Matteo 5:39
Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra;

Carissimi fratelli questo principio biblico secondo voi è valido ancora oggi oppure no?
Se lo riteniamo valido come ci rapportiamo con questo principio?

Amici anche se possono sembrare banali queste riflessioni, siamo chiamati in ogni caso a confrontarci con la parola tutta, quindi anche con questo verso che esprime a mio avviso un insegnamento stupendo.

a noi tutti le dovute riflessioni .

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"quante volte devo perdonare?"

SETTANTA VOLTE SETTE
(sempre)

dipende da questa " semplice " formula scoprire quanto siamo "morti" al vecchio uomo...
più rimarremo calmi nelle discussioni, tanto più siamo "morti"..
e più più siamo "morti", tanto più siamo VIVI...
siamo vivi in colui che è vita!...
"Io ormai sono "morto" ()" diciamo a noi stessi,
ma appena usciti dal culto, al primo incrocio dove uno non ci da la precedenza, ecco che il "morto" di poco prima, "miracolosamente" risorge!... Non dobbiamo aspettarci degli schiaffi per porgere l'altra guancia, basta anche "soccombere" ad uno che al supermercato vuol pagare prima di noi quando invece siamo noi davanti a costui...
Non è cosa facile, anzi, quasi impossibile secondo il nostro intendimento, ma con Gesù, la cosa diviene molto più semplice, addirittura naturale... certo, a volte "risorgiamo!"

f.sco

Un colpo sul viso, che è un oltraggio al corpo. Chiunque ti percuote la guancia destra non solo fa male, ma è anche un affronto Indegno.2Co 11:20 Se una persona furiosa o per gioco abusa così, porgigli l’altra guancia, cioè, invece di rivendicare l’offesa, preparati per un’altra offesa, e sopportala pazientemente.
Non rendere all’uomo brutale ciò che ti ha dato, non sfidarlo, non entrare in contesa con lui, se è per il bene comune, che sia isolato per il suo comportamento, lascialo in mano ai magistrati, ma da parte tua, la cosa più saggia è sopportarlo non reagendo. Non ci siano ossa rotte, neanche un grosso danno, perdona e dimentica, e se gli stupidi orgogliosi pensano male di te e si ridono di te, tutti i saggi ti onoreranno e ti stimeranno come un seguace del beato Gesù, che, sebbene fosse Giudice d’Israele, non colpì coloro che lo colpirono sul Viso.
Mi 5:1 Forse questa attitudine ci espone, nei confronti di alcuni spiriti, ad un altro affronto dello stesso tipo nel futuro, come in effetti succede a chi porge l’altra guancia, ma non facciamoci disturbare da ciò e confidiamo piuttosto in Dio e nella sua provvidenza affinché ci protegga nei nostri doveri. Forse il perdono di un’offesa ne impedisce un’altro, quando la vendetta di qualcuno può cadere su altri. Alcuni individui potrebbero essere recuperati dalla sottomissione, altri invece potrebbero esasperarsi per la Resistenza.
Comunque, la nostra ricompensa è nelle mani di Dio il quale ci ricolmerà della gloria eterna a motivo della vergogna che dobbiamo sopportare pazientemente; e sebbene non è inflitta direttamente, se è tranquillamente sopportata per amore della coscienza e in conformità all’esempio di Cristo, sarà computata tra le sofferenze a motivo di Cristo.

Fratelli con questo verso la legge della rivalsa( occhio per occhio dente per dente) è stata praticamente annullata dalla legge
dell'amore di Dio, porgi l'altra guancia...

E' un principio sacrosanto. Non si puo' prescindere da cio' nella vita del cristiano.
Sarebbe molto piu' efficace di un teorema matematico.
Provate ad immaginare. Se solo tutti i cristiani presenti nel mondo vivessero pienamente il "Porgi l'altra guancia", moltissimi loro nemici sarebbero portati senza riserve al Signore, si coprirebbe una moltitudine di peccati, sarebbe affrettata notevolmente la venuta del figlio dell'uomo, ossia la seconda venuta di Gesu'...

Ferdy

io posso dire che cmq è molto facile parlare di perdono ma molto difficile metterlo in pratica soprattutto quando la stessa persona ti perquote più volte senza pensare mai che forse sbaglia. La mia ovviamente non è una critica o altro,bensì una constatazione perchè il nostro Signore ci perdona ogni volta che pecchiamo e noi che siamo miseri e di molto inferiori siamo chiamati a imitarlo. Purtroppo però noi esseri umani dobbiamo combattere con la nostra vecchia natura malvagia che soprattutto in questi casi fatica a stare al suo posto. che il Signore possa aiutarci a perdonare ogni sopruso e ci dia la forza di pregare per i nostri nemici.



fonti: esperienza personale

Okkidistella, quello che scrivi è senz'altro vero, non ci possono essere dubbi a riguardo.
Perciò, data la nostra limitatezza e fallibilità, consoliamoci con ciò che è scritto nella gloriosa Parola di Dio:
"Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio, poichè sta scritto: "A me la vendetta; io darò la retribuzione", dice il Signore. Anzi, "se il vostro nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poichè, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo". Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene". (Romani 12.17-21).

.......... poichè, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo".........

Sapete darmi una spiegazione di cosa vuol dire questo verso?

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Di solito durante le scampagnate fuori porta, si usa accendere del fuoco sulla cui brace poi si mettono le sarde o la carne ad arrostire, poi, ordinatamente e distanti una dall'altra, vi si dispongono i carciofi; io spesse volte mi son trovato ad assolvere a questo "igrato" compito, e chi tra voi come me si è trovato ad assolvere lo stesso compito, saprà quanto è "eroico" portarlo a compimento. La brace anche se non si vede perchè c'è la luce del sole, emana i famosissimi raggi infrarossi, raggi preposti a trasportare l'energia termica/calore; nel disporre i carciofi, si sente tutto il calore radiante che quelle braci emanano, non è una bella cosa; ci si deve coprire la mano "suicida" con un panno di cotone affinché non ci si procurino delle dolorose scottature.
Le braci radunate sul capo di chi ci fa delle soverchierie o sul capo di chi in genere vuol farci del male, costituirà una presa di coscienza spirituale affinchè si ravvedano, il nostro non reagire o comunque, a non ricambiare male per male, li farà sempre e sicuramente riflettere sui loro atti, questo riflettere in effetti, sono i carboni ardenti che si accenderanno sul loro capo, nella loro mente, nella loro coscenza, li indurrà a rivedere la loro condotta e se non si ravvederanno, non pottranno appellarsi alla "buona fede" e se credevano in qualcosa, la testimonianza della "resistenza" passiva, dovrebbe essere più eloquente di ogni predicazione della parola di Dio,

un fatto vale più di un milione di parole; il nostro non reagire alla violenza è un fatto!

f.sco

Francesco centrato l'obbiettivo.

In fatti, l'invito di fare il bene anche quando ci è corrisposto il male ,non è fine a se stesso, nemmeno aggiunge a noi meriti...( a volte potrebbe essere scambiato per opere meritorie)

Fare il bene quando si riceve il male, accende nella mente del nemico l'ardente riflessione che, se da lui assecondata porta al ravvedimento.

Questo è il centro del messaggio biblico........non al giudizio come alludono alcuni ma al ravvedimento. Dio desidera che tutti si ravvedono.

Quindi quando subbiamo ingiustamente, rispondiamo benignamente, dietro il nostro gesto benigno c'è tutto un programma divino.

A Dio sia la gloria.

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"Quando subbiamo ingiustamente rispondiamo benignamente, dietro il nostro gesto benigno c'è tutto un programma divino.

A Dio sia la gloria."

amen

f.sco