Mi sorge spontanea una riflessione...
ma la pazienza ( se pur un dono ), è appannaggio solo del credente oppure è anche riscontrabile nel non credente?..
non occorre una risposta, era tanto per dire, per dissipare ogni paternità sul dono pazienza e da parte di chi ci arriva questo dono; comunque, resta un fatto che ad essere generosi come anche pazientosi, non occorre essere dei credenti... cambia solo lo spirito col quale si "nutre" questa attitudine alla pazienza e alla generosità; il non credente può fare e fa anche opere maggiori rispetto al credente, può prodigarsi per il bene del prossimo ma, se non è completato dal rendere gloria a Dio per le opportunità di poter far del bene, a lui, al benefattore non giova a nulla.
Lo stesso dicasi per la pazienza, ci sono persone naturalmente pazienti ma totalmente non credenti, Dio spessissime volte si serve di loro per far arrossire il credente, il sedicente credente..
f.sco