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ARGOMENTO: IL GIORNO GRADITO A DIO

IL GIORNO GRADITO A DIO 11/03/2012 00:06 #754

.

Genesi 2:3
E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta.



Esodo
20:10 ma il settimo è giorno di riposo, sacro all'Eterno, ch'è l'Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né la tua figliuola, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero ch'è dentro alle tue porte;

20:11 poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch'è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l'ha santificato.



Isaia
56:1 Così parla l'Eterno: Rispettate il diritto, e fate ciò ch'è giusto; poiché la mia salvezza sta per venire, e la mia giustizia sta per essere rivelata.
56:2 Beato l'uomo che fa così, e il figliuol dell'uomo che s'attiene a questo, che osserva il sabato astenendosi dal profanarlo, che trattiene la mano dal fare qualsiasi male!
56:3 Lo straniero che s'è unito all'Eterno non dica: "Certo, l'Eterno m'escluderà dal suo popolo!" Né dica l'eunuco: "Ecco, io son un albero secco!"
56:4 Poiché così parla l'Eterno circa gli eunuchi che osserveranno i miei sabati, che sceglieranno ciò che a me piace, e s'atterranno al mio patto:
56:5 Io darò loro, nella mia casa e dentro le mie mura, un posto ed un nome, che varranno meglio di figli e di figlie; darò loro un nome eterno, che non perirà più.
56:6 E anche gli stranieri che si sono uniti all'Eterno per servirlo, per amare il nome dell'Eterno, per essere suoi servi, tutti quelli che osserveranno il sabato astenendosi dal profanarlo e s'atterranno al mio patto,
56:7 io li condurrò sul mio monte santo, e li rallegrerò nella mia casa d'orazione; i loro olocausti e i loro sacrifizi saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa d'orazione per tutti i popoli.
56:8 Il Signore, l'Eterno, che raccoglie gli esuli d'Israele, dice: Io ne raccoglierò intorno a lui anche degli altri, oltre quelli de' suoi che son già raccolti.



Carissimo "Chris", carissimi tutti,
ho riportato alcuni passi delle scritture in cui ci vien mostrato che tra tutti i giorni della creazione, l'Eterno Dio ha gradito il settimo in cui Egli si "riposò" della "fatica"... questo giorno che Lui ha santificato, corrisponde al nostro Sabato in quanto ultimo giorno della settimana e non la Domenica in quanto per il popolo ebraico è il primo della settimana...
come dicevo a "Chris" in altra discussione, pur non ritenendomi obbligato nella legge tutta e vivendo nella presente "dispensazione" che ricade nella Grazia del Signore, volendo esserGli gradito, da un po di tempo a questa parte sto meditando con molta convinzione circa all'oportunità di offrire il culto e la dedizione al Signore, nel giorno che sappiamo esserGli accetto...
ora, non volendo essere polemico con alcuno, sappiamo che il primo giorno della settimana per il popolo ebraico, corrisponde alla "nostra" Domenica, sappiamo pure che tale giorno ( Domenica) è stato reso "santo" solo per una convenzione politico-religiosa è per dare un segno di discontinuità con tutto quanto ha a che fare con La Legge mosaica e tutte le aggiunte interpretative; di fatto però, ci si è allontanati dal vero messaggio di Dio. Dio, l'Eterno, ha messo in atto la creazione tutta per amor di se stesso e per essere amato e adorato dalla sua creatura, quindi, passando tra le varie fasi che dalla creazione passano per Eden e poi il diluvio per continuare nella cattività in Egitto e poi in ultimo con la venuta al mondo di Gesù nostro Signore e salvatore, il filo continuo che fa da collegamento è sempre l'amore che Dio ha per se stesso, per tale amore, si è "ritagliato" un piccolo spazio che a buon diritto, "pretende" tutto per se... possiamo negarGli qualcosa?... Che cosa ci chiede in definitiva?... Solo e soltanto un po di rispetto.


Ora "Chris",
in quanto tu ebreo, puoi fare da "ponte" culturale e spirituale tra la nostra concezione occidentale (cattolica apostolica romana) e quella del popolo ebraico, al fine di capire e/o di trovare un punto di comunione in merito al giorno veramente gradito a Dio, un giorno dove poter assolvere ad una richiesta (perentoria) da parte di Dio e non un giorno convenzionale scelto da noi...

comunque, la mia è sempre e solo una riflessione che ho ritenuto di sottoporre all'attenzione tua e di tutti i partecipanti di questo forum.

Pace
f.sco
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Ultima modifica: 11/03/2012 00:18 Da francotecnos.

Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 11/03/2012 15:03 #762

CARO FRATELLO APPREZZO TUTTI I RIFERIMENTI BIBLICI CHE HAI RIPORTATO RIGUARDO AL GIORNO DEL RIPOSO DA CONSACRARE INTERAMENTE AL SIGNORE. NON CONDIVIDO, ALMENO NON DEL TUTTO, L'AMORE CHE DIO HA PER SE STESSO. A MIO AVVISO, IL SIGNORE PRETENDE SICURAMENTE IL NOSTRO RISPETTO E LA NOSTRA DEDIZIONE, MA SOPRATTUTO PER L'AMORE CHE LUI NUTRE NEI NOSTRI CONFRONTI. NOI SIAMO SUA FATTURA (RIGENERATI NELLO SPIRITO DAL SUO SANTO SPIRITO), E COME TALI ADORATORI IN SPIRITO PER
L'UNICO VERO DIO CHE E' LUI, L'ALTISSIMO... AGGIUNGO IN UN SECONDO TEMPO: NOI SIAMO DEI PRIVILEGIATI QUANDO SIAMO ALLA SUA PRESENZA. QUINDI QUESTO NON FA ALTRO CHE CONFERMARE LE MIE IMPRESSIONI ESPOSTE POC'ANZI IN MERITO ALLA TUA MEDITAZIONE.
ANDIAMO AVANTI GUARDANDO AL SIGNORE PERCHE' LUI E' DEGNO DI OGNI NOSTRA RICONOSCENZA.


PACE DEL SIGNORE. FERDY.
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Ultima modifica: 11/03/2012 15:11 Da ferdy.

Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 11/03/2012 15:23 #764

.


"ferdy"... comprendo che il mio scritto ti ha suscitato un tantino di sgomento, ciò è dovuto alla "visione" che abbiamo di Dio... alla visione che ci hanno fatto pervenire di ciò che è Dio. Carissimo, carissimi, non dimentichiamo che Dio ha permesso la morte di Gesù, si, per un'immenso amore per noi, ma non dimentichiamo che noi siamo l'espressione massima di Dio nel creato, siamo a Sua immagine e somiglianza, in definitiva, ciascuno di noi, siamo un minuscolo frammento di Lui( Lui-Dio)... se andiamo nelle scritture bibbliche, possiamo vedere che per amore di Se stesso, Dio ha pronunciate le parole della creazione con la quale ha manifestato la Sua potenza a Se stesso " e vide che era buona"(Genesi 1:4
E Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre... ecc...)...solo poi, la Sua potenza l'ha manifestata a noi tutti.


f.sco

scusa, mentre aggiustavi il tuo scritto, io ero intento a scrivere il presente commento...
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Ultima modifica: 11/03/2012 15:28 Da francotecnos.

Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 11/03/2012 16:23 #766

Caro fratello vorrei chiarirmi su cio' che ho scritto nel mio intervento. Dio ha stabilito un giorno per il riposo, giorno che tutti i Suoi figliuoli sono chiamati ad osservare.
Il giorno del riposo il Signore lo ha stabilito per amore di Se stesso (dopo la creazione), ma anche per la Sua creatura.
La Sua creatura avrebbe apprezzato tale giorno per riposarsi dalla fatica quotidiana, ma sopratutto perche' l'avrebbe consacrato totalmente all'adorazione dell'Unico Vero Dio, fonte inesauribile di ogni benedizione!
"La benedizione dell'Eterno e' quella che arrichisce".


Pace del Signore.

Ferdy
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Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 11/03/2012 17:30 #767

.

"La benedizione dell'Eterno e' quella che arrichisce".


"ferdy", la tua considerazione è supportata dal messaggio bibblico tutto... quindi, a che si arriva?...
Non è forse vero che per avere le benedizioni da parte dell'Eterno Dio, occorre esserGli graditi?
E per esserGli graditi, fra le altre cose, cosa possiamo fare se non che rispettare e santificare il giorno che si è scelto?...
Ripeto, queste sono solo mie considerazioni che non vogliono essere di intralcio ad alcuno, è che sento di condividerle con voi, per esaminarle un po con più atenzione, di quanto non si è fatto da duemila anni in quà...


f.sco
***Membro onorario***

Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 12/03/2012 23:14 #813

Caro Francesco,

perdonami e perdonatemi il ritardo, mi il lavoro mi ruba molte, molte ore.
Ora sono appunto a lavoro, ma cerco ugualmente di scrivere almeno alcune righe.

Noto con piacere e apprezzo il tuo atteggiamento umile e non polemico, seppure
la tua età potrebbe tentarti a vantare qualche diritto. Credo sia un ottimo modo
di porsi e che tutti noi dovremmo mantenere questo modus operandi in questo forum.

Ho notato anche la schematicità con cui hai condiviso la tua riflessione, e questo
è molto utile alla comprensione la quale è per natura difficile via computer, poiché
è assente la cosiddetta comunicazione non verbale.

Presupposto ciò ti ringrazio e ti condivido la mia visione.
Dubito di riuscire a scrivere tutto questa sera, ma almeno ci provo.

In primo luogo, voglio guardare il contesto di ciò di cui stiamo discutendo.
Alcuni credenti hanno pregiudizio sulla domenica, in quanto temono di celebrare il culto
in un giorno scelto dalla "tradizione Romana pagana".
Ciò è assolutamente falso. Per approfondire l'argomento, potreste leggere un documento
reperibile all'indirizzo: www.riforma.net/apologetica/avventisti/domenicapagana.pdf.
In esso, troverete riportate le risposte del British Museum, dello Smithsonian Institute, e
dell'università di Harvard alle domande poste da un pastore avventista ai massimi esperti di
storia e cultura delle antichità.

In secondo luogo bisogna fare una distinzione. Qualcuno scrive:
"I cristiani ereditarono tale settimana [dai Romani - NdR], ma introducendo il giorno del Signore, la domenica, giorno non di riposo, come per gli ebrei, ma di gioia, dunque di festa"*.

Lo stesso autore scrive:
"il sabato ebraico è giorno di Jahvè, in un certo senso nefasto per gli uomini e quindi caratterizzato dal divieto di svolgere qualsiasi attività, per i cristiani tutto il tempo è di Dio, e la domenica è solo il giorno dedicato alla memoria"**.

In terzo luogo dobbiamo tener presente nell'esame delle sacre Scritture la cosiddetta "rivelazione progressiva".
In altre parole, dobbiamo tenere a mente che Adamo non aveva una conoscenza della rivelazione come quella dello
apostolo Paolo.

Ora fuggo a lavorare, spero domani in giornata di poter concludere la mia condivisione.
Spero questo mio gesto sia interpretato non come negligenza (non lascio le cose a metà), ma come un "non mi sono dimenticato di rispondervi".

Per quel che riguarda l'amor di Sé stesso di Dio, un argomento interessante, al momento
"non mi intrometto", poiché temo di andare fuori tema.


* it.wikipedia.org/wiki/Origine_della_settimana_cristiana
** ibidem


La grazia e la pace del Signore Gesù Cristo siano con tutti noi.


Shalom
Chris
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Ringraziano per il messaggio: stefano , francotecnos

Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 12/03/2012 23:27 #814

.


Una piccola confidenza, che rimanga tra noi due( ) io ho falsato la mia data di nascita e pure la foto che vedi, in effetti, io ho solo ventiquattro anni, se chiedi a Stefano ti confermerà ciò che or ora ti ho detto... (non crederci )
buon lavoro e stai sereno, non c'é fretta, so apettare( ).

Pace
f.sco
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Ringraziano per il messaggio: stefano

Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 13/03/2012 23:14 #837

Caro Francotecnos, eccomi di nuovo.
Cerco di essere succinto poiché sono a lavoro.
Rimango però a disposizione per eventuali dettagli e domande.

Di seguito ti elenco alcune motivazioni per cui frequento una chiesa in cui si celebra il culto
la domenica anziché il sabato*.

Introduco l'argomento notando che hai parlato di "dispensazione"; questo termine e questa teologia
si rifà alla Bibbia con commenti di C.I. Scofield, discepolo di J. N. Darby. Egli fa delle chiare
distinzioni tra Israele e la Chiesa. Consiglio a questo proposito la lettura di "Differenziazioni Bibliche"
di C.I. Scofield, edizioni Associazione Verità Evangelica.
In primo luogo, la celebrazione del sabato è legata a Israele e non alla Chiesa;
in Esodo 31:16-17 leggiamo:
16 "I figli d'Israele quindi dovranno osservare il sabato, lo celebreranno di generazione in generazione, come un patto perenne.
17 Esso è un segno perenne tra me e i figli d'Israele; poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare e si riposò".

In secondo luogo se facciamo attenzione a ciò che la Bibbia dice, dobbiamo fare attenzione anche a ciò che la Bibbia non dice.
Seppure lo Shabbat sia legato al settimo giorno in cui Dio si riposo della Sua creazione, non è scritto in nessun punto della Scrittura che da Adamo a prima di Mosè si sia mai celebrato il sabato; ciò conferma che questo era un patto esclusivamente con Israele.
La domanda sorge spontanea: se non era per ricordare la creazione, cos'altro dovevano ricordare gli Israeliti?
In Deuteronomio 5:12-15 possiamo leggere:
12 Osserva il giorno del riposo per santificarlo, come il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato.
13 Lavora sei giorni, e fa' tutto il tuo lavoro,
14 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città, affinché il tuo servo e la tua serva si riposino come te.
15 Ricòrdati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il SIGNORE, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del riposo.
"Perciò" è una congiunzione conclusiva; Mosè sta esponendo alla nuova generazione il Decalogo; dal v. 12 parla dello Shabbat e al v. 15, dopo aver spiegato cosa dovevano fare, conclude dicendo: "Ricordati che sei stato schiavo [...] perciò..."


In terzo luogo Gesù ci dà una chiave di lettura "neo-testamentaria". Ricordiamo che secondo l'interpretazione rabbinica, Gesù era venuto a dare "l'interpretazione corretta della Torah" ossia della Legge, o Istruzione di Dio.
In Marco 2:27-28 possiamo leggere:
27 "Poi disse loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato;
28 perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato»".
Quindi cristiano non è più sotto il legalismo della legge del sabato nella Chiesa.

In quarto luogo colui che è in Cristo è una nuova creatura (2Co 5:17); e la Chiesa Universale, di cui fanno parte tutti coloro che, avendo creduto in Cristo ed essendosi ravveduti dei propri peccati, sono nati di nuovo, è il principio della nuova creazione di Dio. Sappiamo che siamo chiamati a offrire la primizia di noi stessi, e ora, essendo nuove creature possiamo farlo. Inoltre siamo chiamati a offrire a Dio tutto di noi.
Cristo ha adempiuto con la Sua venuta tre delle feste ebraiche denominate "i giorni solenni del SIGNORE" (cfr. Le 23).
La Pasqua (è l'Agnello di Dio);
gli azzimi (era ed è puro da ogni peccato);
le primizie (è il primogenito dai morti).
Per grazia Sua, Cristo ha inviato lo Spirito Santo, adempiendo così anche la Pentecoste.
Rimangono tre feste:
le trombe (la chiamata di Dio per Israele);
l'espiazione (volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto);
e le capanne (festa di gioia che ricorda la Redenzione d'Egitto, figura della Redenzione finale in Cristo).

Parimente il Cristiano è chiamato a fare della propria Pasqua Cristo,
a vivere una vita pura e santa ("siate santi perché Io sono Santo),
e offrire la primizia a Dio. Una delle implicazioni è la scelta del giorno in cui celebrare il culto:
in quale giorno è risorto Gesù? Il primo giorno della settimana, la domenica (dal latino => giorno del Signore).

Infine, allego un interessante scritto reperito in internet** con cui concordo pienamente:
<<Un esame dei passi del Nuovo Testamento ci mostra quattro punti importanti: 1) ogniqualvolta Cristo appaia nella Sua forma risuscitata e ne venga menzionato il giorno, è sempre il primo giorno della settimana (Matteo 28:1, 9-10; Marco 16:9; Luca 24:1, 13, 15; Giovanni 20:19, 26). 2) L’unica volta che, dagli Atti all’Apocalisse, venga menzionato il sabato è per scopi evangelistici nei confronti dei Giudei, e lo scenario è solitamente quello di una sinagoga (Atti 13-18). Paolo scrisse: "Con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei" (1 Corinzi 9:20). Paolo non andava in sinagoga per avere comunione con i santi ed edificarli, ma per convincere e salvare i perduti. 3) Dopo che Paolo affermò: "Da ora in poi andrò dai pagani" (Atti 18:6), il sabato non venne mai più menzionato. 4) Anziché suggerire l’aderenza al giorno di sabato, il resto del Nuovo Testamento implica il contrario (inclusa l’unica eccezione al punto 3 precedente, che si trova in Colossesi 2:16).

Considerando più da vicino il precedente punto 4 si vedrà che non esiste alcun obbligo per il credente del Nuovo Testamento di osservare il sabato, e questo mostrerà anche che l’idea di una domenica come "sabato cristiano" è antiscritturale. Come abbiamo già discusso, non c’è nemmeno una volta in cui sia menzionato il sabato dopo che Paolo cominciò a concentrarsi sui Gentili: "Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo" (Colossesi 2:16-17). Il sabato ebraico è stato abolito alla croce, quando Cristo "ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano" (Colossesi 2:14).

Questa idea viene ripetuta più di una volta nel Nuovo Testamento: "Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio" (Romani 14:5-6a); "ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo? Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni!" (Galati 4:9-10).

Ma alcuni sostengono che un ordine di Costantino del 321 d.C. "cambiò" il sabato dal sabato alla domenica. In che giorno, esattamente, si riuniva la chiesa primitiva per il culto? La Scrittura non menziona mai alcune riunioni di sabato dei credenti per la comunione o il culto. Tuttavia, ci sono dei chiari passi biblici che menzionano il primo giorno della settimana. Ad esempio, Atti 20:7 dice: "Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane". In 1 Corinzi 16:2, Paolo esorta i credenti corinzi con queste parole: "Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli". Dal momento che Paolo designa questa offerta come "servizio" in 2 Corinzi 9:12, tale raccolta di denaro doveva essere collegata al servizio di culto domenicale dell’assemblea cristiana. Storicamente, era la domenica, non il sabato il normale giorno di riunione per i cristiani nella chiesa, e la sua pratica risale al I sec.

Il sabato fu dato a Israele, non alla chiesa. Il sabato resta ancora sabato, non domenica, e non è mai stato cambiato. Però il sabato fa parte della Legge veterotestamentaria e i cristiani sono liberi dalla schiavitù della Legge (Galati 4:1-26; Romani 6:14). Non si richiede ai cristiani l’osservanza del sabato —sia esso sabato o domenica. Il primo giorno della settimana, la domenica, il giorno del Signore (Apocalisse 1:10), celebra la nuova creazione, con Cristo come nostro Capo risorto. Noi non siamo obbligati a seguire il sabato mosaico, riposandoci, ma adesso siamo liberi di seguire il Cristo risorto, servendo. L’apostolo Paolo disse che ogni singolo cristiano dovrebbe decidere se osservare un riposo sabbatico: “Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente” (Romani 14:5). Noi dobbiamo adorare Dio ogni giorno, non solo di sabato o di domenica>>.

Certo questo non è uno studio esaustivo, ma spero di esser riuscito ad argomentare a sufficienza il perché, quale cristiano, non mi sento legato al sabato.
Chiedo goliardicamente venia se il tono può sembrare più freddo del solito, ma essendo a lavoro leggo e scrivo righe tra un passaggio davanti al pc e un servizio a lavoro.

Auspico a tutti voi buona serata e che Dio ci benedica.

Chris



* Ci tengo a precisare che non ho alcun problema ad aver comunione con fratelli che celebrano il culto il sabato. E al fine evangelistico, non ho problemi a recarmi in sinagoga il sabato.
** www.gotquestions.org/italiano/giorno-Sabbath.html
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Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 13/03/2012 23:56 #838

Chris in riferimento alle tue note di sopra, la Domenica non ha sostituito il Sabato , il quale riamne tale per gli Ebrei, per i gentili nella grazia non essendo obbligati al rispetto del Sabato ,e' stata adottata la Domenica come giorno per il culto a Dio, e non come il settimo giorno da rispettare,
ho inteso bene?
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Re: IL GIORNO GRADITO A DIO 14/03/2012 00:42 #840

Esattamente caro Stefano. La domenica (primizia della settimana) ha a che fare con la nuova creazione e con il nuovo patto. Il termine originale in greco (diathêkê) può essere tradotto "testamento" (diciamo antico e nuovo testamento) oppure "patto". In altre parole ha a che fare con la Chiesa. Quindi non solo i Gentili, ma anche gli Ebrei i quali si sono convertiti a Cristo e hanno in Lui riconosciuto il Messia in questo tempo.
Il sabato o Shabbath (riposo) ha a che fare con l'antico patto, con Israele ed è il settimo giorno: l'ultimo.

Personalmente, in qualità di ebreo-cristiano, non sono legato al vecchio patto, perciò non ho l'obbligo di rispettare il sabato. Ma al fine di guadagnare persone a Cristo, mi propongo e sono pronto a farmi ebreo con gli ebrei e greco con i greci.

Non ho perciò problemi a recarmi in una sinagoga ebraica, o in un culto cristiano celebrato il sabato. Che sia per l'evangelizzazione o per l'edificazione.
Per esempio gli avventisti celebrano il culto il sabato. Gli ebrei messianici, pur essendo nati di nuovo e appartenendo alla Chiesa Universale, celebrano il culto il sabato. Non solo; alcuni di essi continuano a non mangiare nulla che non sia Kosher*. Questo problema c'era già nel I secolo. "Non c'è niente di nuovo sotto il sole".

Quanto a me, alla luce di ciò che Dio mi ha rivelato attraverso la Scrittura fino ad ora, credo che il culto vada celebrato il primo giorno della settimana e non mi sento obbligato a celebrare lo shabbath.


* Il cibo kosher è costituito da alimenti considerati igienicamente e cerimonialmente puri.
Con sincero affetto in Gesù Messia
Chris
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