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ARGOMENTO: Mentalità semitica

Re: Mentalità semitica 11/03/2013 21:01 #7791

.

Scusate se mi permetto di dire la mia...

Mi ricordo di un certo Saulo da Tarso che di se stesso ci dice:

Atti
22:1 Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa.
22:2 E quand'ebbero udito ch'egli parlava loro in lingua ebraica, tanto più fecero silenzio. Poi disse:
22:3 Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, ai piedi di Gamaliele, educato nella rigida osservanza della legge dei padri, e fui zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi;
22:4 e perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,

Carissimi,
Saulo da Tarso, poi Paolo Apostolo di Gesù, venne dalle nostrte parti a portarci l'evangelo di Gesù; per come si presenta, possiamo vedere che è un uomo di una certa levatura sociale e culturale...si rivolge ai suoi "compaesani" rimproverandoli di non aver compreso il messaggio di Gesù e per questo, lui è fatto prigioniero. Sappiamo che fu trasferito a Roma per essere giudicato dalle leggi romane e che a Roma fondò il movimento "cristiano".

Possiamo pensare che si intrattenne ad insegnare il pensiero semitico per far comprendere l'Evangelo di Gesù?...

Lo stesso Evangelo che i suoi concittadini ebrei non hanno compreso?

Il pensiero semitico è utile se si vuol cogliere lo spirito di questo popolo (ribelle e dal collo duro),

ma non ci è utile per comprendere la volontà di Dio per noi "gentili", per noi e per il mondo intero.

L'insistere per questa strada, insistere a voler sottomettere la comprensione del messaggio della salvezza al pensiero semitico, arriveremo a rigettare il Messia che venne duemila anni addietro... così come loro Lo rigettarono e Lo rigettano ancor ora, sempre per il loro pensiero semitico(?)!


f.sco
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Re: Mentalità semitica 11/03/2013 21:21 #7792

In effetti, prendendo spunto dalle considerazioni appena fatte da Francesco, mi viene spontaneo pensare che il pensiero semitico possa portarci inevitabilmente fuori dal tema della salvezza per grazia
Potrà forse aiutarci, almeno in parte, a capire gli usi ed i costumi ebraici del tempo, a farci comprendere l'Antico Testamento alla stregua del Nuovo Patto, ma nulla di più per quel che concerne la salvezza, intesa come tale, con i suoi molteplici aspetti e applicazioni.
D'altronde è fin troppo scontato, che gli ebrei si portano ancora oggi, purtroppo per loro, il pensiero semitico che li devia oltremodo e li preclude la via d'accesso alla salvezza e alla tanto agognata "liberazione" che si trova solo e unicamente in Colui che ancora si ostinano a rigettare, ossia Gesù Cristo, il Signore dei Signori.
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Ultima modifica: 11/03/2013 21:25 Da ferdy.
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Re: Mentalità semitica 11/03/2013 22:32 #7794

Ripropongo il cavallo di battaglia di alcuni studiosi per travisare le scritture, dando una chiave di lettura eretica, utilizzando erroneamente l'orientamento sia linguistico che culturale di degli Ebrei:

Le persone dei tempi biblici, però, non avevano proprio bisogno di alcuno studio. La Bibbia parlava nella loro lingua, usando le espressioni tipiche della loro lingua e le loro categorie mentali. Siamo noi, oggi, a dover studiare quella lingua, le sue espressioni e le categorie di pensiero di allora.


IL pensiero semitico è molto concreto e del tutto refrattario alle astrazioni...............


E' proprio da quì che vorrei partire.
Ora necessita un chiarimento. Per tempi biblici si intende di certo un periodo di tempo che è intercorso trà le prime scritture e le ultime, non meno di circa 1.400 anni.

Con tutto il rispetto per questi studiosi, ma in 1.400 anni di storia troveremo sicuramente diversità di pensiero e di linguaggio tale da non essere in grado di conoscere con precisione le categorie di pensiero ricorrenti durante tutta la stesura dei sacri scritti. Sfido a provare il contrario.


Ma veniamo a noi, se le scritture erano state scritte per essere ben intese dal popolo semitico, la domanda è come mai molto degli scritti della bibbia stessa , pagine intere di essa, per dire che erano un popolo dal collo duro, da duro comprensorio.

Forse la scrittura non parlava a loro in modo chiaro.

Vorrei parlare proprio dell'unico messaggio che la bibbia tutta voleva dare al popolo Ebreo....la venuta del Messia......

Siamo tutti concordi che avevano compreso che un Messia doveva venire, ma in realtà la loro categoria di pensiero come interpretava il messaggio biblico?

Il loro orientamento culturale dalle concretezze solide il quale rendeva refrattario qualsiasi considerazione astrattiva, unitamente al loro cuore duro, non permise di intendere le scritture circa il Messia che doveva venire, il quale non corrispondeva affatto, alle concretezze materiali del loro pensiero.


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Ultima modifica: 11/03/2013 22:58 Da stefano .

Re: Mentalità semitica 11/03/2013 22:55 #7795

Quì diamo un ampia prova del fatto che le scritture scritte da semiti, per semiti, non venivano intese:

Luca 24

44 Poi disse loro: Questi sono i ragionamenti che io ( Gesù) vi teneva, essendo ancora con voi: che conveniva che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, e ne' profeti, e ne' salmi, fossero adempiute. 45 Allora egli aperse loro la mente, per intendere le scritture. 46 E disse loro: Così è scritto, e così conveniva che il Cristo sofferisse, ed al terzo giorno risuscitasse da' morti.

Era evidente che molto della realtà spirituale del Messia era rifiutata da loro, proprio per la difficoltà di accettare... loro le "astrazioni".

Cosa fece Gesù, aprì loro la mente....non certo con un corso accelerato di pensiero semitico, ma il diverso e giusto modo di intendere le scritture, dando una chiave di lettura tale da far diventare chiaro il messaggio vero del Messia.

Giovanni 5
36 Ma io ho la testimonianza maggiore di quella di Giovanni, poichè le opere che il Padre mi ha date ad adempiere, quelle opere, dico, le quali io fo, testimoniano di me, che il Padre mio mi ha mandato. 37 Ed anche il Padre stesso che mi ha mandato ha testimoniato di me; voi non udiste giammai la sua voce, nè vedeste la sua sembianza; 38 e non avete la sua parola dimorante in voi, perchè non credete a colui ch'egli ha mandato. 39 Investigate le scritture, perciocchè voi pensate per esse aver vita eterna; ed esse son quelle che testimoniano di me.


Matteo 22:29
Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, non intendendo le Scritture, nè la potenza di Dio.


Ora vorrei chiedere allo studioso filo semita, come mai oggi per intendere le scritture vogliamo cercare di ricostrurire con tutte le approssimazioni del caso, la loro categoria di pensiero, la quale risulta evidente essere non idonea a intendere le scritture circa il Messia?

Chi fa questo si assume le responsabilità di una errata interpretazione delle scritture, dove il Messia raffigurato da questa interpretazione è lontano mille miglia dal Messia che è venuto, tanto che per loro( gli Ebrei i quali secondo alcuni con la loro cultura semitica sono adatti ad intendere le scritture ) oggi deve ancora venire.








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Re: Mentalità semitica 12/03/2013 11:03 #7797

Prima di continuare è doveroso dare alcuni chiarimenti.

Personalmente non sono contrario agli studi che mirano ad approfondire le scritture anche storicamente, facendo riferimento ai costumi ed usanze dei vari periodo del popolo di Dio, dove per grazia Divina è arrivata la salvezza a tutta l'umanità.

Sono anche convinto che molte cose appurate in virtù di questi studi posso aiutare a capire meglio le intemperanze di un popolo e la misericordia di Dio.

Sono anche convinto che alcuni aspetti di questi approfonditi studi possono arricchire la nostra cultura biblica, ma nulla di più, il messaggio centrale della parola di Dio e la rivelazione di Dio stesso all'umanità, che non tutti scorgono, non passa tramite il protocollo unico racchiuso nella cultura di un popolo.

Anche non conoscendo affatto il pensiero semitico e tutto il resto, le scritture si aprono ai cuori davvero desiderosi di fare la volontà di Dio, arrendendosi a essa.

Ho letto spesso alcuni studiosi che affermano di amare le scritture, e con esse giocano a tirare fuori le novità più assurde.

Ma le scritture presentano il personaggio più grandioso di tutto l'universo creato, Cristo Gesù, è lui che vogliamo amare, ovvero il Signore delle scritture... perchè tramite le scritture desideriamo dare ascolto a quello che ci invita a fare l'Apostolo Pietro:

2Pietro 3:18
ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen

E' il desiderio di conoscerlo( Gesù) che ci da la grazia di avere le scritture le quali si schiudono davanti a questa disposizione del cuore.Gesù stesso è la chiave delle scritture, rivelandosi a noi ogni giorno di più, e non la mentalità semitica........


A dopo per approfondire la persona di Gesù........ Quale mentalità e aveva Gesù?
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Re: Mentalità semitica 12/03/2013 22:22 #7799

Davanti al fatto che Gesù sia Ebreo, non possiamo certo dire diversamente,ma quale era la sua forma mentis....qualcuno potrebbe dire che anche Lui era un semita anche nel pesiero, come tutti gli altri.

Cosa dice però Gesù di se:




Giovanni 8:23
Ed egli diceva loro: Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo.


Giovanni 18:36
Gesù rispose: Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei ministri contenderebbero, acciocchè io non fossi dato in man de' Giudei; ma ora il mio regno non è di qui.


Non vorrei dire cose che la bibbia non dice, ma una certa riflessione queste parole ci inducono a farla.

Gesù il Figlio di Dio, afferma di non essere di questo mondo, le sue essenziali parole ci parlano di una sua missione in questo mondo.

In realtà stà dicendo di non essere della mentalità di qesto mondo, Lui era venuto a far conoscere il Padre.

1Corinzi 2

Or noi ragioniamo sapienza fra gli uomini compiuti; ed una sapienza, che non è di questo secolo, nè de' principi di questo secolo, i quali son ridotti al niente. 7 Ma ragioniamo in misterio la sapienza di Dio occulta, la quale Iddio ha innanzi i secoli determinata a nostra gloria. 8 La quale niuno de' principi di questo secolo ha conosciuta; perciocchè, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signor della gloria.

9 Ma egli è come è scritto: Le cose che occhio non ha vedute, ed orecchio non ha udite, e non son salite in cuor d'uomo, son quelle che Iddio ha preparate a quelli che l'amano. 10 Ma Iddio le ha rivelate a noi per lo suo Spirito; perciocchè lo Spirito investiga ogni cosa, eziandio le cose profonde di Dio. 11 Perciocchè, fra gli uomini, chi conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito dell'uomo, ch'è in lui? così ancora, niuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. 12 Or noi abbiam ricevuto, non lo spirito del mondo, ma lo Spirito, il quale è da Dio; acciocchè conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 13 Le quali ancora ragioniamo, non con parole insegnate della sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo; adattando cose spirituali a cose spirituali. 14 Or l'uomo animale non comprende le cose dello Spirito di Dio, perciocchè gli sono pazzia, e non le può conoscere; perchè si giudicano spiritualmente. 15 Ma lo spirituale giudica d'ogni cosa, ed egli non è giudicato da alcuno. 16 Perciocchè, chi ha conosciuto la mente del Signore, per poterlo ammaestrare? or noi abbiamo la mente di Cristo.


L'Apostolo non stà forse dicendo tutto il contrario di come avevano sempre orgoglisamente pensato secondo le loro tradizioni e pensieri circa l'evento più importante della storia dell'umanità?

Non stà forse affermando di avere ora la mente di Cristo, credo che non commetto nessun errore dicendo che ora aveva non più la mentalità limitata e semita, ma la mentalità di Cristo.... dove altrove si afferma non più io che vivo ma Cristo vive in me.

Cosa possiamo affermare.....Gesù è stato l'unico Ebreo ad avere la perfetta mentalità di Dio.
Presso di Lui non cerano limiti fissati da una cultura trà concretismi e astrazioni, Lui era proprio quello che delle realtà spirituali,cioè quelle considerate dalla sua gente astrazioni da rifuggire le ha fatte toccare con mano.

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Re: Mentalità semitica 12/03/2013 23:03 #7800

Ecco a voi alcuni esempi di pura mentalità semitica in difficoltà.

Giovanni 3

3 Gesù rispose, e gli disse: In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio.


E'Gesù che parla con Nicodemo semita e dottore della legge, l'affermazione di Gesù coglie il dottore semita impreparato proprio per la sua mentalità non disposta a comprendere alcune realtà.

Leggete cosa domanda....

4 Nicodemo gli disse: Come può un uomo, essendo vecchio, nascere? può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre, e nascere?..................

Leggete cosa risponde Gesù....

5 Gesù rispose: In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non maravigliarti ch'io ti ho detto che vi convien nascer di nuovo. 8 Il vento soffia ove egli vuole, e tu odi il suo suono, ma non sai onde egli viene, nè ove egli va; così è chiunque è nato dello Spirito.


Troppo dofficile capire concetti fuori dalla loro mentalità......

Ecco altra domanda di Nicodemo.........

9 Nicodemo rispose, e gli disse: Come possono farsi queste cose? 10 Gesù rispose, e gli disse: Tu sei il dottore d'Israele, e non sai queste cose?


Vorrei dire allo studioso che ha fatto le seguenti affermazioni....Le persone dei tempi biblici, però, non avevano proprio bisogno di alcuno studio. La Bibbia parlava nella loro lingua, usando le espressioni tipiche della loro lingua e le loro categorie mentali. Siamo noi, oggi, a dover studiare quella lingua, le sue espressioni e le categorie di pensiero di allora.


Pensate un pò!
La parola vivente ( Gesu) parlava a Nicodemo con la lingua ed espressioni tipiche della sua categoria mentale, e il dottore non intendeva......come mai oggi noi dobbiamo studiare la categoria del pensiero semitico degli Ebrei da cui traeva parte del ragionamento Nicodemo, per capire cosa intendeva dire veramente Gesù?

Non siamo totalmente fuori strada a seguire questi errati accostamenti interpretativi?

Si...in fatti, questi studiosi è li che sono finiti, tutti presso Nicodemo, oscurati da una verità incontrovertibile...... errata comprensione delle scritture .
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Re: Mentalità semitica 12/03/2013 23:19 #7801

.

Carissimo,
se fosse così semplice come tu hai dedotto ( e che io condivido ), ora non saremmo quì a ragionarci su... puoi star certo che spunterà qualcuno che ti dirà che tu hai compreso l'evangelo dal punto di vista religioso all'occidentale o addirittura all'americana...o che le scritture evangeliche sono state adulterate; in ultimo, ti tireranno nuovamente in ballo il pensiero semitico per spiegarti i passi che tu ha proposto... e siamo a capo... di fatto, continueranno a rinnegare il Messia Gesù.... e a demonizzare i Suoi seguaci non semiti.

Scusa se col mio commento ti ho "costretto" a ritornare con i piedi per terra...


f.sco
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Re: Mentalità semitica 13/03/2013 10:05 #7803

Non la escludo affatto carissimo Francesco questa tua ipotesi,ma appare chiara una cosa, trovare la chiave di lettura corretta della Parola di Dio,bisogna convincersi che non va cercata in nessun pensiero, ne occidentale, ne americano, ne asiatico, ne nordico,nemmeno semita.

Il pensiero biblico non è di questo mondo...Gli Ebrei hanno avuto le loro difficoltà a comprenderlo, nonostante erano il popolo di Dio.

Purtroppo esiste il metodo della superficialità, l'approccio è del tutto superficiale in quanto all'accostarsi alle scritture ( da questo metodo ne sono venute fuori delle belle), metodo che trova proseliti in America in Europa, in Africa, persino in Israele, e non è tipico solo dei nostri tempi, ma di tutti i tempi.

Esiste ancora il metodo delle convinzioni radicate, come quello attuale semita, il quale porta ad intendere il messaggio biblico del tutto errato.

Noi siamo responsabili personalmente davanti a Dio, per le attitudini con cui ci rivolgiamo alla sua Parola, la quale come detto già moltissime volte si schiude, e diventa cibo spirituale, per molti, indipendentemente da dove si trovano, sia essi Americani italiani che Israeliani.

La Parola di Dio nasce dal pensiero di Dio e non dal pensiero semita.

Nel momento in cui Dio si rivela al cuore da in modo chiaro l’intendo delle scritture… per fare una cosa sola………far conoscere la sua perfetta volontà, noi leggiamo non per rispettare i comandamenti in modo che ci guadagniamo il cielo, ma leggiamo perché avendoci dato per la grazia il cielo, desideriamo rispettare la sua meravigliosa volontà, noi desideriamo vivere un vita che piace a Dio.
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Re: Mentalità semitica 13/03/2013 23:10 #7807

Continuando ad approfondire il tema che stiamo trattando, vi posto un passaggio biblico, che letto alla luce delle riflessioni in corso, ci presenta ancora un chiaro quadro..... il pensiero semita o la cultura degli Ebrei a nulla centrano con la comprensione del messaggio delle scritture.

Giovanni 1
11 Egli è venuto in casa sua, ed i suoi non l'hanno ricevuto. 12 Ma, a tutti coloro che l'hanno ricevuto, i quali credono nel suo nome, egli ha data questa ragione, d'esser fatti figliuoli di Dio.

14 E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi (e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria, come dell'unigenito proceduto dal Padre), piena di grazia, e di verità.

La verità dunque per chi segue il pensiero culturale o la categoria di pensiero, di chi rifiutò in casa propria il Messia promesso , esclude in realtà l'opera del Messia stesso, in fatti per questi studiosi Gesù è in realtà tecnicamente il Messia non accettato dal suo popolo, più tosto che essere il proprio salvatore.... troverete definizioni accademiche, linguistiche, ed altro, troverete anche un Messia i cui lineamenti sono stati tratti da una realtà di pensiero il quale attendeva e attende un Messia che deve ancora venire.

Il Gesù che questi studiosi propongono non è il Divino Salvatore del mondo... studiosi compresi .
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