Certamente, Francesco, il verso di proverbi da te proposto, si rifà al popolo d'Israele, quindi ai credenti. Un non credente può trasmettere sani valori, a volte migliori dei credenti, ma solo quando c'è o ci sono dei credenti in famiglia questa viene santificata.
Quanto al concetto dell'educazione, poi, bisogna vedere cosa s'intende.
Possiamo inculcare la Parola ed essere testimoni attraverso la nostra vita della Sua potenza. Ma il fanciullo potrà realmente metterla in pratica solo quando lui, responsabilmente (deve prima crescere per poterlo fare), sceglierà di dare il suo cuore a Gesù.
Voglio inoltre attirare la vostra attenzione su un passo.
2Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
In altre parole Paolo sta dicendo che la Scrittura, quella ispirata da Dio (la Bibbia), è tutto ciò di cui il credente ha bisogno per vivere completamente e per piacere a Dio.
Essa è utile a:
1) Insegnare: la Bibbia ci rivela chi è Dio e ci istruisce su cosa Gli piace e cosa non Gli piace.
2) Riprendere: nel momento in cui sappiamo che a Dio una certa cosa non piace e la facciamo, la Scrittura ha l'autorità di riprenderci, ossia di richiamarci all'ordine.
3) Correggere: la Bibbia ci dà le indicazioni per trasformare la nostra vita. Se sappiamo che una cosa non piace a Dio, capiamo che dobbiamo cambiare atteggiamento. La Scrittura, non solo ci indica cosa dobbiamo fare, ma ci dà anche l'autorità e la forza spirituale (grazie all'aiuto efficace e soprannaturale dello Spirito Santo) per essere trasformati a immagine di Cristo.
4) Educare alla giustizia. Questo verbo non ha a che fare con l'educazione didattica; bensì esso ha, nell'originale, a che fare con la ginnastica. Così siamo esercitati a imitare la giustizia di Cristo.
Se io inizio ad andare in palestra, non riuscirò mai ad imitare un culturista di punto in bianco. Lui può alzare 150 kg di peso senza problemi, io a malapena 50 kg andando con la schiena semi-distrutta a casa la sera oltre all'acido lattico che mi divora. Così inizierò a fare quell'esercizio con 20 kg. Poi 30 kg. In seguito 40 kg e via di seguito.
Quanto più come cristiano, santificato dallo Spirito già alla mia conversione, come posso pretendere di raggiungere nella mia condotta la perfetta statura di Cristo di punto in bianco?
Qui non si parla di guinness dei primati, si parla di perfezione.
Così attraverso la Sua azione Sovrana, Dio fa cooperare tutte le cose al mio bene (ossia mi rende conforme a Cristo). In questo modo io vivo una santificazione "progressiva".
Questa parola, usata nel gergo dei teologi, serve a spiegare il concetto di progressione, di crescita continua; in altre parole, vengo educato alla giustizia, frequento la palestra di Dio per la mia santificazione, per il mio perfezionamento.
Oggi sono chiamato a essere tentato per 10 kg. Cado. La Bibbia mi riprende e mi corregge. Sono tentato di nuovo. Vinco in Cristo!
Altra prova, di 20 kg, stessa linea... fino a che un giorno non lasceremo questo corpo.
Che possiamo lasciarci trasformare dalla Parola, per essere educati alla giustizia dal nostro grande Dio, il Santo di Israele.