sei tu discepolo di costui! Noi siamo discepoli di Mosè. 29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma in quanto a costui, non sappiamo di dove sia». 30 L'uomo rispose loro: «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi!


La persona guarita da Gesù,
al versetto 25 dichiara di non sapere se Gesù fosse un peccatore ma sa soltanto che ora ci vede.
Al versetto 30 però, sembra che il neovedente, non stia parlando della vista meteriale, ma della vista sprituale perché, si meraviglia del fatto che i dottori della legge non sapevano darsi una risposta sulla persona di Gesù...

Ma io mi fermerei alla prima affermazione che in certa misura viene ribadita sino all'ultimo interrogatorio, la pesona che era cieca, ora dice di non saper altro se non che prima era cieco ed ora ci vede... ma attenzione, nel suo insieme, sta parlando di una guarigione fisica, di vista fisica e non di vista spirituale come sembrerebbe al vesetto 30.

Uno dei tanti pellegrini che si recano a Sangiovanni Rotondo o in uno dei luoghi di pellegrinaggio mariani, quando per motivi che non sto a riportare, riceve una guarigione o una imitazione di guarigione, pronuncia le stesse parole del cieco di questa discussione, " questo solo so, prima ero cieco ed ora ci vedo" oppure " prima ero zoppo ed ora cammino speditamente"... quindi, vi chiedo di prestare attenzione a questo tipo di considerazioni, se non giustamente motivate e riconosciute, non rendono gloria a Dio, e non sto dicendo nulla di negativo sulla persona come riportata da Stefano, ma soltanto di prestare molta attenzione alle odierne dichiarazioni simili a quella del cieco... che in definitiva rimproverava i dottori della legge ed anche se non esplicitamente dichiarato, è legittimo pensare che rendeva anche gloria a Gesù.



f.sco
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Re: Sana Dottrina 17/06/2014 22:30 #10895

Ben detto Francesco, i chiarimenti sono davvero utili, in realtà non dobbiamo guardare solo al cieco,ma anche ai dottori della legge.

Non per nulla il cieco dice ai dottori della legge...... «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi!



Matteo 11
2 Or Giovanni, avendo nella prigione udite le opere di Gesù, mandò due dei suoi discepoli, a dirgli: 3 Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che voi udite, e vedete: 5 I ciechi ricoverano la vista, e gli zoppi camminano; i lebbrosi son mondati, e i sordi odono; i morti risuscitano, e l'evangelo è annunziato a' poveri.



I segni indelebili del Messia erano manifesti, Giovanni ben sapeva, in quanto molti versi del vecchio testamento da lui conosciuti facevano riferimento a questi eventi miracolosi.

Anche la gente comune conosceva questi particolari, ecco il motivo della risposta del cieco verso i dottori della legge sul fatto che non conoscevano da dove veniva Gesù.

L'aver fatto quel miracolo il giorno di sabato per i dottori della legge quel miracolo non era da Dio, ed era un peccatore colui che aveva trasgredito il sabato.

Ecco i due orientamenti dottrinali contrastanti, quello del cieco, e quello dei dottori della legge.



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Re: Sana Dottrina 19/06/2014 21:58 #10912

Come si può parlare di orientamento dottrinale trà il cieco e i dottori della legge?

Ebbene si, in realtà entrambi interpretavano la Legge.

I dottori della legge, non riuscivano ad associare il personaggio di Gesù, al Messia promesso.

Per loro, troppe cose non coincidevano......in modo particolare trasgredire il sabato......era per loro la prova che Gesù non era il Messia.

Il cieco, ripercorrendo le conoscenze della Parola di Dio, nella sua guarigione aveva visto il Messia.


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Re: Sana Dottrina 22/06/2014 22:34 #10923

2Giovanni 9

Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio.

Non è il praticare una errata dottrina che allontana Dio dalla vita dell'uomo, bensi il praticare una errata dottrina è la dimostrazione di essere lontani da Dio.


Chi non ha il Figlio non ha nemmeno il Padre.

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Re: Sana Dottrina 23/06/2014 22:38 #10927

La domanda è, qual'è la dottrina di Cristo?
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Re: Sana Dottrina 24/06/2014 22:01 #10934

.
Matteo
22:29 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio.
22:30 Perché alla risurrezione né si prende né si dà moglie; ma i risorti son come angeli ne' cieli.
22:31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete voi letto quel che vi fu insegnato da Dio,
22:32 quando disse: Io sono l'Iddio di Abramo e l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe? Egli non è l'Iddio de' morti, ma de' viventi.
22:33 E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina.
22:34 Or i Farisei, udito ch'egli avea chiusa la bocca a' Sadducei, si raunarono insieme;
22:35 e uno di loro, dottor della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:
22:36 Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?
22:37 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua.
22:38 Questo è il grande e il primo comandamento.
22:39 Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.
22:40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti.




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Re: Sana Dottrina 25/06/2014 23:05 #10939

Grazie Francesco, ottimo inizio per affrontare il discorso sulla dottrina di Cristo.

Credo che dobbiamo dare uno sguardo a cosa dice la bibbia riguardo a Cristo, in più passaggi troviamo che Gesù è l'Unigenito Figlio......


Giov.3:16 dice: «Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito (monogenē) Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna». Il testo parla di «unigenito Figliuolo» (il solo figlio generato).

Lui è stato dato......



Gesù è l’«unico figlio di Dio»? Mentre molti potrebbero dapprima dire di «sì», la risposta è in realtà, «sì e no». In Luca 3:23-38 la genealogia di Gesù inizia con Giuseppe ed arriva fino ad Adamo, «(figlio) di Dio».

Biblicamente parlando, siamo tutti (figli) di Dio. Per esempio, in Giov.8:41 i giudei a cui Gesù si rivolgeva dissero: «abbiamo un solo Padre: Iddio». Inoltre, in Is.43:6 Dio chiama il suo popolo, «miei figliuoli… mie figliuole». Così, se siamo tutti figli di Dio, come può Gesù essere l’«unico figlio», così come rende la TILC? E se il testo dovrebbe essere reso correttamente «unigenito figlio», cosa significa questa espressione inelegante?

La risposta si trova nella Scrittura. Per capire cosa significa «unigenito figlio» dobbiamo guardare ai diversi modi in cui viene usato nella Bibbia.

Troviamo il termine «unigenito» anche in Ebr.11:17: «Per fede Abramo, quando fu provato, offerse Isacco; ed egli, che aveva ricevuto le promesse, offerse il suo unigenito». Ora, è chiaro che Abrahamo ha avuto più di un figlio.

Il suo primogenito era Ismaele, ma la Lettera agli Ebrei si rivolge ad Isacco chiamandolo «unigenito» (l’unico generato). C'è ovviamente un significato in questo termine che è diverso dal semplice «unico figlio».

In Gen.22:1,2, all'inizio della storia dell'Akedah (la legatura d’Isacco), Dio ha detto ad Abrahamo, «Prendi ora il tuo figliuolo, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e vattene nel paese di Moriah, e offrilo quivi in olocausto». In questo brano Dio si riferisce ad Isacco come all’«unico» (yeḥîd) figlio. Possibile che Dio si fosse dimenticato d’Ismaele?
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Re: Sana Dottrina 25/06/2014 23:39 #10940

.
Scrive Stefano:
"In questo brano Dio si riferisce ad Isacco come all’«unico» (yeḥîd) figlio. Possibile che Dio si fosse dimenticato d’Ismaele?"

In questo caso Stefano, nel caso di Isacco e di Ismaele, c'é una particolarità; Ismaele è il figlio che la serva d'accordo con la legittima moglie di Abramo, ha "regalato" ad Abramo; mentre invece, Isacco è il figlio preannunciato a Sara e ad Abramo dai tre "visitatori" e tra essi come leggiamo, Dio stesso, poco prima della distruzione di Sodoma e Gomorra...

Genesi
17:15 E Dio disse ad Abrahamo: "Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamar più Sarai; il suo nome sarà, invece Sara.
17:16 E io la benedirò, ed anche ti darò di lei un figliuolo; io la benedirò, ed essa diverrà nazioni; re di popoli usciranno da lei".
17:17 Allora Abrahamo si prostrò con la faccia in terra e rise; e disse in cuor suo: "Nascerà egli un figliuolo a un uomo di cent'anni? e Sara, che ha novant'anni, partorirà ella?"
17:18 E Abrahamo disse a Dio: "Di grazia, viva Ismaele nel tuo cospetto!"
17:19 E Dio rispose: "No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Isacco; e io fermerò il mio patto con lui, un patto perpetuo per la sua progenie dopo di lui.
17:20 Quanto a Ismaele, io t'ho esaudito. Ecco, io l'ho benedetto, e farò che moltiplichi e s'accresca grandissimamente. Egli genererà dodici principi, e io farò di lui una grande nazione.
17:21 Ma fermerò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno venturo".
17:22 E quand'ebbe finito di parlare con lui, Iddio lasciò Abrahamo, levandosi in alto.

Come possiamo leggere,
in effetti, Abramo ebbe due figli perché lui ne generò due, ma uno soltanto era il discendente stabilito, l'unico nato tra un marito ed una moglie benedetti da Dio e non in maniera "illegale", secondo un intendimento terra-terra, come di solito facciamo noi comuni mortali.


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