Efesini 4,7-11:
Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto:
«Salito in alto,
egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.
Nella epistola in oggetto, Paolo a chi si riferisce quando dice: salito in alto e quale scrittura cita il Santo Apostolo? La prima risposta è Gesù, e la seconda è il Salmo 68! dove leggiamo:
17 I carri di Dio si contano a miriadi e miriadi,
a migliaia di migliaia:
il Signore viene dal Sinai nel santuario.
18 Tu sei salito in alto, portando prigionieri,
hai ricevuto doni dagli uomini,
anche dai ribelli, per far qui la tua dimora, o SIGNORE, Dio.
19 Sia benedetto il SIGNORE!
Giorno per giorno porta per noi il nostro peso, il Dio della nostra salvezza.
Nel Salmo, il soggetto è Dio!!! Qui è ritratto come un conquistatore che è “salito in alto”: cioè, che è entrato nel suo tempio e ha ricevuto l’omaggio dai suoi prigionieri. Dio è acclamato come l’«Iddio della salvezza», padrone della vita e della morte.
Come si può notare Paolo, un Ebreo della tribù di Beniamino, quindi con la cosiddetta (seppur inesistente mentalità semitica inventata dagli occidentali dei nostri giorni) afferma che il soggetto del Salmo 68, rivolto a Dio, è un riferimento al Cristo Signore glorioso.