Qualsiasi cosa volete che gli uomini vi facciano, fatelo anche voi agli altri. Cristo è venuto a insegnarci non solo quello che dobbiamo credere e sperare, ma anche quello che dobbiamo fare; non solo verso Dio, ma anche verso gli uomini; non solo verso i nostri cari, ma in generale verso tutti coloro con cui abbiamo a che fare.
La legge d’oro dell’equità è fare agli altri ciò che vogliamo gli altri ci facciano. Alessandro Severo, un imperatore pagano, era un grande sostenitore di questo principio; l’aveva fatto scrivere sui muri della sua sala d’udienza, spesso lo citava nel giudicare; onorava Cristo e favoriva i cristiani su questa base.
Quod tibi, hoc alteri: fai agli altri ciò che vuoi che gli altri ti facciano. Se lo metti al negativo — Quod tibi fieri non vis, ne alteri feceris, non fare agli altri quello che non vuoi gli altri ti facciano o al positivo il concetto è sempre lo stesso.
Non dobbiamo fare agli altri il male che ci hanno fatto, nemmeno quello che ci farebbero se potessero; nemmeno fare quello che pensiamo di sopportare con contentezza, se ci venga fatto, ma ciò che desideriamo ci fosse fatto. Questo concetto è fondato sul grande comandamento, amerai il prossimo tuo come te stesso. Come dobbiamo avere per gli altri lo stesso affetto che abbiamo per noi stessi, così dobbiamo compiere buoni gesti. Il significato di questa norma fonda su tre principi.
-Dobbiamo fare al nostro prossimo quello che noi stessi riconosciamo essere adeguato e ragionevole: l’appello è fatto al nostro buonsenso e la scoperta del nostro buonsenso si riferisce a ciò che la nostra volontà si aspetterebbe nel nostro caso.
-Dobbiamo mettere gli altri allo stesso nostro livello e riconoscere che dobbiamo essere obbligati verso di loro come loro verso di noi. Siamo vincolati dal dovere della giustizia come loro ed essi hanno diritto al beneficio di esso come noi.
-Nei rapporti con loro dobbiamo calarci nelle stesse particolari circostanze con cui abbiamo a che fare, e dobbiamo poi agire di conseguenza. Se dovessi rendere un servizio a una persona avendo un’impressione sbagliata della sua malattia o afflizione, come dovrei aspettarmi di essere trattato?
La regola d’oro di Mt 7:12; non dica come spesso le si fa dire « Non fate agli altri… ». Essa è positiva e dice « Fate agli altri… ». Non proibisce soltanto la malizia, la vendetta, la truffa e l’inganno: essa fa molto di più. Essa decide cento difficili questioni le quali, in un mondo come il nostro, sorgono continuamente fra uomo ed uomo. Essa ci fornisce un criterio sicuro col quale ognuno può riconoscere subito qual sia il suo dovere.
C'è qualcosa che noi non vorremmo che il nostro prossimo ci facesse? Allora dobbiamo ricordarci che questa è una cosa che non dobbiamo fare a lui. C'è qualcosa che noi vorremmo che il nostro prossimo ci facesse? Allora questa è la cosa che noi dobbiamo fare a lui.
Quante intricate, questioni si deciderebbero sull’istante, se questa regola fosse onestamente osservata.................