Con il vostro permesso sottopongo alcune riflessioni di teologi di altri tempi, i quali si ponevano anche loro le stesse domande nostre, leggiamo:
La base della dottrina della creazione è la rivelazione divina. La creazione è ancora un vasto ed incomprensibile mistero per la mente umana. Quindi è una verità rivelata direttamente da Dio. La verità è illustrata mediante una rivelazione speciale concessa al popolo di Dio sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. Insieme ad altri grandi misteri come l’elezione, la redenzione e la fine del mondo, anche la creazione è rivelata direttamente da Dio.
Nell’ordine reale, sicuramente la creazione di Dio fu rivelata dopo l’elezione del suo popolo Nell’Antico Testamento, Dio si rivelò prima di tutto ai patriarchi e ad Israele come il Signore che li aveva chiamati e scelti per una missione speciale e a cui Israele doveva la sua stessa esistenza.
Successivamente, Dio fu il Redentore di Israele dalla schiavitù d’Egitto, quindi la rivelazione di Dio come Signore e Redentore precedette la sua rivelazione come Creatore.
In realtà, la prima rivelazione anticipò la seconda perché il Signore assoluto di Israele era anche il Creatore di tutte le cose.
Dal principio dell’umanità, se Dio non fosse stato Sovrano di questo popolo, non avrebbe potuto esserne il Signore.
Dalle origini del mondo, se Dio non fosse stato il Signore di tutti i mari (e di ogni altra cosa nella creazione), non avrebbe potuto aprire le acque del mar Rosso. Essendo Dio l’unico Signore, oltre cui non ne esiste altro, Egli è il Creatore dei cieli e della terra. Pertanto, anche se ragionevolmente la creazione avvenne prima dell’elezione di Israele, la rivelazione e la comprensione di questa verità si verificheranno soltanto dopo l’elezione.
La creazione potrebbe essere definita come la formazione dell’universo attuata da Dio, che creò qualcosa che prima non esisteva. Usando le parole dell’epistola agli Ebrei, subito dopo aver detto che l’universo fu creato mediante la Parola di Dio, leggiamo: "Cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" Eb 11:3, cioè da realtà preesistenti.
Di conseguenza, la creazione è formata dal nulla perché ciò che Dio creò non derivava da materiale preesistente. Si tratta di una creatio ex nihilo, una creazione dal nulla. "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra" Ge 1:1. La Genesi non parla di alcun materiale o di nessuna fonte utilizzati da Dio. Ciò che descrivono le Scritture è ineguagliato nell’esperienza umana perché l’attività creativa umana presuppone sempre l’utilizzo di materiali già esistenti. Per Dio, però, le cose sono completamente diverse, perché solo Dio crea veramente, cioè crea dal nulla. Il termine ebraico tradotto con creare è bara cfr. Ge 1:1 e nelle Scritture è usato solo in riferimento a Dio e alla sua creazione dal nulla.
L’affermazione biblica di una creatio ex nixilo era completamente estranea all’antica comprensione filosofica e religiosa. Per esempio, la filosofia di Platone riteneva che il mondo fosse stato formato da una sorta di materia primordiale. Il "demiurgo," cioè il "creatore" di Platone, formò il mondo da ciò che esisteva già, ma non lo creò. Ipotizzare che il mondo fosse nato dal nulla sarebbe stata un’assurdità perché "dal nulla non proviene nulla." Nella mitologia babilonese, che contiene l’immagine della creazione di più alto spessore del mondo antico, il dio Marduk combatté contro Tiamat, la dea del caos, e la uccise. Successivamente, il mondo fu formato dai frammenti del suo corpo. Anche in questo caso, non si tratta di una creazione dal nulla, ma da qualcosa: è la realizzazione del mondo, non la creazione. Tuttavia, ogni concezione simile è assolutamente contraria all’immagine biblica, ossia al fatto che l’intero movimento della creazione non passa da ciò che è preesistente e ciò che esiste, ma parte dal nulla e arriva all’esistenza.