L'Inno al Logos, Giovanni 1
In tre fasi essenziali è descritto il divino essere, preesistente ed eterno, del Logos.
Dietro l’espressione «in principio» non si cela una riflessione sul concetto di tempo e sulla sua problematica; essa è stata scelta in analogia a Gen. 1,1, e a ragion veduta: infatti il Logos, che l’inno presenta, è la Parola, per mezzo della quale Dio ha creato ogni cosa (V.3). ma questa parola è più che il parlare di Dio all’alba della creazione; è la parola personale, che in un’ora della storia è divenuta carne, Gesù Cristo, la cui esistenza viene ricondotta al “tempo” prima del mondo, all’eternità divina.
Per questo motivo, «in principio» qui vuol dire di più che nel racconto della creazione: non intende, cioè, designare l’inizio dell’esistenza del mondo creato ma esprimere l’essere del Logos prima del mondo. Ciò che esisteva «in principio» ha una preminenza su qualsiasi creazione.
Anche i rabbini insegnavano che sette cose erano state «create prima del mondo» ; ma il Logos non è stato creato, esso “era”, vale a dire che già allora esisteva, assoluto, fuori del tempo in eterno. E’ una preesistenza reale, personale (Giov. 1,1; 2,13a): un concetto, questo, che si trova espresso con tanta chiarezza soltanto nella professione di fede in Cristo della comunità cristiana, naturalmente non solo nel prologo giovanneo, ma già in altri inni e formule cristologiche (Fil 2,6; Col. 1,15; Ebr. 1,3).
«In principio significa nient’altro che l’essere eterno e senza fine»: il Prologo (l’inno al Logos) si volge fin dall’inizio al Logos che si è fatto uomo, e a lode dell’Incarnato fa la straordinaria affermazione che egli già esisteva, senza il corpo di carne, «in principio», ancora prima della creazione. I versetti 1-3 non sono una considerazione cosmologica a sé stante, ma la prima strofa di un inno cristiano di lode al redentore.
Si spiega così la chiarezza con cui vengono fatte affermazioni personali sulla parola: essa semplicemente “era”, come esiste una persona nella sua autonomia; essa «era presso Dio», come sono le persone che stanno insieme; essa «era Dio», come si descrive l’essere delle persone.