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ARGOMENTO: LA SANTIFICAZIONE

LA SANTIFICAZIONE 16/03/2012 20:27 #932

cosa e' la santificazione ,,,,
Santificatevi dunque siate santi , perche' io sono
questa e' la volonta' di DIO che visanto santifichiate
IDDIO ci ha chiamati a santificazione ,,,
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Re: LA SANTIFICAZIONE 17/03/2012 06:58 #938

Bellissimo argomento Sorella Nunziata,
Un verso ci dice in modo chiaro l'aspetto della Santificazione.
Ebrei 12:14
Procacciate pace con tutti e la Santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore;




La Santificazione è il lavorìo morale che consiste nel graduale spogliarsi del vecchio uomo per rivestire il nuovo. Santificati in virtù del sacrificio di Cristo, i credenti devono camminar in santità. È questa la preparazione necessaria alla visione di Dio. «Beati i puri di cuore, perchè vedranno Iddio»

Questo lavorio morale non puo'essere affrontato con le solo nostre forze, il fallimento sarebbe assicurato, ma il grande amore per Dio ( con tutto il cuore , con tutta le nostre forze, con tutto il nostro essere) derivante dalla grazia concessaci e con la gloriosa guida dello Spirito Santo , noi possiamo compiere questo lavorio alla gloria di Dio .
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Re: LA SANTIFICAZIONE 17/03/2012 17:12 #956

Sicuramente la Santificazione e fra tutte, la virtu' piu' importante e fondamentale per la vita del credente.
L'opera della santificazione inizia con la rigenerazione nello spirito, ovvero con la "nuova nascita".
Inizia per lo Spirito, va avanti per lo Spirito, terminera' per lo Spirito... fino a quando saremo promossi alla Gloria di Dio.
Dio e' Santo! Pertanto c'e' incompatibilita' tra Lui ed il peccato.
Il mio pensiero ora va al mio Signore e Salvatore Gesu' Cristo quando sul duro legno della croce gridava al Padre: "Eli'. Eli',
Lama' sabactani?". Saranno stati interminabili quei momenti a Gesu'. Non poteva avere nessun sollievo e nessun conforto dal Padre, almeno in quel frangente; doveva diventare peccato per la salvezza di ognuno di noi. Dio Padre dovette pertanto distogliere il Suo sguardo da Lui.
Cari fratelli e care sorelle in Cristo pensiamo a quei fatidici momenti di Gesu', senza i quali non saremmo stati riabilitati e vivificati nello spirito, in cui si consumava la giusta sentenza per il peccato da parte di Dio!
Facciamone tesoro. Ci portera' a consacrare sempre piu' la nostra vita al Signore, a procacciare la santificazione e ricevere alla fine la corona della vita!
"Chi e' santo si santifichi ancora" (Apocalisse 22:11)


Con amore fraterno

Ferdy
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Re: LA SANTIFICAZIONE 06/11/2013 15:00 #9668

Chi accetta il sacrificio di Gesù Cristo personalmente nella propria vita e Lo accoglie come Salvatore e Redentore, è santificato una volta per sempre:
"In virtù di questa "volontà" noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre" (Eb 10, 10).
Questa è la posizione di chi è nato di nuovo davanti a Dio. Così leggiamo anche nella prima epistola dell'apostolo Paolo ai Corinzi. Dopo aver descritto la situazione precedente alla conversione, egli scrive al capitolo 6,11:
"ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio."
Il fatto che un nato di nuovo sia santificato in quanto tale, non significa che non possa peccare anche nella sua condizione, cosa che ogni figlio di Dio conosce tristemente per esperienza. Per questo, Giovanni scrive anche ai suoi figli spirituali:
"... vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto" (1Gv 2, 1).
Ma il Nuovo Testamento insegna che la posizione e la condizione del credente devono armonizzarsi in modo sempre crescente. Infatti, i figli di Dio sono "predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo" (Rm 8,29). Per questo Paolo scrive, ad esempio, al giovane Timoteo:
"Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l'amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro" (11 Ti 2,22).
Questo vale per tutti coloro che vogliono somigliare a Gesù! Somigliare a Gesù è la meta eccelsa di Dio per i Suoi! Giovanni scrive:
"Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è" (1 Gv 3,2).
Per questo dovremmo dire, come in Filippesi 3,12:
"Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù."
La santificazione messa in noi da Dio deve giungere a pieno dispiegamento in fede. E' la dichiarata volontà di Dio per la nostra vita (1 Te 4,3). E’ meraviglioso che non siamo lasciati a noi stessi:
"Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunziare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù." (Tt 2,11-13).
Teniamo presente questo: è la grazia di Dio che ci insegna!
Chi rifiuta la volontà di Dio e non si lascia santificare, inganna sé stesso, se crede di essere un figlio di Dio. Infatti, la sua disposizione interiore rivela che non si è mai realmente convertito dagli idoli (comunque essi si chiamino!) all'Iddio vivente. Potrà avere forse un'apparenza pia ma non è nato di nuovo e quindi neanche santificato. La tragica conseguenza sarà il fatto che non vedrà il Signore, a meno che non si risveglia dal suo autoinganno e non si penta onestamente!
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Re: LA SANTIFICAZIONE 06/11/2013 21:30 #9671

Salvo concordo, ma occorre chiarire una cosa molto importante, è necessario riconoscere la differenza che c'è trà la santificazione e la santità.....Salvo benchè entrambi sono della stessa natura non possono essere confuse trà loro .

A dopo
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Re: LA SANTIFICAZIONE 07/11/2013 08:00 #9672

La santità è quella qualità non umana che rende appartato l'essere per il sevizio a Dio il quale è meravigliosamente puro.

Il percorso di santità inizia con l'opera di Cristo Gesù nella nostra vita lavandoci con i suo prezioso sangue......

Dio inizia in noi un opera buona e poi la porta a compimento.

Dire che un credente è santificato equivale a dire che è in santificazione costante.......un separarsi dal peccato continuamente per un servizio idoneo a Dio.

A dopo .
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Re: LA SANTIFICAZIONE 07/11/2013 12:13 #9673

Ebrei 12:1
Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta,



Ed il peccato che facilmente [ci] avvolge.


L'aggettivo speciale 'uperistaton non s'incontra altrove e può aver senso intransitivo: «che sta facilmente d'intorno», o senso attivo: «che circonda facilmente», ovvero senso passivo «ch'è facilmente circondato». Il contesto deve decidere quale di questi sensi sia più adatto. Trattandosi dell'atleta che corre, e di cosa ch'egli deve deporre insieme ad ogni peso superfluo, non si può accettare altro senso che quello espresso dalla versione Ostervald: «qui [nous] enveloppe aisément». Il peccato considerato in genere, nelle sue varie forme, non l'apostasia, ma piuttosto quel finale che affievolisce la fede, e ritarda, la corsa, il peccato è paragonato ad una veste, o ad un ampio mantello che avvolgendo le gambe non può che dar impaccio a chi corre. Gli atleti correvano quasi intieramente nudi, ed il cristiano deve parimenti spogliarsi del peccato che lo fa inciampare del, continuo.





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Re: LA SANTIFICAZIONE 07/11/2013 12:27 #9674

La santificazione istantanea

La santificazione, o la santità, in senso stretto appartiene già a quelli che fanno parte del popolo di Dio. Come abbiamo visto in precedenza, Israele è un popolo santo in virtù della sua separazione dagli altri popoli per consacrarsi a Dio: "Tu sei un popolo consacrato all’Eterno" De 7:6. Allo stesso modo, il popolo di Dio nel Nuovo Testamento è una "gente santa" 1Pi 2:9. La santità, o la santificazione, è il fondamento dell’esistenza del popolo di Dio.

In realtà dobbiamo subito aggiungere che la santificazione non appartiene ai credenti semplicemente in virtù del fatto che sono stati separati dalle altre persone, ma dipende dalla separazione e dalla purificazione dal peccato. La "gente santa," cioè i credenti, sono quelli che sono stati "chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa luce" 1Pi 2:9. Paolo scrive di quelli che in passato erano "fornicatori, idolatri, adulteri, effeminati, sodomiti, ladri, avari, ubriachi, oltraggiatori, rapaci," e aggiunge: "Tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro" 1Co 6:9-11.

Di conseguenza, la separazione dal peccato non è un semplice allontanamento dal peccato, ma è anche una purificazione interiore ("siete stati lavati"). La santificazione, dunque, implica sia separazione che purificazione.

È importante riconoscere che la fonte della santificazione è Gesù Cristo. In precedenza, Paolo disse che Cristo "ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione" 1Co 1:30, e questa è una realtà compiuta grazie a ciò che ha fatto. Nell’epistola agli Ebrei leggiamo che "siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre" Eb 10:10, ossia la sua morte sacrificale in croce. Questo si è verificato mediante la purificazione del peccato attuata attraverso il suo sangue.

In precedenza, nell’epistola agli Ebrei leggiamo che nel patto passato "il sangue di becchi e di tori e la cenere d’una giovenca sparsa su quelli che son contaminati santificano in modo da dar la purità della carne" Eb 9:13. Dopodichè, l’autore aggiunge: "Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente?" Eb 9:14.

Tutto questo si riferisce specificamente al principio del cammino cristiano. Come fummo giustificati in principio, così siamo anche santificati perché, quando Dio perdonò le nostre trasgressioni, ci purificò anche dal peccato. Dio non si limitò ad allontanare da noi la colpa del peccato, ma ci purificò anche dalla contaminazione interiore. Questo accadde (e accade) in e mediante la morte di Gesù Cristo in croce, e noi lo riceviamo riponendo la nostra fede in Lui.

Tutti i credenti, indipendentemente dalla loro situazione presente, sono stati santificati in Cristo Gesù, quindi sono "santi." Paolo si rivolse alla chiesa di Corinto così: "Ai santificati in Cristo Gesù, chiamati ad esser santi" 1Co 1:2.

Tutti i credenti, cioè quelli che sono "in Cristo Gesù," sono stati santificati e, in virtù della loro chiamata, sono santi. Tutti i credenti, dunque, sono santi, non solo alcune persone che hanno raggiunto un livello di santità superiore.

Possiamo parlare di "san Paolo" o di "san Pietro," ma possiamo chiamare santo qualsiasi credente perché la santità caratterizza tutto il popolo di Dio. In Cristo Gesù siamo tutti santi e santificati, quindi siamo tutti santi di Dio.

Inoltre, i credenti possono anche essere considerati quelli che Dio ha reso perfetti.

Nell’epistola agli Ebrei l’autore dice prima di tutto che il sistema dell’Antico Testamento, quando i sacrifici si ripetevano, "non può mai … render perfetti quelli che s’accostano a Dio" Eb 10:1. In seguito, invece, leggiamo che "con un’unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati." Eb 10:14 Questa affermazione enfatizza lo stretto legame tra il perfezionamento e la santificazione.

Senza dubbio, il versetto appena citato si riferisce principalmente alla coscienza, che fu purificata dall’offerta unica e senza peccato di Cristo. I sacrifici dell’Antico Testamento erano inadeguati perché purificavano solo la carne, mentre il sacrificio di Cristo fu adeguato per rendere perfetta la coscienza. Perciò, la coscienza perfetta corona l’offerta perfetta di Gesù Cristo, che garantisce un rapporto perfetto con Dio.

In sintesi, la santificazione, sia che venga considerata come una separazione, una purificazione o un perfezionamento, è una realtà per tutti quelli che appartengono a Cristo perché fummo santificati non appena iniziammo il nostro cammino cristiano.
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Re: LA SANTIFICAZIONE 07/11/2013 12:34 #9675

La santificazione progressiva

La santificazione caratterizza tutta la vita del popolo di Dio. Sotto il patto antico, Israele non fu soltanto proclamato un popolo santo in virtù della sua chiamata, ma fu anche chiamato alla santità. L’Eterno, infatti, disse a Mosè: "Parla a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele, e di’ loro: Siate santi, perché io, l’Eterno, l’Iddio vostro, son santo" Le 19:2.

Successivamente, seguirono numerose prescrizioni divine (i Dieci Comandamenti e varie ordinanze), attraverso cui si manifestò questa santità. Essere un popolo santo, dunque, significa camminare ubbidendo ai comandamenti di Dio. Nel Nuovo Testamento, il popolo di Dio è chiamato a una santità ancora più completa: "Come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo" 1Pi 1:15-16. L’espressione "tutta la vostra condotta" denota una chiamata alla santità assoluta.

Dunque, per i credenti la santificazione non è soltanto la realtà principale della loro esistenza (sono stati santificati fin dall’inizio), ma deve essere anche un processo costante. In precedenza abbiamo citato le parole di Paolo riguardo ad alcuni peccati: "Siete stati santificati." Subito dopo, però, insieme ad altri ammonimenti, Paolo esortò anche dicendo: "Fuggite la fornicazione" 1Co 6:18.

Di conseguenza, il credente è chiamato alla santificazione, o alla santità, costante. Nella sua seconda epistola ai Corinzi, Paolo parla della chiamata alla santità nell’Antico Testamento: "Uscite di mezzo a loro e separatevene, … e non toccate nulla d’immondo" 2Co 6:17; citazione libera di Is 52:11. In seguito, l’apostolo aggiunge: "Diletti, purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio" 2Co 7:1. Le parole sono rivolte ai credenti: "Diletti (compreso lo stesso Paolo), purifichiamoci." Anche se i credenti e Paolo erano già stati santificati, dovevano continuare a santificarsi.

La ragione di questa chiamata alla santificazione è evidente: i credenti, seppur santificati, non sono assolutamente senza peccato nelle loro vite. Secondo Giovanni, "se diciamo d’esser senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi" 1Gv 1:8. Citando ancora le parole di Paolo, c’è ancora una "contaminazione di carne e di spirito," ossia rimangono degli elementi di peccato della vita precedente.

Anche se siamo stati purificati (come abbiamo visto in precedenza), la purificazione continua a essere necessaria. Giovanni, infatti, dice ancora ai credenti: "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità" 1Gv 1:9. In seguito, nella sua epistola, Giovanni afferma che "chiunque ha questa speranza in lui [Cristo], si purifica com’esso è puro" #1Gv 3:3.

La purificazione non cesserà mai di essere necessaria. Anche se siamo stati "resi perfetti" (come dice l’epistola agli Ebrei), Paolo afferma che abbiamo ancora bisogno che la nostra santificazione si compia. È importante osservare che nell’epistola agli Ebrei, che enfatizza grandemente la perfezione già ricevuta Eb 10:14, leggiamo anche: "Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore" Eb 12:14. La santità è una cosa che ogni credente deve procacciare nella propria vita.

In questo senso, la santificazione denota una trasformazione progressiva. Paolo scrisse ai romani: "Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; … . E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente" Ro 12:1-2.

Queste parole sono chiaramente rivolte ai credenti, infatti Paolo li chiama "fratelli"; e il sacrificio necessario è "santo." Tuttavia, i credenti son chiamati a non conformarsi al mondo e a sottoporsi a una trasformazione costante.

Pur essendo santi, i credenti sono esortati a continuare a consacrarsi affinché la trasformazione si completi. Questo non è un movimento verso la santificazione (perché i credenti sono già santi), ma è una crescita nella santificazione, cioè un processo di trasformazione graduale. Paolo lo spiega chiaramente ai Corinzi: "Noi tutti contemplando a viso scoperto, come in uno specchio, la gloria del Signore, siamo trasformati nell’istessa immagine di lui, di gloria in gloria, secondo che opera il Signore, che è Spirito" 2Co 3:18. Riguardo a questo cambiamento progressivo non c’è nulla di automatico, ma si verifica mentre contempliamo "la gloria del Signore." Tuttavia, contemplando questa gloria, siamo trasformati "di gloria in gloria!" Questa è la vera trasformazione graduale, la progressione della santificazione!

Un altro versetto dell’epistola agli Ebrei relativo al processo di santificazione contiene queste parole stimolanti: "Anche noi, dunque, poiché siam circondati da sì gran nuvolo di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, corriamo con perseveranza l’arringo che ci sta dinanzi, riguardando a Gesù"


Eb 12:1. Qui, paragonando la vita cristiana a una corsa, l’autore ordina di mettere da parte il peccato per concludere la corsa. Non si tratta di mettere da parte il peccato una volta per sempre, ma di continuare a farlo per tutta la vita.

La santificazione, dunque, non è solo un dato di fatto o una realtà compiuta nella nostra vita, ma è anche una questione di crescita quotidiana nella santità.
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