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ARGOMENTO: LA DOTTRINA DI DIO

LA DOTTRINA DI DIO 24/03/2012 12:52 #1187

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COME PORTARE ALLA COMPRENSIONE DELL'INFINITO L'UOMO FINITO ,,PER AVERE POSSIBILITA' DI CONOSCERE DIO?
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 25/03/2012 21:58 #1233

Dio, nel Suo glorioso piano, ha messo nel cuore dell'uomo il pensiero dell'eternita'.
L'uomo nell'arco della sua vita, proprio grazie a questo principio che la Scrittura ci rivela, non puo' fare a meno di considerare il soprannaturale, ossia tutto cio' che trascende l'ordine e le leggi della natura.
Nell'immaginario collettivo si fa riferimento all'imponderabile, al trascendentale, all'infinito...
E' altresi' vero che l'uomo, rispetto a qualsiasi altro essere animale, ha la facolta' di ragionare e questo lo pone in una condizione di cercare una spiegazione logica riguardo la sua esistenza terrena.
L'uomo e' limitato, finito, piccolo. Ciononostante ha una coscienza che gli rivela l'esistenza di un Dio o comunque di un'entita' soprannaturale. L'uomo, razionalmente, potrebbe anche arrivare a credere all'esistenza di un Dio Creatore...
ma come arrivare a conoscerLo?...
Dio nella Sua Sovranita' stabilisce un piano glorioso per farsi conoscere dalla Sua creatura: la fede, e non potrebbe essere altrimenti, in Cristo Gesu'.
Solo con questa peculiarita' l'uomo puo' accostarsi a Dio, a conoscere Dio, a realizzare la presenza di Dio nella propria vita ed entrare lui essere finito nella Grazia dell'Iddio Infinito!...


Ferdy
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 07/12/2012 10:01 #6790

DIO E' AMORE:

La teologia della passione si fonda sul principio «Dio è amore» (1Gv 4,16).

1) L’amore è l’autocomunicazione del bene. E’ la forza che il bene dimostra nell’uscire da se stesso, nel trasferirsi in un altro essere, nel partecipare ad un altro essere e nel darsi ad un altro essere. L’amore vuol vivere e infondere la vita. Vuol aprire la libertà alla vita. L’amante è interamente nell’altro che egli ama. Ma in quest’altro è pure interamente se stesso. Il disinteresse dell’amore sta nell’autocomunicazione dell’amante, non nella propria autodistruzione.

2) Ogni autocomunicazione presuppone la capacità dell’autodistinzione. L’amante comunica se stesso, Egli è il comunicante e il comunicato. E’ al tempo stesso l’uno e l’altro nell’amore. Dicendo: «Dio ama il mondo» (Gv 3,16), intendiamo affermare l’autocomunicazione di Dio al mondo in forza della sua auto distinzione e della sua auto identificazione. Se diciamo «Dio è amore» intendiamo dire che nell’eternità Lui è questo processo di auto distinzione e auotidentificazione, un processo che racchiude in sé tutto il dolore del negativo. Dio ama il mondo con lo stesso amore che Lui stesso è nell’eternità. Dio afferma il mondo con la forza della propria autoaffermazione. Dio non ama soltanto ma Lui stesso è amore e quindi deve essere compreso come Dio Uno e Trino.

L’amore non può essere attuato in un soggetto solitario: un individuo non può comunicarsi. Se Dio è amore, al tempo stesso è pure l’Amante, l’Amato e l’Amore. L’amore è la bontà che si comunica fin dall’eternità. La teologia dell’amore è una teologia della scheckinah, una teologia dello Spirito Santo.

«Tu vedi la Trinità se vedi la carità, perché i Tre sono l’Amante, l’ Amato e l’Amore». AGOSTINO

3) Decidendo di autocomunicarsi, Dio dischiude la propria essenza, ché altrimenti la sua deliberazione non sarebbe un’autocomunicazione del bene che Lui è. E’ conforme all’amore, che è Dio stesso, dare origine ad una creazione per cui gioire e chiamare all’esistenza un altro da sé, l’uomo, l’immagine di Dio che a Dio risponde.

Dio è amore, cioè va compreso in modo trinitario. Fin dall’eternità e per necessita ontologica il Padre ama il Figlio unigenito. Lo ama di un amore generativo. Fin dall’eternità e per necessità ontologica il Figlio risponde all’’amore del Padre con la sua obbedienza e dedizione a Lui. Padre e Figlio sono della stessa sostanza, non però la stessa cosa. Il Figlio è altro dal Padre, non però di sostanza diversa. L’amore intratrinitario è quindi amore per l’uguale, non per un altro di sostanza diversa. E’ amore necessario, non libero. Se questo amore esce da se stesso non è più soltanto amore generativo ma anche creativo, non più solo amore ontologicamente necessario ma anche amore libero. Non vale soltanto per l’altro uguale, ma anche per l’altro diverso. L’uguale non basta all’uguale. E quando questo amore libero e creativo viene contraccambiato dagli uomini che mediante esso sono chiamati in vita, trova pure la sua eco, la sua risposta, la sua immagine e quindi pure la propria beatitudine nella libertà e nell’altro.

«La creazione del mondo è un momento del mistero profondo racchiuso nel rapporto fra Dio Padre e Dio Figlio». Le creazione è un brano della storia eterna d’amore fra il Padre e il Figlio. Essa è creata dall’amore del Padre per il Figlio e redenta dall’amore con il quale il Figlio risponde al Padre. La creazione esiste perché l’amore eterno comunica creativamente all’altro da sé. Esiste perché l’amore eterno cerca comunione e vuol essere contraccambiato in libertà.

J. MOLTMANN
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Ultima modifica: 07/12/2012 10:02 Da joshua3.
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 07/12/2012 13:59 #6795

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GRAZIE JOSHUA3,,,,UNA BELLA ESPOSIZIONE
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 07/12/2012 14:36 #6796

.

Riporto solo un "frammento" dello scritto che ci propone joshua3, in quanto non condivido l'intero messaggio che propone a tutti i costi una "visione" della Trinità di Dio, ma mi è utile a "lanciare" una riflessione; una riflessione che per via telefonino ho accennato ad un nostro fratello.

Questo il frammento

"La creazione del mondo è un momento del mistero profondo racchiuso nel rapporto fra Dio Padre e Dio Figlio». Le creazione è un brano della storia eterna d’amore fra il Padre e il Figlio. Essa è creata dall’amore del Padre per il Figlio e redenta dall’amore con il quale il Figlio risponde al Padre. La creazione esiste perché l’amore eterno comunica creativamente all’altro da sé. Esiste perché l’amore eterno cerca comunione e vuol essere contraccambiato in libertà."

Chiedevo/dicevo al fratello... Perché Dio ha ritenuto necessario operare la creazione?...
Ora, senza andare a scomodare chissà quale illustre esegeta o un filosofo sopraffino, le scritture ci propongono a più riprese una dichiarazione che Dio fa, in definitiva, dice Dio che tutto è per amor di se stesso, tutto Lo fa per amore di se stesso e sempre per amore di Se stesso non permetterà che alcuno profani il Suo nome poichè Egli è santo.
Nessun accenno ad altro che non l'amore di se stesso. Perché della creazione allora?, non poteva Dio restarsene così com'era?... Perché la creazione e nella creazione, al culmine, perché Adamo ed Eva?.. Perché poi a Sua ( di Dio ) immagine e somiglianza?... E noi esseri umani, di quale "frazione" di Dio siamo somiglianti? Perché il libero arbitrio e quindi, anche l'opportunità di peccare?. Lo scritto di "joshua3", in certo qual modo, risponde a quasi tutte le domande che ho poste, salvo però motivare il tutto solo per manifestare il Suo amore a Se stesso... e il peccato allora?, Pure per amore di Se stesso?... Il libero arbitrio, otre che all'uomo, lo ha concesso pure agli angeli che sono creature spirituali, perché queste creature "invidiano" la nostra natura materiale?..

Comunque, di domande ne ho poste alcune, al momento, a distanza di qualche settimana da quando le ho poste/discusse col fratello, al momento una risposta certa non ce l'ho, ma quella proposta dallo scritto di "joshua3", nasce col preconcetto di detta "visione" trinitaria e non presuppone affatto che Dio possa agire da solo e per Se stesso... per prendere coscenza del proprio essere... "IO SONO QUEGLI CHE SONO"... ora sappiamo che Lo sa e in certa misura, noi pure.
Pace


f.sco

P.S.
Per tutti noi del forum...
pensate voi che io ora mi senta "minacciato" di chissà quale derisione da parte di qualcuno?.. Quanti di voi hanno dei dubbi e non osano proporre il proprio parere/interrogativo, giusto per paura di critiche?
Quì non ci sono professori e non siamo in un'aula universitaria, mettiamoci in discussione; un parere discusso può essere di edificazione per chi lo espone per chi lo discute rispondendo/commentando e per chi ci legge semplicemente e cerca risposte, questo dopotutto, è un "servizio" che dobbiamo dare.
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Ultima modifica: 07/12/2012 15:03 Da francotecnos.
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 07/12/2012 15:20 #6797

Da Francesco:P.S.
Per tutti noi del forum...
pensate voi che io ora mi senta "minacciato" di chissà quale derisione da parte di qualcuno?.. Quanti di voi hanno dei dubbi e non osano proporre il proprio parere/interrogativo, giusto per paura di critiche?
Quì non ci sono professori e non siamo in un'aula universitaria, mettiamoci in discussione; un parere discusso può essere di edificazione per chi lo espone per chi lo discute rispondendo/commentando e per chi ci legge semplicemente e cerca risposte, questo dopotutto, è un "servizio" che dobbiamo dare.

Io ti rispondo:
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Ringraziano per il messaggio: francotecnos

Re: LA DOTTRINA DI DIO 07/12/2012 23:46 #6809

francotecnos ha scritto:
Perché il libero arbitrio e quindi, anche l'opportunità di peccare?. Lo scritto di "joshua3", in certo qual modo, risponde a quasi tutte le domande che ho poste, salvo però motivare il tutto solo per manifestare il Suo amore a Se stesso... e il peccato allora?, Pure per amore di Se stesso?... Il libero arbitrio, otre che all'uomo, lo ha concesso pure agli angeli che sono creature spirituali, perché queste creature "invidiano" la nostra natura materiale?..



Non credo di riuscire a rispondere in breve a tutte queste domande.
Soprattutto, non credo di avere risposte a tutte le domande. Non sono che il più misero degli uomini.
Però quello che ho, lo condivido con voi.


La domanda è: se Dio è amore e fa ogni cosa per amor di sé stesso, perché il peccato?

Non posso dare una risposta completa, non sono in grado di limitare l'infinito. Ma credo fermamente che Dio nel creato si prenda l'onore in vari modi.
1) Mostrando il proprio amore verso la Sua stessa giustizia attraverso l'inferno.
2) Mostrando il proprio amore verso il Suo stesso amore attraverso la Redenzione.
3) Mostrando il proprio amore verso la Sua stessa Sovranità attraverso l'elezione.

Altra domanda: perché gli angeli ci invidiano? Perché noi possiamo essere oggetto della redenzione divina.



Sia chiaro; non credo affatto di essere esauriente né tanto meno esaustivo. H solo condiviso il poco che ho.
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Ringraziano per il messaggio: francotecnos

Re: LA DOTTRINA DI DIO 08/12/2012 09:58 #6811

Ciao Francesco, per poter rispondere – ammesso che noi esseri umani abbiamo le capacità per farlo – alle tue domande sul “perché Dio”...? bisogna innanzitutto cercare di formulare delle domande chiare. Per prima cosa io riordinerei le questioni.

Permettimi solo una premessa, alla tua frase: «quella proposta dallo scritto di "joshua3", nasce col preconcetto di detta "visione" trinitaria….. », non rispondo con un: gli antitrinitari sono preconcetti! Ma ricambio con una stretta di mano e un abbraccio in Cristo Gesù.

Analizziamo le tue domande:

1) le scritture ci propongono a più riprese una dichiarazione che Dio fa, in definitiva, dice Dio che tutto è per amor di se stesso, tutto Lo fa per amore di se stesso e sempre per amore di Se stesso non permetterà che alcuno profani il Suo nome poichè Egli è santo. Nessun accenno ad altro che non l'amore di se stesso……

Senza scomodare 50 versetti biblici sull'amore di Dio ne cito uno: Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.


Poi però dici: «Lo scritto di "joshua3", in certo qual modo, risponde a quasi tutte le domande che ho poste, salvo però motivare il tutto solo per manifestare il Suo amore a Se stesso...».

Prima dici che le Scritture parlano di Dio che fa tutto per se stesso e poi dici che nel mio scritto - dove parlo di Dio che fa tutto per il mondo (umanità) attraverso il Figlio – parlo di un Dio che ama solo se stesso, scusa ma c’è qualcosa che non torna.

2) Le tue domande sono a) perché il peccato; b) perché il libero arbitrio; c) l’invidia degli angeli.

Bene Francesco risolviamo il primo punto, poi se vuoi rispondi alle questioni da te poste, mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista.
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 08/12/2012 11:05 #6812

.

Piano piano, io ho delle domande e ho pure detto che non so le risposte, se no sarebbero faziosità e retorica fine a se stesse.

Scrive Chris:

"Altra domanda: perché gli angeli ci invidiano? Perché noi possiamo essere oggetto della redenzione divina."

Prorio per questa domanda, la risposta ce l'ho, è la stessa che ho data quando si è discussso del ruolo della donna nella salvezza e mi si è proposta Eva quale capostipite di tale ruolo... in quell'occasione dicevo che tale "figura" non poteva essere la "scintilla della rdenzione, semmai la "scintilla" della nostra morte, avendo Lei peccato per tutta l'umanità.
Gli angeli bramano di essere peccatori per esere poi redenti?.. I libri di storia ci riportano dei banchetti nell'antica Roma, i patrizi, i benestanti dell'epoca, una volta che si erano saziati, vomitavano tutto per ricominciare a mangiare, dobbiamo per forza trovarci nel fango per gustare la pulizia, oppure, per questo "problema" cé una risposta diversa da quella che Chris ha proposto?... Io dico che c'é una risposta, certo, secondo la mia limitata mente e "comprendonio"... Gli angeli, tutti gli esseri spirituali, bramano lo sperimentare i sensi, ma ciò non è loro possibile in quanto appunto spirito.
Altra risposta... gli esseri spirituali (gli angeli), "invidiano" l'uomo perché loro non possono sperimentare l'amore di Dio, di come Dio si prende cura di noi, vale la parabola del figliol prodigo, colui che è rimasto col padre, viene rimproverato dal padre stesso per la "gelosia" che manifesta allor quando il fratello "sprecone" si ripresenta a casa e viene accolto con tutti gli onori... e quì, io pongo l'enfasi sulla gelosia di chi si è sempre trovavato nelle agiatezze e non sul ravvedimento del fratello.

per altro, ancora non ho letto bene "Joshua3", lo farò subito dopo aver postato il presente e se potrò, commenterò



f.sco
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Re: LA DOTTRINA DI DIO 08/12/2012 14:10 #6813

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Carissimo "joshua3"...
lasciamo i preconcetti, però non puoi negare che lo scritto proposto da te inneggia alla "visione" trinitaria...
mentre io, mi allaccio a prima di tale "visione", quando le scritture ci fanno "vedere" un Dio unico e solo sia prima che nel mentre opera la creazione.

magari mi sono espresso male, ma io lo leggo chiaro in quanto nella mia mente è chiaro...
tu mi "contesti" un non senso in merito all'amore di Se stesso da parte di Dio, ma tu sei oltre la creazione, a creazione avvenuta... io mi riferisco sempre a prima della creazione, il perché della creazione... e sempre non avallando io alcuna trinità, vedo un assurdo che Dio Padre, abbia sentito la "necessità" della creazione per il figlio, per poter manifestare l'amore al figlio ed essere contraccambiato... questo semmai è avvenuto come in effetti lo è stato, solo dopo la creazione, ma la domanda iniziale è rimane sempre... perché della creazione, e non per mezzo di chi o per chi.
Dio E' Amore con la A maiuscola, ma l'amore vale come il bene o il male, è tutto relativo alla nostra natura e al rapporto che intercorre tra Dio e la creazione tutta, Gesù compreso.... perché della creazione?

un abbraccio


f.sco
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